Sei Mani Per Sestogusto: Una Cena Evento A Torino

Sei mani per Sestogusto: una cena evento a Torino

A Sestogusto cucinano in tre Bella serata presso SestoGusto di via Stampatori 4 a Torino! La cena a sei mani, con la partecipazione degli chef Massimiliano Prete, Michelangelo Mammoliti e Fabrizio Galla, è stata non soltanto un'esperienza di alta cucina ma anche un inedito, e a tratti imprevedibile, viaggio tra ingredienti e sapori di mondi vicini e lontani. Sestogusto: sei piatti a sei mani E un ulteriore aiuto l’hanno dato i vini in abbinamento, scelti con professionalità e originalità dal sommelier di La Rei Natura Alessandro Tupputi. Sei i piatti, cinque “salati” e un “dolce” per chi ama la precisione: Iridea, Carciofi e Calamari, Pissaladiere, Asturia, Seul, Primavera. Di tutti ci sarebbe molto da raccontare, ma noi ci fermeremo come sempre su quelli che di più ci hanno emozionato. Come, per esempio, “Carciofi e Calamari" di Massimiliano Prete. La base croccante era arricchito da carciofi cotti e crudi e da una crema di carciofi, che si fondevano armoniosamente con il calamaro scottato e il prezzemolo: un equilibrio d’insieme davvero notevole. Interessante anche “Asturia" di Michelangelo Mammoliti: una combinazione di fagioli cannellini e peperone crusco , con un fresco tocco di stracciatella. Un’accattivante accostamento fra ingredienti eterogenei soltanto all’apparenza, qui esaltati nelle…

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Fuzion Food: Dove Pizza E Tonic Water S’incontrano E …

Fuzion Food: dove Pizza e Tonic Water s’incontrano e …

Fuzion Food apre alla mixology "L'Acqua tonica, un tempo medicina per difendersi dalla malaria nelle colonie dell'India e dell'Africa, è diventata oggi una base indispensabile per i cocktail grazie alla sua ottima miscelabilità. E quindi perché non abbinarla anche alla pizza? In questi ultimi anni in particolare, quando il bere soft si sta sempre più diffondendo specialmente tra i giovani, che della pizza sono tra gli estimatori, e i consumatori, più convinti". Chi spiega è Michele Marzella, "alchimista" tra i più noti nel panorama della mixology torinese. A lui si deve, qui nella torinese Fuzion Food di Domenico Volgare a due passi dalla centrale stazione di Porta Nuova, questa inusuale proposta di abbinamento di quattro cocktail a base tonica con quattro pizze scelte dal menu. Michele Marzella a Fuzion Food Per preparare i cocktail Michele si è avvalso dell'utilizzo di materie prime scelte con attenzione: le acque toniche di Galvanina, azienda leader nell'imbottigliamento delle acque minerali dalle sorgenti di Galvanina, Val di Meti e San Giuliano; e alcuni spirits - Ròss, Biànc, Nèir - a base alcolica di fermentato di riso di Infermento Spirits di Gabriele Conte. Sono nati così Ameritonico, Pink Fizz, Shandy e Tonica mediterranea Galvanina. Più una…

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Casa Vicina: La Tavola Dove Torino Incontra L’Antico Egitto

Casa Vicina: la tavola dove Torino incontra l’Antico Egitto

Casa Vicina: un menu che è anche un viaggio «Capita spesso che siano ospiti alla nostra tavola turisti che hanno scelto di visitare Torino - ci ha spiegato lo chef Claudio Vicina presentando il nuovo, particolarissimo, menu - e certo il Museo Egizio è tra le mete che attirano di più. Per questo abbiamo voluto dare anche noi il nostro contributo ai festeggiamenti per il suo duecentesimo compleanno: un traguardo importante non soltanto per la storia del Museo, ma per l'intera città». Un impegno che ha comportato, per la famiglia Vicina, alcuni mesi di lavoro. Innanzitutto la visita al Museo con la curatrice Alessia Fassone, per conoscere non solo la varietà di ingredienti utilizzati ma anche tecniche e peculiarità di preparazione e conservazione degli alimenti; poi momenti di riflessione e confronto tra loro e con gli esperti del Museo, e infine le prove di cucina. È nato così l'esclusivo viaggio culinario e sensoriale tra il Piemonte e l'Egitto "Sapori dell'antico Egitto": il menu dedicato da Casa Vicina al Bicentenario.   Casa Vicina: gli ingredienti che uniscono «I piatti del menu tematico non vogliono certo documentare il passato o il presente del mondo egizio - ha continuato Claudio Vicina - ma…

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I Chimi, Una Sorpresa Nel Cuore Della Val Varaita

