Il delizioso fritto de “La Peninsular”
“Si mangia bene e si spende poco” : non è quasi mai vero in nessuna parte del mondo. E non lo è neanche Barcellona. Dove, come in tutte le città a forte vocazione turistica, è ancora più difficile districarsi tra i locali solo-per-turisti e quelli dove vanno anche quelli-del-posto. Noi ci abbiamo provato, chissà se ci siamo riusciti.
La Peninsular: sul porto di Barcelona
Praticamente sul porto, e quindi frequentato che di più non si può – ma scopriremo presto che l’andirivieni continuo qui è nella norma – è La Peninsular che mantiene spartani arredi d’epoca. Si può mangiare – altra caratteristica comune – al bancone, osservando da vicino movimenti del cuoco e preparazione dei piatti, oppure seduti ai minuscoli tavolini, cui si arriva districandosi a fatica tra spalle e gambe degli altri avventori , che nulla faranno per agevolarvi il cammino:aspetto che scopriremo ben presto assolutamente nella norma.
La Peninsular: la paella
Qui si viene soprattutto per la paella, che va rigorosamente prenotata. Ma buona parte della riuscita della serata si deve invece alla sorridente professionalità di Marta, vero punto di forza del locale. Dove, più ancora della paella, secondo noi un tantino sopravvalutata, vi sorprenderanno altre delizie, come il tenero e croccante fritto di calamari, i succulenti salsicciotti con le cipolle, o ancora la perfetta la tortilla di patate.
La Peninsular: si beve sangria
Il tutto accompagnato da un’ottima sangria– assai più alcolica del previsto, come scopriremo sulla via del ritorno assai più alcolica del previsto – e concluso da un semplicissimo, e sorprendente, pane e cioccolato.
E sul menu, scritto in italiano, che Marta ci ha subito portato spiccava la “nostra” ben nota chiocciolina.
La Peninsular – Carrer del Mar,29 Barcelona
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