Tutti A Pavarolo: E Perché No?

Tutti a Pavarolo: e perché no?

Nel 1933 al Ristorante del Castello... "Scapoli e viceversa - TUTTI A PAVAROLO - Tra vecchi amici per il Gran Pantagruelico". Inizia così  la descrizione di uno storico menu datato 3 settembre 1933 che abbiamo trovato, incorniciato e appeso alla parete, del Ristorante del Castello, in quel di Pavarolo sulla collina torinese proprio alle spalle di Superga. Una proposta su cui, rifatta oggi, non ci sarebbe proprio nulla da eccepire soprattutto in un locale come questo, ultracentenario, che della cucina di tradizione ha fatto il suo vanto.  Ora però, da qualche anno nelle mani di due chef, Stefano De Gregori e Domenico Marino, giovani di età e di entusiasmo ma già di sicura e consolidata esperienza,  il Castello sta vivendo una nuova, promettente, stagione. ... al Ristorante del Castello oggi Ci siamo arrivati una sera della scorsa settimana, stupiti di trovare la sala già animata nonostante la strada collinare non così agevole e ben conoscendo la propensione dei torinesi a non uscire volentieri dai confini cittadini. Sempre più incuriositi, abbiamo consultato con attenzione il menu, dove le proposte alternavano piatti della tradizione dagli interessanti accostamenti a golose  incursioni extra regionali, come l'offerta di fregola sarda  o il capitone con i…

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Se Il Forno Di Paese Diventa A Pagamento…

Se il forno di paese diventa a pagamento…

Leggiamo con interesse la nota stampa che ci arriva da Eataly Lingotto, che ricorda l'appuntamento di martedì 19 2023 presso il torinese PAV - Parco Arte Vivente: un laboratorio gastronomico collettivo, dall'accattivante titolo Pizza e Bollicine al Focolare, dove il maestro pizzaiolo di Eataly Francesco Pompilio svelerà ai partecipanti i segreti della pizza, dall'impasto alla cottura, che avverrà proprio nel Focolare del Collettivo Terra, installazione creata dall' artista Piero Gilardi. Il tutto, come è giusto, ha un costo, per l'occasione comprensivo anche del biglietto d'ingresso al Museo e al suo Parco interno. Già, perché il Focolare, come molti altri progetti del PAV, sono a pagamento, e non si può certo biasimare per questo. Come infatti garantire diversamente ordine, sicurezza e tranquillità agli ospiti, per gran parte scolari e studenti delle scuole cittadine cui le attività sono in particolare dedicate? Focolari, vecchi e nuovi C'erano una volta i forni di paese. C'erano una volta e qualcuno c'è ancora, ancora in uso e perfettamente funzionante. Uno lo conosciamo bene anche noi: il "forno comunitario" di Vauda di Rocca Canavese, quello utilizzato soprattutto in occasione della Sagra della Pesca Ripiena, felicemente arrivata lo scorso agosto alla sua 21° edizione. E certo gli abitanti…

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Fiori Di Zucca Ne Abbiamo?

Fiori di zucca ne abbiamo?

Ultimamente sono piuttosto monotona, lo so, ma la colpa è (quasi) tutta del mio orto, che continua a sfornare zucchini e, ora soprattutto, fiori di zucca. Che, sia detto per inciso, a me piacciono molto in tutti i modi - frittata, tajarin, torte salate - ma bisogna pur esercitare la fantasia. Ecco allora questa ricetta: fiori ripieni. Di che cosa? Lo scoprirete subito. INGREDIENTI: 6/8 fiori di zucca 2/3 zucchini medi 2 cucchiai di pane grattugiato 1 uovo 1 cucchiaio di Parmigiano o di Pecorino 1 noce di burro sale, pepe, noce moscata, olio EVO, q.b. PREPARAZIONE: Pulite i fiori di zucca cercando di non romperli (la difficoltà è togliere il pistillo interno che è amaro: provate con le pinze per spaghetti). Quindi preparate il ripieno. Per prima cosa, grattugiate o tagliate a listarelle sottili gli zucchini e passateli velocemente al burro. Poi mescolateli in una zuppiera con tutti gli altri ingredienti, assaggiando per eventuali aggiunte di formaggio o di sale. Riempite i fiori con il composto, adagiateli su una teglia da forno e spruzzateli di olio EVO. Forno a 180° per circa mezz'ora. Sono un piatto unico leggero, un secondo estivo, uno sfizio da aperitivo. E sono davvero buoni!…

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A Valdieri C’è La Locanda Del Falco

