Parma, Unesco City Of Gastronomy,  Profuma Di Tartufo Bianco D’Alba

Parma, Unesco City of Gastronomy, profuma di Tartufo Bianco d’Alba

«…allora ci siamo detti, gli altri ristoratori e io: perché non ci mettiamo insieme? E così è nato Parma Quality Restaurants». Chi parla è Enrico Bergonzi, che del Consorzio Parma Quality Restaurants è il presidente, oltre ad essere anche il “cuoco” – al suo titolo ci tiene – del ristorante Al Vedel di Colorno (PR). E lo racconta davanti a una platea particolare, che agli assaggi di buona cucina è ben abituata: quella dei Foodies Moments della Fiera del Tartufo Bianco di Alba. Nato sulla scia del riconoscimento UNESCO di Città Creativa della Gastronomia assegnato a Parma, prima e finora unica in Italia, nel dicembre 2015, il Consorzio dei ristoratori di Parma e provincia ha l’obiettivo di valorizzare la cucina della Food Valley. «Piatti che nascono da materie prime che per noi sono quasi scontate, così che spesso non ci rendiamo conto del loro valore – continua Bergonzi, mentre sul palco della Fiera fervono preparazioni e cotture – ma il Prosciutto di Parma, il Culatello di Zibello, il Parmigiano Reggiano, per citare solo i più noti, sono conosciuti in tutto il mondo. Tocca a noi farli assaggiare nella loro qualità migliore, proprio per evitare che vengano confusi con le contraffazioni».…

Read More
Il Ventuno.1 Di Alba: Che Sia Nata Una Stella?

Il Ventuno.1 di Alba: che sia nata una stella?

Non sarà certo il primo impatto col locale a stupirvi, questo Ventuno.1 –Ristorante e bottega di Alba, con il suo arredo minimalista un po’ troppo essenziale – una tovaglietta, anche mini, l’avrei messa sul tavolo – temperato in parte dal calore del parquet e dalle curiose composizioni alle pareti. Quando però cominceranno ad arrivare i piatti, cucinati con attenzione e, quindi, con calma, potrete forse ricredervi anche sulle scelte stilistiche dell’ambiente. Essenziali sono infatti, e questa volta lo dico in positivo, anche le presentazioni, che non nascondono con inutili fronzoli un’ottima qualità della materia prima trattata con mano sicura e felice.   La cena al Ventuno.1: parte prima Abbiamo iniziato con un’insalata di funghi porcini, che mi ha subito attirato anche per la difficoltà di reperirli in questa difficile annata. Non essendo una fanatica del “km 0”, cui preferisco di gran lungo il “km buono”, non ho indagato sulla provenienza: il piatto era ottimo, e a me tanto basta. Perfetta e con l’aggiunta di un pizzico di originalità, anche l’abbondante carne cruda di Fassona piemontese con Robiola di Roccaverano e noci, scelta dal mio alter commensale e da me prontamente assaggiata: mai fidarsi e sempre meglio verificare. Meraviglia poi, tra…

Read More

Il mondo filtrato dall’ “invenzione” dell’arte

Ce l’ho anch’io un ricordo di Casorati, anche se non proprio, come si dice, di prima mano. Una mattina di scuola, credo fossi in prima liceo, il mio professore di storia dell’arte, il pittore Riccardo Chicco, che di Casorati era stato allievo, ci raccontò di come aveva imparato a “fare” il nero. Tante righine di colori diversi tracciate una vicina all’altra e poi il dito del Maestro che ci passava sopra, confondendole. Ne era uscito un nero brillante e vivido, naturale e luminoso. E tutto nero, anzi nero su nero, è il primo quadro della mostra, quello che fece decidere Casorati di “fare il pittore”, il Ritratto della sorella Elvira che per me rimane uno dei più belli, e rivelatori. Non tanto perché sembra un po’ diverso dagli altri, più figurativo, meno geometrico e austero nonostante l’apparente non-colore, ma perché mi pare che qui l’autore dica anche qualcosa di sé. Il suo divertito amore per la pittura, per esempio, che può essere anche un serissimo gioco: la sorella trasformata in sdegnosa nobildonna, con tanto di stemma e nome in scrittura gotica. E già la voglia di raccontare il mondo e la vita non come appare, ma come è davvero, e…

Read More