Adonis, una crêpe a San Salvario

crepeIl locale, nel cuore di San Salvario, è per ora piuttosto piccolo, ma il futuro, lo sappiamo, siede sulle ginocchia di Giove.  Qui si fanno crêpes e galettes in puro stile bretone, correttamente accompagnate da un ottimo sidro. Eppure che non siamo in Bretagna lo si vede subito. E trovo questo, se possibile, un ulteriore merito aggiunto all’intelligente progetto del locale: lo dico da turista irrimediabilmente innamorata delle coste bretoni. Il felice equilibrio scevro da inutili scimmiottamenti che qui si respira tra due realtà comunque diverse, quella del nord della Francia e quella di una Torino pur anche “piccola Parigi”, non può che fare del bene a entrambe. Basta dare un’occhiata in giro per accorgersi di non essere in un bistrot di Quimper o di Saint Malo: sobrietà sabauda dagli arredi minimalisti, comprese le poche e indovinate immagini alle pareti, agli spartani tavolini; concretezza e semplicità bretone nelle proposte del menu, rigorosamente essenziali. Qui conta soprattutto la qualità delle materie prime, tanto per l’impasto delle crêpes e delle galettes che per la loro farcitura. Dove, bella sorpresa, la fantasia propone felici accostamenti: dal Lardo di Arnad alla Salsa Aillade, dalla Bottarga di tonno di Marzamemi al Fromage de Chêvre, nonché le crêpes fuori menu con prodotti freschi di stagione.

Non mancano ovviamente quelle preparate dolci, che per ora non ho assaggiato, né un’offerta di Torte fatte in casa e, ahimè, anche di American Coffee.  Su richiesta, ecco l’espresso nostrano. Che spero vivamente suscettibile di futuro miglioramento…

ADONIS : Largo Saluzzo, 25 E – Torino

da martedì a domenica – www.adoniscreperie.com

 

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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