Una “Grammatica In Tasca” Di Un Paio Di Jeans

Una “Grammatica in tasca” di un paio di jeans

Confrontare Prezzi: viagra 50 mg prezzo in farmacia Risparmiare sull'Acquisto di PilloleDel romanzo, di quelli tradizionali solidamente narrativi, ha la scorrevolezza e la consequenzialità logica, che di solito mancano alla grammatica-manuale. Una trama che si ramifica, si chiarisce, e si semplifica, man mano che la “storia” procede. E infine si ferma, proprio là dove la mia curiosità di filologa riemerge e vorrebbe invece vederla andare avanti: che cosa c’è oltre la parola? Ma questa è, appunto, un’altra storia. Che poi una tua ex allieva – forse di un’altra vita? certe volte me lo chiedo – scriva un libro, e soprattutto scriva una Grammatica, ti fa tirare un sospiro di sollievo. La ragazza è cresciuta, e per fortuna è cresciuta bene. Nonostante me.   Una Grammatica in tasca È davvero da tenere in tasca questa piccola, densa, Grammatica, anche se mi auguro si trasformi presto in una APP, forse più alla portata dei giovani fruitori, gli studenti in particolare, fornitori loro malgrado di una buona dose di “materia prima”. Un libro è un libro, lo so. E so bene che cosa significhi l’odore della carta stampata, la pulizia dei caratteri, l’invito della pagina luminosa e ordinata. Un fascino cui è difficile…

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Una Notte Di Neve E Magie, Profumata Di Biscotti Alla Lavanda

Una notte di neve e magie, profumata di biscotti alla lavanda

Non troverete illustrazioni semplicemente perché non servono. Saranno le parole, come tanti lapis colorati, a disegnare i personaggi e le loro storie, con tutte le sfumature necessarie. Questo grazie alla versatilità di una scrittrice che non solo ha al suo attivo un’esperienza giornalistica di lunga data, ma anche una felice preparazione artistica. Siamo a New York, ed è assai verosimile. Perché se non sarà la città a comparire in scena, così come se l’aspetta chi non ne ha conoscenza diretta, sono invece i suoi modi e i suoi ritmi quotidiani a identificarla. Quelli, s’intende, della vita vera, dei suoi abitanti autentici e meno appariscenti, che nella Grande Mela hanno ritagliato il loro angolino tranquillo e confortevole. Proprio quello che verrà momentaneamente sconvolto - se non c’è rottura dell’equilibrio non c’è storia, si sa- dall’irrompere violento delle forze della Natura. Una Natura davvero con la N maiuscola, perché comprende non soltanto il tempo astronomico, qui sotto forma di una paralizzante bufera di neve, ma anche, e soprattutto, quello misterioso e inevitabile che condiziona la nostra esistenza. Su questa Terra e nell’Altrove. Che, lo scoprirete subito, non sono poi così estranei l’un l’altro. Né così irrimediabilmente contrapposti. Con una grazia tutta sua,…

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Se Il Bianconero Si Tinge Di Giallo…

Se il bianconero si tinge di giallo…

“Gran cosa uno scudetto. Grande cosa davvero. Che si può chiedere di più alla propria squadra di calcio? Niente: se quella squadra non è Madama”. Una storia tutta di calcio, anzi di quello che può combinare nell’animo di un “tifoso” l’amore per la propria squadra quando per lei si è disposti veramente a tutto, anche al delitto. È così che tre tranquilli e apparentemente innocui ragazzi della periferia torinese – Gipo, Claudio e Carmelo – amici tra loro fin dai banchi di scuola, sono pronti a trasformarsi in tre diabolici killer in nome di una buona, anzi ottima, causa: liberare dalla mala sorte la Vecchia Signora, croce e delizia delle loro giovani esistenze. E per riuscirci non c’è che un modo: uccidere Magath. Non crediate, però, che si tratti di una vicenda irrimediabilmente di parte, del tipo “solo tra gobbi ci si capisce”. Poche pagine e la trama diviene subito, felicemente, universale, perché in lei si possono riconoscere tutti i tifosi di tutte le squadre del mondo. Ma soprattutto – e questo è il suo pregio maggiore – la storia è davvero godibilissima anche per il non-tifoso che abbia la curiosità, o la ventura, di avvicinarla senza lasciarsi fuorviare dal…

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Quando La TRAMONTANA Finisce Bene

Quando la TRAMONTANA finisce bene

La prima di noi tre “scrittrici” a spiccare il volo in solitaria è stata Daniela. Onore al merito, come si dice, ma soprattutto al suo coraggio. Chissà se anche noi due, Roberta ed io, ci proveremo. Il futuro, con quel che segue. Per ora non me ne occupo. Tramontana –che titolo curioso – non l’ho letto d’un fiato, ma non perché fosse noioso. Certo, un po’ mi hanno bloccato le descrizioni iniziali - indispensabili, ha detto Daniela, alle mie rimostranze- perché io sono sempre ansiosa di arrivare al dunque. E, superato l’impatto, il dunque è arrivato: la storia d’amore, una di quelle che sanno far sognare, che un abile colpo di scena – il “giallo” che si insinua, imprevisto, nel romanzo solidamente “storico” – sembra sul punto di travolgere. Brava, Daniela, funziona! La storia, insomma, mi è piaciuta, inevitabile lieto fine compreso. Sia detto per inciso, io non sopporto le storie che finiscono “male”, per quello c’è già il quotidiano. E credo, Manzoni docet, che si possa scrivere un bel romanzo senza necessariamente farne una tragedia. In questo la scrittura di Daniela ha un merito; quello di saper affrontare senza retorica i momenti difficili dei suoi personaggi che, da veri…

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Aiuto, è Scomparsa La Cucina!