A Valdieri c’è La Locanda del Falco

Ve le racconteranno volentieri loro, Alessandro Re e i ragazzi della sua brigata, le storie del re e delle sue carrozze, mentre vi arrivano in tavola i piatti della tradizione accompagnati da una buona bottiglia. Perché in questa Locanda del Falco dalle spesse mura in pietra, le volte a mattoni, i pavimenti in legno grezzo e gli arredi volutamente spartani la cucina si basa innanzitutto su di un'attenta ricerca delle materie prime offerte dal territorio quanto più possibile a km 0. Che si traducono in un menu che, pur senza troppo concedere  alla moda delle rivisitazioni, sa tuttavia come raggiungere un calcolato equilibrio  capace di  soddisfare quasi tutte le esigenze. La cucina della Locanda Lo abbiamo di nuovo sperimentato nella nostra ultima visita di poche sere fa, quando il caldo riusciva a farsi sentire anche nella refrattaria Valle Gesso. Il menu scritto sulla lavagna, che sempre affianca quello già presente nella Carta, offriva dunque proposte adeguate alle temperature in salita. A cominciare dall'attenzione al vino, dove anche la spettacolare Barbera d'Alba 2021 Green Palma di Fabio Gea viene servita a un grado di meno del consueto, e il piacevolmente inatteso  Derthona Cas 'al 'Mat 2021 tenuto rigorosamente al fresco. Intanto,…

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Sagra della Pesca Ripiena: quando i grandi numeri fanno qualità

Si dice spesso che a tavola i grandi numeri non fanno qualità, ma il detto non vale per la Fiera della Pesca Ripiena di Vauda di Rocca Canavese.  Buona parte, se non tutto, del merito è  dell'Associazione "La Baraca" e dei suoi volontari che, con a capo la loro presidente Nadia Canova, non soltanto sanno come scegliere gli ingredienti giusti, ma possiedono anche le mani esperte pronte a "metterli in pasta". Sono ovviamente quelle delle "massaie" di Vauda che, sotto la supervisione di Francesco Eblovi del Valadess d'Lans orgogliosamente vaudese di nascita, prestano i segreti delle loro ricette di famiglia al successo della manifestazione, arrivata felicemente quest'anno alla sua 21° edizione. Una Sagra in continua crescita Le novità dell'anno? Innanzi tutto uno spritz come aperitivo - ci si adegua ai tempi ma attenzione: sempre cum grano salis... - poi la cena alla tavolata comune, affrontando senza paura la tranquilla fila per la prenotazione, che scorre rapida grazie alla perfetta organizzazione. Perché qui i "grandi numeri"  sono di casa e di anno in anno la fiera vede aumentare i suoi visitatori. Per questo alla "baraca" storica, che continua a fare bella mostra di sé, si sono affiancati via via altri "tendoni"…

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In Val Di Lanzo Ceres C’è

In Val di Lanzo Ceres C’è

Che la Birra Ceres non fosse nata a Ceres gli esperti (e non) del settore lo sapevano già da tempo. Ma quello che la stessa multinazionale danese produttrice della notissima birra non sapeva è che in Italia, e per la precisione nella piemontese Val di Lanzo, ci fosse un luogo chiamato Ceres. Per questo, quando l'ha scoperto, ha deciso di festeggiare lì l'evento. Ma non un evento qualsiasi: nientemeno che il 60° compleanno della birra stessa! A Ceres, il Compleanno della Birra Ed è stato così che lo scorso 22 luglio 2023 un tranquillo paesino di montagna di circa mille abitanti si è trasformato per una notte in Ceres C'è,  la Capitale Mondiale della Birra! Riuscendo ad ospitare, grazie ad una perfetta organizzazione cui tutti hanno collaborato, dalle autorità responsabili alle associazioni di categoria ai privati cittadini, una festa con più di settemila partecipanti, arrivati da ogni dove al richiamo del tam-tam mediatico scatenato nei giorni precedenti. La Festa? solo per chi c'è Perché ad animare serata e nottata c'erano, oltre a dj ed altri  artisti ben noti, i creativi musicali forse più innovativi ed eccentrici del momento: Nello Taver, Diego Naska e Simone Panetti. Che hanno dato, come sempre,…

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La “Presa Della Bastiglia” , Anno 23!

La “Presa della Bastiglia” , anno 23!

A Ceres, e dove se no? Quest'anno è toccato allo champagne Billecart-Salmon espugnare la Bastiglia in quel di Ceres, nel cuore delle Valli di Lanzo! Come da ormai ventitrè anni a questa parte, sotto lo sguardo vigile di Samuele Riva e Francesco Eblovi, patron dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo, lo scorso venerdì 14 luglio 2023 c'è stata la serata in onore dello champagne. Tutti i rituali sono stati rispettati, complice anche il tempo che ha concesso una serata piacevolmente e inaspettatamente fresca, proprio in questo periodo di estrema afa. Di sicuro per intercessione del dio Bacco, anche lui amante, seppure ante litteram, dello spumeggiare petillant.   Billecart-Salomon:  lo champagne...  Così la festa ha avuto inizio con l'aperitivo: un autentico street food di nome e di fatto. Sia perché ad ospitarci è stata, come sempre, la strada davanti al ristorante, chiusa al traffico per l'occasione. Sia perché le galuperie, preparate per accompagnare  le bottiglie dello champagne d'apertura (Charles le bel inspiration 1818), erano golosissimi finger food per larga parte a km 0: dai salumi e formaggi del territorio alle tartellette con l'insalata russa; dalla lingua in salsa ai mitici porcini fritti; dalle verdure di montagna in tempura alle salsicce locali alla piastra.…

