Rinko Kawauchi: Ametsuchi 2012
Rinko Kawauchi: Ametsuchi 2012

CAMERA e il suo SPACE

“Dopo la bruciatura, il campo rinasce”. Lo dice, presentando Ametsuchi 2012, la sua opera in concorso, Rinko Kawauchi, la fotografa giapponese tra i dodici finalisti al Prix Pictet, l’importante premio fotografico internazionale dedicato al tema della sostenibilità.

Siamo a Torino negli spazi espositivi di CAMERA – Centro italiano per la Fotografia, unica sede italiana scelta per la presentazione delle opere finaliste nel circuito espositivo mondiale che comprende Londra, Zurigo, Tokyo, Stoccarda, Bruxelles, Mosca, New York, San Diego e Città del Messico.

 

Space: lo spazio del mondo

Il tema del Prix Pictet per il 2018 è Space, lo spazio. Un tema di così vasta portata da aver toccato davvero in profondità la sensibilità creativa di molti artisti, che hanno risposto nei modi più vari e talvolta persino imprevedibili. “Molte foto non sono quello che sembrano – ha commentato presentando la mostra il direttore di CAMERA Walter Guadagnini – e questo è il fascino della fotografia contemporanea!”.

 

Space: il mondo desolato

Ne sono un esempio le opere di Munem Wasif: Land of Undefined Territory 2014-15. Uno scenario apparentemente desolato, fuori dallo spazio e dal tempo, che invece, attentamente osservato, denuncia l’aggressiva presenza dell’uomo.

WASIF MUNEM _ Land of Undefined Territory (7)

WASIF MUNEM _ Land of Undefined Territory (7)

 

Space: il mondo troppo affollato

O anche le immagini scattate da Michael Wolf sulla metropolitana di Tokyo: Tokyo Compression, 2008-11. Rarefatte visioni di volti che suscitano oniriche suggestioni e che sono invece il prodotto di una quotidiana, assurda, fatica di esistere.

MICHAEL WOLF : Tokyo compression 2008-11

 

Info:

Prix Pictet: SPACE

Torino, CAMERA – Centro italiano per la Fotografia

23 maggio – 26 agosto 2018

www.camera.to

 

 

 

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