Più che un’Oca Fòla io ricordo una “Fòla (favola) dl’Oca”, filastrocca che da bambina mi ripeteva la nonna. Due Oche diverse di sicuro: la mia è stata un’infanzia emiliana mentre dell’altra Oca so che ha zampettato a lungo tra Monferrato e Langhe. Ora è stanziale, e abita di fisso in quel di Torino, a due passi da Piazza Statuto, circondata da una miriade di ochette.

Giardiniera scomposta

Delle sue origini però si ricorda tutto e alla sua tavola lo dimostra.

Ne ho avuto la prova due sere fa, a cena qui con amici- sì, lo confesso, è uno dei “miei” posti- sperimentando le ultime novità di Paola.

Oca Fòla: i piatti

Può essere un azzardo, ma a me è piaciuto la sua Giardiniera scomposta alla piemontese: un inedito matrimonio fra la tradizione e il tonno fresco, messo sotto sale per farne un carpaccio. Se poi volete andare sul sicuro, chiedete il Flan di cipolle al caramello su fonduta di gorgonzola e pere confit: da provare. Per il mio “primo” ho scelto io la variante, perché qui si può fare anche questo: Tajarin burro e salvia, uno dei miei piatti preferiti. In realtà in carta ci sono i Tagliolini alla carbonara piemontese, un altro “azzardo” di Paola che, mi dicono, piace

Tajarin burro e salvia

moltissimo. Lo proverò la prossima volta. Tra i secondi, mi sono concessa un assaggio dal piatto vicino di un’amica- qui con le dosi non si scherza – Rollata di coniglio su crema di castagne: buon’ idea per ammorbidire una carne che di solito risulta piuttosto asciutta. E infine, il trionfo dei dolci! Se riuscite a rinunciare all’assaggio di “un po’ di tutto”, vi consiglio il Langarolo: una ricetta della tradizione, tramandata a voce.

Oca Fòla: una (vera) trattoria

Rollata di coniglio, con crema di castagne

Sul vino da abbinare, affidatevi a Massimo e alla sua competenza, fatta sui libri -è un sommelier professionista- ma soprattutto sul campo: della sua cantina si occupa in prima persona.
Dimenticavo. Questa è una trattoria, con tutti i pregi ma anche i difetti – chiamiamoli così – del caso. Pregi perché ormai, di autentiche, ce ne sono rimaste proprio pochine e scarseggiano i luoghi dove si è accolti con calore e senza fronzoli. Difetti…ahimè: la bella volta a mattoni, giusto vanto del locale, non aiuta certo l’insonorizzazione. E qui l’affollamento non manca quasi mai! Infatti, meglio prenotare.

Info:

Trattoria L’Oca Fòla – via Drovetti, 6 – Torino

tel. 0114337422

www.ocafola.it