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Vasté Bistrot San Salvario: Una Scoperta Golosa

Vasté Bistrot San Salvario: una scoperta golosa

È Vasté Bistrot San Salvario la seconda apertura torinese, dopo quella in Borgo Vanchiglia, di Vastè Impresa Sociale. Azienda della ristorazione di tradizione torinese, attenta alla ricerca di materie prime da agricoltura sostenibile come alla riduzione degli sprechi, Vasté è infatti anche un'impresa, come lei stessa si definisce, a forte impatto sociale: un impegno nei confronti di chi per lei lavora, ma anche per chi sceglie di sedersi alla sua tavola. Magari per fare anche qualche bella (e soprattutto golosa) scoperta. Come quella che abbiamo fatto noi. Se a Vasté San Salvario c'è Michele Marzella Noi siamo stati da Vasté all'ora dell'aperitivo, ma non per un aperitivo qualunque. Abbiamo seguito in diretta il bartender Michele Marzella  mentre preparava Vieux Vasté, un cocktail signature che fin dal nome rieccheggia un grande classico: il mitico Vieux Carré, il cocktail più tipico di New Orleans, la capitale del jazz.  “Ho voluto ripensare a questo drink come a un cocktail "in divenire" - spiega  Michele -   dove il classico cubetto di ghiaccio è sostituito da un cubo di gelato al moscato, che una volta diluito aumenta la connotazione aromatica della bevanda. Come segno di buon auspicio, perché tutto sia in divenire. Ho voluto rappresentare…

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Un “Racconto Gourmet A Casa Vicina” Non è Mai Soltanto Da Ascoltare…

Un “Racconto gourmet a Casa Vicina” non è mai soltanto da ascoltare…

La masterclass di Claudio Vicina Cinque "racconti", tutti da ascoltare e da gustare. Si comincia a partire dal prossimo maggio per proseguire, un "racconto" al mese,  a giugno, settembre, ottobre e novembre 2023. Questa l'originale masterclass, tenuta dallo chef Claudio Vicina, dal titolo Racconto gourmet a Casa Vicina dedicata al pubblico degli appassionati della cucina vera, quella che si fa con l'esperienza, la tecnica, lo studio ma soprattutto col cuore.  L’attività si terrà presso il ristorante Casa Vicina, all'ultimo piano del torinese Green Pea, e il primo incontro, quello previsto nel mese di maggio, sarà un’ulteriore occasione per raccontare la storia e i divertenti aneddoti che riguardano la ormai ben nota Bagna Cauda da bere, che quest'anno festeggia il suo 20° anniversario.   Un compleanno da festeggiare per la Bagna cauda da bere  Perché questo iconico piatto, divenuto famoso durante le Olimpiadi invernali del 2006  grazie  alle sue cinque verdure colorate disposte a strati che simboleggiavano gli anelli olimpici, era in realtà nato nel novembre del 2003 dal desiderio dello chef di reinterpretare con più leggerezza la tradizionale bagna cauda senza tuttavia tradirne lo spirito conviviale.  Servita come aperitivo nell'intramontabile eleganza della Coppa Martini, la Bagna Cauda da bere è…

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L’Aperitivo: Il Ritorno?

L’Aperitivo: il ritorno?

L'Aperitivo, quello vero che non va confuso con l'apericena o happy hour che dir si voglia, è tornato. O meglio, forse non se ne era mai andato, semplicemente stava aspettando il momento giusto per ricomparire dalla sordina in cui pareva relegato. Ed è stato un ritorno alla grande, dove le regole imposte dal galateo della tradizione si sono arricchite di una nuova, creativa, eleganza, fatta di rigorose scelte qualitative. Per iniziare? Una Bagna Cauda! Servita come se fosse un aperitivo, non a caso nella altrettanto iconica Coppa Martini, l'originale Bagna Cauda da bere di Casa Vicina a Torino, con i suoi cinque cerchi di verdure colorate, è diventata oggi quasi il simbolo dell'accoglienza per gli ospiti che si siedono alla tavola del ristorante. E ad accompagnare il brindisi di inizio ci sono altrettanto divertenti, nonchè golosi, stuzzichini, come per esempio le colorate "schegge" di Grana Padano.   Un Americano in centro a Torino È con un perfetto Americano, preparato dal barman Beppe Loi e accompagnato da una focaccina di fois grasche, sprofondati nelle comode poltroncine dell'American bar dell'Hotel Ristorante  Sitea a Torino, gustiamo l'aperitivo prima di tuffarci nella grande avventura: una cena col "RAL 6001 CLASSIC by Davide Scabin". A…

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