Bagna Cauda Day In Avvicinamento: Sarà Un Autunno “cardo”?

Bagna Cauda Day in avvicinamento: sarà un autunno “cardo”?

C’erano una volta gli anciuè, che dalla Val Maira, nell’Alto Cuneese, scendevano in pianura a vendere le acciughe sbarcate in Liguria da tutto il Mediterraneo. Si spingevano lontano, nelle città del Piemonte, ma anche a fiere e mercati del Nord Italia E più lontano ancora: Marsiglia, la Svizzera, Buenos Aires, Cordoba… Una vera e propria “montagna” di acciughe catapultate a valle, a solleticare l’inventiva, sostenuta da un atavico appetito, dei nostri avi contadini, complice la stagione della prima svinatura. È questa l’origine dei due piatti “principe” della tavola piemontese: il Bagnet Verd e, soprattutto, la Bagna Cauda!    Bagna cauda, un rito contadino Acciughe sotto sale, aglio e olio. Ma attenzione: non l’extravergine di oliva cui oggi tengono tanto nutrizionisti e chef stellati. Nel Seicento, o forse già nel Cinquecento o prima ancora, in Piemonte si consumava olio di noci e di nocciole: ritorno prezioso oggi, insieme con un “pezzetto di burro”, nelle ricette più rigorose. Perché della Bagna Cauda esistono tante varianti, almeno quante sono le famiglie che da generazioni se ne tramandano la tradizione. Piccole sfumature soltanto, in qualche caso; variazioni radicali, in altri, come insegnano le  ultime declinazioni ad uso di vegani o, perché no?, di intolleranti…

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Bagnèt verd…à l’ancienne

Di antica tradizione piemontese, e rigorosamente preparata senza l’ausilio di mixer o altri strumenti analoghi, la ricetta del Bagnèt verd ha trovato posto nel Quaderno della mamma poco dopo il nostro trasferimento a Torino, che data dall’ormai preistorico ottobre 1955. Allora gli scambi “cultural-culinari” tra vicine di casa erano prassi consolidata e questa salsa di tradizione antica –arrivava da qualche nonna, o ancora più indietro, della cara signora Agnese – piacque molto. In casa mia, oltre che ai bolliti, come regola vorrebbe, si accompagnava anche alle cotolette impanate o ai pomodori in insalata o a quello che la fantasia ispirava. In fondo, per noi aveva soprattutto il sapore della novità.                                                         Ingredienti Un mazzo di prezzemolo Acciughe sotto sale: 2 Aglio: 2 spicchi Uovo sodo: 1 Mollica di pane: un pugno, meglio se raffermo Capperi sotto sale: 5/6 Olio, aceto, sale, pepe: q.b.                                                        Preparazione Dopo averle accuratamente separate dai gambi e aver buttato questi ultimi, tritare piuttosto finemente le foglie con una mezzaluna. Inserire nel trito così ottenuto le acciughe dissalate, l’aglio, l’uovo,…

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