In Val Di Lanzo Ceres C’è

In Val di Lanzo Ceres C’è

Che la Birra Ceres non fosse nata a Ceres gli esperti (e non) del settore lo sapevano già da tempo. Ma quello che la stessa multinazionale danese produttrice della notissima birra non sapeva è che in Italia, e per la precisione nella piemontese Val di Lanzo, ci fosse un luogo chiamato Ceres. Per questo, quando l'ha scoperto, ha deciso di festeggiare lì l'evento. Ma non un evento qualsiasi: nientemeno che il 60° compleanno della birra stessa! A Ceres, il Compleanno della Birra Ed è stato così che lo scorso 22 luglio 2023 un tranquillo paesino di montagna di circa mille abitanti si è trasformato per una notte in Ceres C'è,  la Capitale Mondiale della Birra! Riuscendo ad ospitare, grazie ad una perfetta organizzazione cui tutti hanno collaborato, dalle autorità responsabili alle associazioni di categoria ai privati cittadini, una festa con più di settemila partecipanti, arrivati da ogni dove al richiamo del tam-tam mediatico scatenato nei giorni precedenti. La Festa? solo per chi c'è Perché ad animare serata e nottata c'erano, oltre a dj ed altri  artisti ben noti, i creativi musicali forse più innovativi ed eccentrici del momento: Nello Taver, Diego Naska e Simone Panetti. Che hanno dato, come sempre,…

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La “Presa Della Bastiglia” , Anno 23!

La “Presa della Bastiglia” , anno 23!

A Ceres, e dove se no? Quest'anno è toccato allo champagne Billecart-Salmon espugnare la Bastiglia in quel di Ceres, nel cuore delle Valli di Lanzo! Come da ormai ventitrè anni a questa parte, sotto lo sguardo vigile di Samuele Riva e Francesco Eblovi, patron dell'Hotel Ristorante Valli di Lanzo, lo scorso venerdì 14 luglio 2023 c'è stata la serata in onore dello champagne. Tutti i rituali sono stati rispettati, complice anche il tempo che ha concesso una serata piacevolmente e inaspettatamente fresca, proprio in questo periodo di estrema afa. Di sicuro per intercessione del dio Bacco, anche lui amante, seppure ante litteram, dello spumeggiare petillant.   Billecart-Salomon:  lo champagne...  Così la festa ha avuto inizio con l'aperitivo: un autentico street food di nome e di fatto. Sia perché ad ospitarci è stata, come sempre, la strada davanti al ristorante, chiusa al traffico per l'occasione. Sia perché le galuperie, preparate per accompagnare  le bottiglie dello champagne d'apertura (Charles le bel inspiration 1818), erano golosissimi finger food per larga parte a km 0: dai salumi e formaggi del territorio alle tartellette con l'insalata russa; dalla lingua in salsa ai mitici porcini fritti; dalle verdure di montagna in tempura alle salsicce locali alla piastra.…

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Vasté Bistrot San Salvario: Una Scoperta Golosa

Vasté Bistrot San Salvario: una scoperta golosa

È Vasté Bistrot San Salvario la seconda apertura torinese, dopo quella in Borgo Vanchiglia, di Vastè Impresa Sociale. Azienda della ristorazione di tradizione torinese, attenta alla ricerca di materie prime da agricoltura sostenibile come alla riduzione degli sprechi, Vasté è infatti anche un'impresa, come lei stessa si definisce, a forte impatto sociale: un impegno nei confronti di chi per lei lavora, ma anche per chi sceglie di sedersi alla sua tavola. Magari per fare anche qualche bella (e soprattutto golosa) scoperta. Come quella che abbiamo fatto noi. Se a Vasté San Salvario c'è Michele Marzella Noi siamo stati da Vasté all'ora dell'aperitivo, ma non per un aperitivo qualunque. Abbiamo seguito in diretta il bartender Michele Marzella  mentre preparava Vieux Vasté, un cocktail signature che fin dal nome rieccheggia un grande classico: il mitico Vieux Carré, il cocktail più tipico di New Orleans, la capitale del jazz.  “Ho voluto ripensare a questo drink come a un cocktail "in divenire" - spiega  Michele -   dove il classico cubetto di ghiaccio è sostituito da un cubo di gelato al moscato, che una volta diluito aumenta la connotazione aromatica della bevanda. Come segno di buon auspicio, perché tutto sia in divenire. Ho voluto rappresentare…

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Un “Racconto Gourmet A Casa Vicina” Non è Mai Soltanto Da Ascoltare…

