È (di nuovo) Carnevale, tempo di Intrigòun
Sul quaderno di ricette della mamma, dove quelle di dolci abbondano perché lei li amava particolarmente ed era bravissima a prepararne anche di sua invenzione, si contano invece sulla punta delle dita di una mano sola le ricette della tradizione reggiana. La ragione è molto semplice: il dolce, da noi, “non era e non è alimento quotidiano”. Lo sostiene un’autorità in materia, Marta Ferrari, nel suo Ricette e racconti della mia Reggio, prezioso e credo ormai introvabile testo sacro, che mi ha regalato anni fa la signora Rosetta, reggiana doc e cara amica della mamma.
Ecco allora gli intrigòun, gli “intrigoni” di Carnevale, che nell’impasto ricordano dolci analoghi di tradizione da altre regioni ma che, come sempre in Italia, da tutti gli altri si distinguono per le loro particolari variazioni.
Per Carnevale io cerco di farli sempre, non sono affatto difficili.
INGREDIENTI
Farina gr 250
Burro gr 50
Zucchero gr 20
Uova 2
Un pizzico di sale
Un bicchierino di Sassolino (o altro liquore o vino dolce
PREPARAZIONE
Fare l’impasto e lasciarlo riposare per qualche minuto, indi tirare la sfoglia molto sottile, tagliarla a strisce e friggere in molto olio (extra vergine d’oliva, aggiungo io). Se volete, per sicurezza. Potete anche aggiungere un pizzico di lievito per dolci. Ma se impastate come si deve, con lena ed energia, non è affatto necessario.