Buon viaggio al TOR.NA!
Apertura Work in Progress per questo intraprendente TOR.NA (Torino-Napoli andata e ritorno) di via Ormea 1 bis a Torino, progetto tutto al femminile di Silvia Zanin, imprenditrice della ristorazione torinese, e Imma Ferraro, creativa cuoca napoletana
felicemente “contaminata” dal rigore sabaudo. L’idea che lo sostiene è, in apparenza, di una disarmante semplicità: offrire un menu in cui la pizza, napoletana verace ma realizzata al padellino, sia inserita fra le proposte – numerose e tutte allettanti – della cucina di Imma. Attenzione però: una pizza che stia tra gli antipasti, ma anche tra i primi o e i seconde, e persino tra i dolci. Così che sceglierla sia una tentazione irresistibile!
Le pizze di Imma
Eccole dunque, le pizze: dalla napoletanissima ‘o casatiello, con cicoli e
uova; alla originale al bagnet verd, con tanto di acciughe; alla classica Donna Margherì, bufala e pomodoro; alla indovinata di Bra, con la salsiccia fresca; e come poteva mancare quella al ragù napoletano, con polpettina e trachiolella?
Peccato soltanto, lo diciamo da onnivori devoti e convinti, che il proliferare del mondo veg abbia fatto capitolare persino Imma, convincendola a usare l’olio al posto del doveroso strutto…
Dal menu di Tor.Na
Tra gli altri piatti abbiamo invece assaggiato una impeccabile e abbondante genovese, con le penne dalla perfetta cottura; poi ci hanno tentato delle curiose cotolette di gamberi – che forse avremmo preferito con un’impanatura meno consistente – accompagnate da freschi friggitelli e da un divertente pop corn alla curcuma. Ma al momento del dessert, come perdersi la meraviglia della pastiera, preparata in monoporzione? E non poteva certo mancare la pizza: un’interessante brioche, impastata con uva passa al rum, pinoli, confettura di albicocche del Vesuvio con sciroppo alle arance.
Tor.Na in progress…
Come Silvia ha tenuto a sottolineare, accompagnandoci in perlustrazione, tutto è ancora work in progress, al Tor.Na, nel menu come nella sala, anzi nelle sale, per essere più precisi. Perché gli ambienti sono tre, con
fruizioni diverse o alternative: bistrot, ristorante e lounge. E i drink preparati dal bartender Dario Cusan, giovane d’età ma non di esperienza, da soli valgono la visita.
Nell’agenda del progress c’è dunque ancora qualche dettaglio da mettere a punto. Come il problema dell’acustica nella sala ristorante, che al momento non facilita la conversazione; come l’installazione tridimensionale sull’innovativo tavolo-degustazione; come le foto del percorso già fatto e ancora da fare, che si rincorrono sulla parete; come, soprattutto il babà di Imma: quello gigantesco, da festa, che tutti golosamente aspettiamo al più presto.
Info:
TOR.NA – via Ormea, 1 Bis Torino
www.tornaristorante.com
Facebook: @RistoranteTORNA