I Chimi, una sorpresa nel cuore della Val Varaita

Una piacevole sorpresa per chi, come noi, sta andando alla ricerca di una cucina senza fronzoli, come quella che si dovrebbe - il condizionale è d'obbligo, ahimè - trovare alla tavola di una trattoria. Una cucina che davvero badi alla sostanza, nel rispetto della qualità delle materie prime; che nella scelta dei piatti da proporre non dimentichi mai le proprie radici; ma che, soprattutto, sia guidata da un cuoco vero, uno che il mestiere lo conosce bene: altro dettaglio per nulla scontato! Ed è così che siamo fortunatamente approdati in quel di Frassino, al centro della cuneese Val Varaita, dove si trova la locanda I CHIMI. I Chimi: quando il valore sta nella sostanza Un locale dalla curata semplicità, dove tutto contribuisce a confermare il calore dell'accoglienza: dai pavimenti di legno grezzo, ai muri intonacati, alle volte in pietra lasciate volutamente a vista. Però i tavoli sono accuratamente apparecchiati con le doppie tovaglie e il vasetto di fiori freschi. Il menu racconta di piatti "di sostanza" legati alla stagionalità, dove grande è l'attenzione alle materie del territorio e alla cucina della tradizione. Tra cui c'è solo l'imbarazzo della scelta. I Chimi: una cucina non scontata dove parla la tradizione E…

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Black Bull: Braceria, Birreria, Pub…e Che Altro?

Black Bull: braceria, birreria, pub…e che altro?

Black Bull: carne e non solo Parliamo di carne, è vero, ma non soltanto di carne. Quindi, anche se siete vegetariani, potete continuare a leggere senza problemi. Perché questo BLACK BULL- Braceria Birreria a San Lorenzo di Peveragno (CN), che pure ha nella carne il suo punto di forza, dedica una parte del menu a piatti di verdura: così il gruppo di amici, dove un vegetariano di solito non manca, non dovrà dividersi al momento di scegliere il locale dove passare la serata. Noi, onnivori impenitenti, abbiamo avuto solo il problema della scelta. Info: facebook: Black Bull   Black Bull: c'è anche il dehors Si entra e, per prima cosa, inevitabile che l'occhio cada sull'ampia vetrina dove la carne, pronta per essere cucinata, fa bella mostra di sé: ottimo biglietto da visita per pregustare quello che arriverà in tavola. Unico problema, se non fate parte di un'allegra tavolata, potrà essere il forte brusio della sala, sempre affollata senza rimedio! Per questo noi aspettiamo con ansia la bella stagione, per poter usufruire dell'ampio dehors, che contribuisce non poco a rendere perfetta la serata. Ed ora, finalmente, vi raccontiamo le nostre scelte.   Black Bull: e carne sia! Abbiamo provato l'hamburger classico…

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C’era Una Volta In Puglia…la Masseria Della Nonna

C’era una volta in Puglia…la Masseria della nonna

Nella Puglia di nonna Maria... Improvvisamente, una Masseria in Puglia. È quella di nonna Maria, che lei stessa ha deciso di lasciare in eredità al nipote lontano, sicura che lui avrebbe saputo come occuparsene. E Domenico Volgare, cuoco e pizzaiolo ecclettico e appassionato, benché ormai da tempo divenuto torinese d'adozione, il legame con la sua terra d'origine non l'ha mai allentato. Eccolo allora lanciarsi in questa nuova avventura: una sorta di "ritorno al futuro" tutto da inventare.   ...c'è la Masseria Petruliva È stato il nome stesso della Masseria a suggerirgli il punto di partenza. La Masseria Petruliva è infatti chiamata così da un antico masso su cui un ulivo era cresciuto spontaneamente. Domenico sente subito che questo è il posto giusto da dove possono nascere gli ingredienti per preparare le sue pizze e i suoi piatti. L'olio, innanzitutto; ma anche tutto quello che la terra di Puglia può offrire al meglio: pomodori, grano, ceci neri... E così si mette subito all'opera.   Il progetto di Domenico Un progetto importante quello di Domenico: mantenere il controllo su di ogni fase della produzione. Proprio per questo ha deciso di procedere per gradi, appoggiandosi ad alcune aziende di trasformazione della zona. Grazie…

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Brace Pura: Quando La Carne è Protagonista

Brace Pura: quando la carne è protagonista

Al centro della scena Sta al centro della scena, ben visibile dietro al vetro della cucina a vista. È il forno "Josper", tecnologia d'avanguardia per la cottura alla brace che qui, a Brace Pura, vede nella carne la sua materia prima per eccellenza. Una scelta, come il team dei "grigliatori" ci tiene a sottolineare, previlegiata ma non  provocatoria: i vegetariani, come pure gli amanti di pesce e crostacei, non si troveranno certo a disagio, sempre accolti con un sorriso e con proposte loro dedicate. Un'esperienza che a noi onnivori - ebbene sì, lo confessiamo! - ha dato non poche soddisfazioni. I piatti secondo noi... Tra i piatti davvero imperdibili, quelli che si raccontano agli amici, c'è di sicuro il midosso di stinco, battuta di Fassona, senape e scorza di limone, spiritosa e golosa presentazione di un'ottima battuta al coltello impreziosita dalla "barchetta" di midollo su cui è adagiata. Bella sorpresa poi i plin di wagyu: sfoglia fine ai 32 tuorli, ripieno di Ozaki; olio ai fiori di rosamrino, garum Ca' Negra e aria al parmigiano: felice incontro, di grande qualità, tra prodotti di culture assai differenti tra loro. Un'offerta che si completa con il secondo piatto: l'assaggio, raccontato a voce…

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Tutti A Pavarolo: E Perché No?

