È a due passi da Torino L’Ostu dal Maslè
Stupiti di aver trovato posto di sabato sera con una telefonata dell’ultimo minuto, non sappiamo se rallegrarci o essere perplessi. Ma i nostri dubbi si dissolvono, nonostante il buio di questa fredda sera di gennaio, all’arrivo nella Frazione Mezzi Po, appena fuori Settimo Torinese. Intorno alla solida
cascina, su cui la scritta Ostu dal Maslè troneggia a caratteri cubitali, si stende un parcheggio riservato, vasto quasi da far invidia a un Centro commerciale. Il nostro dubbio iniziale riprende corpo e si definisce: ohimè, locale dai grandi numeri? A questo punto non ci resta che entrare.
L’Ostu dal Maslè: una vera trattoria
L’impatto è subito gradevole. Non un’unica grande sala, ma tante salette- arredi rustici e tovaglie quadrettate – comunicanti fra loro attraverso la centrale Enoteca, che funge anche da Carta dei vini “a
vista” . E anche noi, dopo aver preso possesso del tavolo regolarmente riservato, siamo stati inviati ad aggirarci tra etichette e bottiglie per scegliere il nostro vino, mentre i sorridenti ragazzi del team ci sfioravano velocissimi con portate e ordinazioni.
E, ora finalmente, la cena. Che ha, come vuole da 50 anni la tradizione del locale, nella carne alla brace il suo punto di forza.
Ostu dal Maslè: carne alla brace
Ad attenderci sul tavolo un tagliere con un assaggio di (buoni) salumi, cui decidiamo di far seguire l’antipasto della casa: fresco Lardo del Monferrato
con pepe e, a seguire, una piccola, e gradevole, teglia di fagioli caldi alla messicana con cotechino. Arriva in questo momento il carrello con le carni (fresche) da grigliare: il tempo di cottura, avvertono, sarà di circa mezz’ora. Tutti tagli hanno già il loro nome, ma con cortesia e competenza ci vengono date indicazioni e risposte. Fatta la nostra scelta, ci concediamo un ulteriore assaggio degli antipasti proposti a voce: non si sa mai con le attese… Ed ecco la coda brasata con giardiniera dell’orto, accostamento inatteso ma molto ben pensato.
Con tempismo perfetto, ecco la nostra grigliata, accompagnata da morbide patate al forno. Per noi, una vaca vieja di origine spagnola e una manzetta polacca. Due origini diverse per due diverse consistenze, molto ben valorizzate dalla perfetta cottura.
L’Ostu dal Maslè: e c’è anche il dolce
Per finire alla grande non ci facciamo mancare il dolce, questo come vuole la tradizione: un bonet dalla esecuzione ineccepibile.
Giusto rapporto qualità/prezzo, soprattutto tenendo conto dei costi della materia prima.
Dissolti i nostri dubbi, ci ripromettiamo di ritornare.
Info:
Ostu dal Maslè – Frazione Mezzi Po, 51 – Settimo Torinese