Aiuto, è scomparsa la cucina!

“Una Grande Legge domina tutto lo sviluppo dell’umanità: la somma della cucina e del bagno è costante”. Apre così La scomparsa della cucina, sconcertante ma elegante volume di Fermoeditore, che subito cattura il piacere del tatto con la copertina di tela Assuan Manifattura del Seveso, e quello della vista grazie alle lucide serigrafie, sospese tra magia e iperrealismo, di Cecilia Mistrali. Contenta di scoprire che il serioso John B. Dancer è in realtà il sorridente italiano Giovanni Ballarini (perché nascondersi, professore? sta qui, nel Bel Paese, il sale della terra!), mi lascio quindi andare allo scorrere delle pagine. Si tratta di un divertissement intellettuale, dove il rigore scientifico dell’impostazione – ah, il fascino dell’indiscutibile verità di un’ipotesi matematica! – non soltanto non incute timore, ma addirittura si stempera senza problemi nella cordialità dell’esposizione. Dunque non un saggio per “addetti ai lavori”, ma una scorrevole chiacchierata sull’incespicante procedere dell’Umanità alla conquista della sua Cultura. Dove, sia ben chiaro, non manca qualche sorpresa. Lo sapevate, per esempio, che le regole per la costruzione dei primi servizi igienici le troviamo dettate addirittura nel Deuteronomio? E forse non avete mai pensato che alla nostra moderna “riscoperta” dei benefici del “pane nero” si accompagna una…

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La maionese impazzita

Non un libro di ricette, anche se le ricette non mancano. Non un manuale per cuochi dilettanti, anche se il diletto, nello scriverlo soprattutto, ha avuto la sua parte. Un romanzo, soltanto un romanzo. Giallo come la maionese del titolo, di cui il lettore, che avrà la bontà di lasciarsi coinvolgere nell’amalgama della vicenda, scoprirà da solo, noi autrici ne siamo certe, le ragioni dell’impazzamento. La maionese impazzita è la nostra terza fatica letteraria – di Daniela, di Roberta e mia – di cui oggi, finalmente, esce l’e-book, acquistabile a prezzi modicissimi su Amazon. Che cosa c’è di meglio di un “giallo” sotto l’ombrellone, mentre fuori “impazza” (è la parola giusta!) il sole di agosto? Per chi poi volesse saperne di più, riporto la recensione che, bontà sua, ha voluto regalarci un amico di vecchia data e che ci ha riempite di orgoglio: grazie, Giorgio Pozzi!   “…Infine una piacevole sorpresa. Mi riferisco alla terza opera delle nostre autrici, dal titolo “La maionese impazzita”. Chi si diletta di cucina sa a cosa ci si riferisce e a quante maledizioni vengono in mente nel caso specifico, ma il titolo, colore a parte, non lascerebbe presagire che si tratta invece di un…

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Scrittura al femminile. Moltiplicato tre

Di noi tre scrittrici – Daniela, Roberta ed io - e delle nostre avventure letterarie non avevo ancora parlato qui su diariogoloso. Direi che il momento è arrivato. La vicenda è ormai decantata a sufficienza senza che gli infranti sogni di gloria di questo recente-remotissimo passato suscitino ancora brucianti frustrazioni. Soltanto un po’ di malinconico malumore, siamo umane anche noi. L’idea è stata di Roberta. Sua la soluzione al problema che ci attanagliava: come faranno tre prof, di lettere per giunta, amiche fin dai tempi dell’Università, nonché colleghe per anni nello stesso liceo, a continuare a frequentarsi da pensionate? Senza scambiarsi inutili visite a base di tè e pasticcini nel rimpianto del bel tempo che fu? Molto semplice, ha sentenziato la reginetta dei mille-e-uno-progetti: facendo qualcosa di costruttivo insieme. E che mai potranno costruire tre esseri come noi, da una vita votate animo e corpo alla letteratura? Ma un libro, è ovvio. Meglio ancora se un romanzo. Meglio ancora se sperimentando tecniche di scrittura inusitate (!) come una audacissima “scrittura a tre”. Detto, fatto. E perché non ci fossero dubbi o ripensamenti, prontamente replicato. Non una, ma ben altre due volte. Così è nato Medietà, la nostra amatissima (in realtà…

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