Mare Tramonto

Perché Sanremo è Sanremo

In giro c’era già “odore di Festival” nei giorni dell’Epifania, la mia prima volta a Sanremo. In questa Italia nella morsa del gelo, Sanremo mi ha piacevolmente colpita subito per il suo microclima, che ne fa una piccola oasi per i fortunati che qui vengono a svernare. Tra loro, mi dicono, c’è sempre più “gente del profondo nord”: norvegesi, olandesi, scandinavi. Che siano loro i nuovi ricchi che ci aiuteranno a uscire dalla crisi e dai guai? Perché Sanremo, questa bella signora solo un tantino agée e, forse proprio per questo, dallo smalto leggermente impolverato, ne trarrebbe davvero un gran giovamento.

 

I luoghi che mi sono piaciuti?

Scontato dire la Passeggiata dell’Imperatrice, con le altissime palme dono di Maria Alexandrovna, dalla prestigiosa eleganza. Così in contrasto con la dignitosa modestia della piccola chiesa ortodossa dedicata a Cristo Salvatore, lì appena a due passi, accanto all’imponente mole del Casinò. Nel suo piccolo ma curato giardinetto spiccano i busti di Vittorio Emanuele III e di sua moglie, la regina Elena, originaria del Montenegro, assidui frequentatori di Sanremo, come pure all’epoca molte altre teste coronate d’Europa.

Dal sacro al profano, piacevolissima sosta all’ora di pranzo al vicino Glam, nei rinnovati spazi della bella Villa Noseda. Oltre a continuare a godere della vista del mare e della passeggiate, che illuminano la sala dalle ampie vetrate che si aprono sulla veranda estiva, rilassatevi in una meritata pausa tutto-pesce (ma, se preferite, anche con un tuffo nei piatti della tradizione ligure appena rivisitata): gamberi di Sanremo, frittura di pesce brandacujun, tagliolini al pesto, ravioli ai carciofi …

 

Via allo shopping!

Rinfrancati, preparatevi a un pomeriggio nella Sanremo dello shopping.
Entriamo nella zona pedonale imboccando il lungo corso Matteotti, dove si aprono le vetrine più intriganti della città. Mentre sbirciate qua e là in cerca di occasioni (siamo pur sempre nella stagione dei saldi) non perdete di vista il nastro-guida al centro della strada che vi porterà dritti fino alle porte dell’Ariston: ci troverete tutti i nomi dei vincitori del Festival, dagli inizi nell’ormai remoto 1951 (ve la ricordate Nilla Pizzi?) fino all’ultimo aggiornamento. Ecco Mike Bongiorno che vi saluta da un angolo, allegro senza essere invadente come era nel suo stile. Arrivati davanti all’Ariston, non restate delusi dalle apparenze: tanto poco appariscente all’esterno, quanto capolavoro di tecnologie avanzate nei suoi interni. Peccato che il suo ingresso, nei giorni del Festival, sia riservato a pochi eletti. Ma i fans dei cantanti non si preoccupino: per chi ha davvero tempo e pazienza, le occasioni non mancheranno.

 

Festival e dopo Festival

Luogo deputato per incontrarli sarà, per esempio, l’innovativo Victory Morgana Bay, storica “rotonda sul mare” delle estati sanremesi che un intelligente restauro conservativo ha trasformato in un locale polivalente aperto tutto l’anno.

Nei giorni del Festival qui ci saranno eventi vari, esclusivi e non, dedicati ai cantanti e agli ospiti, ma se vorrete venirci in momenti meno caotici sarà per tutti una piacevole pausa-relax: dal pranzo veloce all’aperitivo, dalla cena al dopocena nella sala trasformata in discoteca sotto la spettacolare cupola-planetario dove brillano le costellazioni. Se poi siete degli amanti del sushi, venite a farne la prova: pare che qui lo si trovi al meglio delle possibilità.

 

E poi…

E poi c’è il mare! Quello quotidiano, del porto vecchio dei pescatori, quello elegante degli yacht di lusso. Quello delle spiagge, che si snodano per chilometri, affiancati dalla panoramica pista ciclabile, ma anche tranquillamente pedonale, che corre per 24 km lungo la vecchia ferrovia Genova-Ventimiglia e che qui attraversa il centro cittadino.

Se poi ancora non vi basta, venite voi a scoprire le altre meraviglie di questa bella e ancora un po’ sonnacchiosa città, Magari per contribuire a darle una sferzata di vita nuova. Perché Sanremo è Sanremo. E se lo merita.

Info su Sanremo: www.sanremo-on.com

www.glamrestaurantsanremo.it

www.victorymorganabay.it

www.hotelnazionalesanremo.com

 

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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