Lounge Bar Piano35
lounge bar Piano35

La cantina? È al 37° piano

Dovrebbe scendere più di 37 piani il “conte” per arrivare alla sua “cantina”. Tanti quanti ne abbiamo saliti noi per venire ad… assaporarlo.

Mirko Turconi

Mirko Turconi

Già, perché il gentiluomo in questione non è fatto di vile materia, ma di nobilissimo, anzi di nobilissimi spiriti, visto che di un mix si tratta. Il “Conte in cantina” è il nome che Mirko Turconi, miglior bartender italiano dell’anno 2017, ha voluto dare al cocktail che ha portato alla Diageo Reserve World Class, la più internazionale delle competizioni di mixology. «In ricordo di mio nonno – ci racconta – di quando, bambino, mi portava con lui in cantina a spillare il vino e poi me lo faceva assaggiare, mescolato con un po’ di zucchero. Per me, lui –sorride – era ben più di un conte. E credo sia nata così la mia passione per gli intrugli!»

 

Il conte…

Eccolo qui, il “conte”. Piacerà soprattutto a chi, come me, non riesce a vincere la nostalgia di un

IL CONTE IN CANTINA

IL CONTE IN CANTINA

buon bicchiere di vino: barolo chinato, torinesissimo vermut, e…i segreti dell’arte di Mirko.

Lo assaporiamo qui, rilassandoci nella quasi penombra della lounge del Piano 35, il torinese grattacielo Intesa Sanpaolo, avvolti da un sottofondo musicale che però io, da non habituée di discoteche, apprezzerei meglio un tono più basso.

 

Un bar sulla città

PIANO35

PIANO35

Arredi minimal, accuratamente disposti, rendono l’atmosfera del pur affollato locale, di tutto relax. Il merito è sicuramente del rigido “filtro” all’atrio di ingresso: non si entra se il numero massimo – 80 posti a sedere – è raggiunto. Ovviamente con la possibilità di prenotarsi in precedenza. E certo nessuno fa pressione agli ospiti perché a “tempo scaduto” se ne vadano, come ormai capita sempre più spesso in ristoranti che non esitano a moltiplicare gli incassi con la strategia del “doppio turno”.

Eppure – mi guardo intorno- non mi pare certo questo un luogo da frequentazioni esclusive: ragazzi che chiacchierano, qualche coppia, gruppetti eterogenei per età o classificazione… «L’ho voluto io così –previene la mia domanda Mirko – un locale per tutti: niente nicchia esclusiva per pochi vip. Qui i costi sono quelli medi della città». E la città sembra d’accordo con lui, accattivante e luminosa sotto i nostri piedi.

Le luci della città

Le luci della città

Peccato che per vederla in tutto il suo fascino notturno ci si debba alzare dalle comode poltroncine e raggiungere le vetrate. Una scelta obbligata, frutto di locali non pensati in funzione del bar che avrebbero ospitato, su cui è perplesso anche Mirko, che tuttavia al riguardo si limita a un enigmatico e sornione: «Non ho perso le speranze. Chissà che anche a questo non si riesca a provvedere».

 

Lounge bar PIANO35

corso Inghilterra, 3 – Torino

+39 3665732463

www.piano35.com

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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