Un “Racconto gourmet a Casa Vicina” non è mai soltanto da ascoltare…

La masterclass di Claudio Vicina Cinque "racconti", tutti da ascoltare e da gustare. Si comincia a partire dal prossimo maggio per proseguire, un "racconto" al mese,  a giugno, settembre, ottobre e novembre 2023. Questa l'originale masterclass, tenuta dallo chef Claudio Vicina, dal titolo Racconto gourmet a Casa Vicina dedicata al pubblico degli appassionati della cucina vera, quella che si fa con l'esperienza, la tecnica, lo studio ma soprattutto col cuore.  L’attività si terrà presso il ristorante Casa Vicina, all'ultimo piano del torinese Green Pea, e il primo incontro, quello previsto nel mese di maggio, sarà un’ulteriore occasione per raccontare la storia e i divertenti aneddoti che riguardano la ormai ben nota Bagna Cauda da bere, che quest'anno festeggia il suo 20° anniversario.   Un compleanno da festeggiare per la Bagna cauda da bere  Perché questo iconico piatto, divenuto famoso durante le Olimpiadi invernali del 2006  grazie  alle sue cinque verdure colorate disposte a strati che simboleggiavano gli anelli olimpici, era in realtà nato nel novembre del 2003 dal desiderio dello chef di reinterpretare con più leggerezza la tradizionale bagna cauda senza tuttavia tradirne lo spirito conviviale.  Servita come aperitivo nell'intramontabile eleganza della Coppa Martini, la Bagna Cauda da bere è…

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L’Aperitivo: Il Ritorno?

L’Aperitivo: il ritorno?

L'Aperitivo, quello vero che non va confuso con l'apericena o happy hour che dir si voglia, è tornato. O meglio, forse non se ne era mai andato, semplicemente stava aspettando il momento giusto per ricomparire dalla sordina in cui pareva relegato. Ed è stato un ritorno alla grande, dove le regole imposte dal galateo della tradizione si sono arricchite di una nuova, creativa, eleganza, fatta di rigorose scelte qualitative. Per iniziare? Una Bagna Cauda! Servita come se fosse un aperitivo, non a caso nella altrettanto iconica Coppa Martini, l'originale Bagna Cauda da bere di Casa Vicina a Torino, con i suoi cinque cerchi di verdure colorate, è diventata oggi quasi il simbolo dell'accoglienza per gli ospiti che si siedono alla tavola del ristorante. E ad accompagnare il brindisi di inizio ci sono altrettanto divertenti, nonchè golosi, stuzzichini, come per esempio le colorate "schegge" di Grana Padano.   Un Americano in centro a Torino È con un perfetto Americano, preparato dal barman Beppe Loi e accompagnato da una focaccina di fois grasche, sprofondati nelle comode poltroncine dell'American bar dell'Hotel Ristorante  Sitea a Torino, gustiamo l'aperitivo prima di tuffarci nella grande avventura: una cena col "RAL 6001 CLASSIC by Davide Scabin". A…

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Un Carciofo Per San Valentino? Ma Che Sia Baccarà!

Un carciofo per San Valentino? Ma che sia baccarà!

Il carciofo firmato Davide Scabin Una rosa rossa per San Valentino? Sarà pure il regalo forse più scontato ma di sicuro è sempre il più gradito. E una sola rosa sarà sufficiente, anche se galateo e tradizioni sono prodighi di consigli in merito a numero e composizioni, a seconda delle circostanze e del vostro...livello di innamoramento! Se però volete essere originali davvero, la vostra rosa, anziché rossa, potrebbe essere verde. Anzi, potrebbe non essere nemmeno una rosa ma...un carciofo. Sì, un carciofo baccarà. Come quello che compare tra le portate del RAL 6001, il nuovo menu che Davide Scabin ha pensato per il Ristornate Carignano di Torino. Il carciofo baccarà nel menu RAL 6001 Si tratta di un carciofo a stelo lungo, perfettamente tornito, accompagnato da un trancio di tonno in marinatura leggera. Un piatto che Scabin aveva già sperimentato in passato e che ora, accanto ad altri "editi" e ad alcuni "inediti" ha voluto inserire in questo suo unico menu degustazione che comprende ben 13 portate. Ma che, lo garantiamo noi che lo abbiamo felicemente sperimentato, non vi farà assolutamente alzare da tavola appesantiti né vi creerà alcun problema di digestione. Merito dell'Up&Down che lo caratterizza? Up&Down: scompigliando le…

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Il Sorì: Apre A Cuneo Una Tavola Di Qualità

Il Sorì: apre a Cuneo una tavola di qualità

La Locanda del Falco scende in città Il luogo social dove fermarsi per un piatto e un bicchiere, ma anche per un pranzo, o una cena, davvero comme il faut. D'altronde non c'è da stupirsi: sono sempre loro, i ragazzi della Locanda del Falco di Valdieri, ora scesi in città senza per altro abbandonare l'amatissima Valle Gesso. Così, mentre il falco continua a volare altro sulla montagna, la pianura ha una nuova tavola, e soprattutto una nuova cantina, dove garantirsi una pausa grazie anche a una location centrale e comoda.   Il Sorì: dalla sosta veloce alla cena gourmet LungoStura davanti e  centro storico alle spalle, il Sorì si raggiunge infatti senza problemi sia a piedi che in auto. E, una volta entrati, tutto diventa possibile: dalla sosta veloce per due chiacchere al bancone al più rilassato break al tavolo, sempre accolti con la sorridente cordialità che si riserva agli amici. E se il confronto con la Locanda è una sfida inevitabile, alla fine diventa davvero difficile distinguere tra vinti e vincitori. Prova ne sia la nostra prima cena nella sua... "succursale in città" ! Sorì o Locanda: dove si cena? Il piacere inizia subito, fin dall'arrivo del patè di…

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Ma Quanto Sarà Dolce Il Tortèl Dóls?