Tutti a Pavarolo: e perché no?

Nel 1933 al Ristorante del Castello... "Scapoli e viceversa - TUTTI A PAVAROLO - Tra vecchi amici per il Gran Pantagruelico". Inizia così  la descrizione di uno storico menu datato 3 settembre 1933 che abbiamo trovato, incorniciato e appeso alla parete, del Ristorante del Castello, in quel di Pavarolo sulla collina torinese proprio alle spalle di Superga. Una proposta su cui, rifatta oggi, non ci sarebbe proprio nulla da eccepire soprattutto in un locale come questo, ultracentenario, che della cucina di tradizione ha fatto il suo vanto.  Ora però, da qualche anno nelle mani di due chef, Stefano De Gregori e Domenico Marino, giovani di età e di entusiasmo ma già di sicura e consolidata esperienza,  il Castello sta vivendo una nuova, promettente, stagione. ... al Ristorante del Castello oggi Ci siamo arrivati una sera della scorsa settimana, stupiti di trovare la sala già animata nonostante la strada collinare non così agevole e ben conoscendo la propensione dei torinesi a non uscire volentieri dai confini cittadini. Sempre più incuriositi, abbiamo consultato con attenzione il menu, dove le proposte alternavano piatti della tradizione dagli interessanti accostamenti a golose  incursioni extra regionali, come l'offerta di fregola sarda  o il capitone con i…

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A Valdieri C’è La Locanda Del Falco

A Valdieri c’è La Locanda del Falco

Ve le racconteranno volentieri loro, Alessandro Re e i ragazzi della sua brigata, le storie del re e delle sue carrozze, mentre vi arrivano in tavola i piatti della tradizione accompagnati da una buona bottiglia. Perché in questa Locanda del Falco dalle spesse mura in pietra, le volte a mattoni, i pavimenti in legno grezzo e gli arredi volutamente spartani la cucina si basa innanzitutto su di un'attenta ricerca delle materie prime offerte dal territorio quanto più possibile a km 0. Che si traducono in un menu che, pur senza troppo concedere  alla moda delle rivisitazioni, sa tuttavia come raggiungere un calcolato equilibrio  capace di  soddisfare quasi tutte le esigenze. La cucina della Locanda Lo abbiamo di nuovo sperimentato nella nostra ultima visita di poche sere fa, quando il caldo riusciva a farsi sentire anche nella refrattaria Valle Gesso. Il menu scritto sulla lavagna, che sempre affianca quello già presente nella Carta, offriva dunque proposte adeguate alle temperature in salita. A cominciare dall'attenzione al vino, dove anche la spettacolare Barbera d'Alba 2021 Green Palma di Fabio Gea viene servita a un grado di meno del consueto, e il piacevolmente inatteso  Derthona Cas 'al 'Mat 2021 tenuto rigorosamente al fresco. Intanto,…

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Sagra della Pesca Ripiena: quando i grandi numeri fanno qualità

Si dice spesso che a tavola i grandi numeri non fanno qualità, ma il detto non vale per la Fiera della Pesca Ripiena di Vauda di Rocca Canavese.  Buona parte, se non tutto, del merito è  dell'Associazione "La Baraca" e dei suoi volontari che, con a capo la loro presidente Nadia Canova, non soltanto sanno come scegliere gli ingredienti giusti, ma possiedono anche le mani esperte pronte a "metterli in pasta". Sono ovviamente quelle delle "massaie" di Vauda che, sotto la supervisione di Francesco Eblovi del Valadess d'Lans orgogliosamente vaudese di nascita, prestano i segreti delle loro ricette di famiglia al successo della manifestazione, arrivata felicemente quest'anno alla sua 21° edizione. Una Sagra in continua crescita Le novità dell'anno? Innanzi tutto uno spritz come aperitivo - ci si adegua ai tempi ma attenzione: sempre cum grano salis... - poi la cena alla tavolata comune, affrontando senza paura la tranquilla fila per la prenotazione, che scorre rapida grazie alla perfetta organizzazione. Perché qui i "grandi numeri"  sono di casa e di anno in anno la fiera vede aumentare i suoi visitatori. Per questo alla "baraca" storica, che continua a fare bella mostra di sé, si sono affiancati via via altri "tendoni"…

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