Ma quanto sarà dolce il Tortèl Dóls?

Tortèl Dòls: la sua patria è la Bassa Agli amanti dei dolci lo dico subito: non è dolce. E non è nemmeno un dessert, tanto per essere chiari. Perché il Tortèl Dóls di Colorno è invece un meraviglioso primo piatto di pasta ripiena, dal particolarissimo gusto agrodolce a base totalmente vegetale, che nasce nella Bassa parmense patria,  come tutti ben sanno, di questa e di altre delizie. Ma se ancora non lo conoscete dovete assolutamente andare ad assaggiarlo. Dico "andare" perché lo trovate soltanto in loco, e cioè nel suo territorio di produzione: Colorno, Sissa-Trecasali, Sorbolo-Mezzani, Torrile. Che sono tutte  cittadine  rigorosamente in provincia di Parma. Tortèl Dóls: un piatto contadino  La ragione di una localizzazione così precisa e limitata è in realtà molto semplice. Soltanto in questa zona, infatti, viene coltivato da tempo immemorabile il cocomero bianco: l'ingrediente fondamentale che, insieme con le mele cotogne e le pere nobili, sta alla base della mostarda con cui si fa il ripieno del Tortèl. Un piatto nato nelle famiglie contadine, quando la lunga e complessa preparazione della mostarda non era certo un problema, ma faceva parte della quotidianità. Ed era il piatto d'obbligo per le vigilie: la sera prima di Natale,…

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B.Rillo: Il Mondo Sulla Tavola

B.Rillo: il mondo sulla tavola

B.Rillo, la cucina del mondo I colori, i profumi ma soprattutto i sapori, visto che stiamo parlando di cucina. Perché i piatti che arrivano sulla tavola di questo giovane e sempre divertente B.Rillo, che ha scelto di fermarsi in questo angolo di mondo che risponde al nome di Castelletto Stura, da qui continuano a far guardare lontano. E a suggerire anche a noi quel "viaggio nel lontano" che magari sogniamo  da sempre ma che non abbiamo ancora trovato lo spazio per mettere in pratica. B.Rillo: parliamo anche di tradizione Tradizione, lo dice il suo nome,  è il vitello tonnato che abbiamo assaggiato durante la nostra ultima visita al B.Rillo, in realtà scelto, non abbiamo difficoltà ad ammetterlo, soprattutto per curiosità. Come si può infatti restare indifferenti, qui nel cuore del Piemonte, a un sottotitolo che recita: crudo di tonno, gelée concentrato di vitello e salsa tonnata? Dove la contaminazione non sta fra gli ingredienti, ma nell'alternanza di tecniche e procedure occidentali e orientali. Come avviene nelle migliori "tradizioni", che sanno come non disperdere il patrimonio del passato "consegnandolo" alle mutate esigenze del presente. B.Rillo: il lontano è dietro casa E quando sono le "tradizioni" a decidere il viaggio? Per esempio…

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C’è Un Presepio A Ceres

C’è un presepio a Ceres

Al Valadess at Lanss si fa il presepio Lo spazio che lo contiene è sempre lo stesso, quello ampio che nella bella stagione diventa un fresco dehors estivo. È qui che ogni anno l'estro creativo di Mara  si impegna in un progetto di paesaggio capace di raccontare nella sua  realtà antica e nuova il mondo della sua montagna: il presepio del Valadess at Lanss di Ceres. Che, in questa versione del Natale 2022,  è stata anche per noi una sorpresa. A cominciare dalle pecore. Valadess at Lanss: un ricco presepio povero Un periodo non facile, come quello che noi tutti stiamo ancora attraversando, qualche cosa ce l'ha pure insegnata. A diminuire lo spreco, per esempio; a rispettare il green dove possibile; a valorizzare la dignità  dei materiali cosiddetti "poveri" ... Proprio come i riccioli di vera lana cardata recuperati per il manto delle pecorelle; come la carta e il cartone per costruire la grotta e la struttura dei personaggi; come la scelta di una scenografia "essenziale" nella suggestione della penombra. Per un Natale che previlegi l'intimità e la riflessione.  Che a noi hanno suggerito anche alcuni dei piatti pensati da Francesco e Samuele, gli chef del Valadess at Lanss,  per…

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