B.RILLO: Quando A Contagiare è L’entusiasmo

B.RILLO: quando a contagiare è l’entusiasmo

Se non fosse per il sorriso “imbavagliato” che ci accoglie e per la “striscia” sul pavimento che ci indica implacabile di non avvicinarci più del giusto al bancone d’ingresso, il salto all’indietro  nel tempo sarebbe perfetto. Il modo migliore per lasciarsi alle spalle, per una sera almeno, questo increscioso periodo non ancore del tutto trascorso, e rasserenarsi nel pregustare una cena molto attesa: il nostro sabato-vigilia-di- Pasqua, allora rinviato sine die. E il die è finalmente arrivato.   B.RILLO: un nome tutto da scoprire   La scelta di pochi tavoli ben distanziati e gli studiatissimi arredi essenziali, nelle due salette di questo fresco ristorante, si è rivelata vincente.  Finita la “quarantena” è bastato rendere inoffensivo il quaderno-menu, imbavagliato nella plastica “sanificata” a ogni passaggio di mano, e distanziare l’arrivo degli ospiti, rigorosamente su appuntamento, perché non si “assembrino” all’ingresso e infine…riaprire la porta! L’entusiasmo di questi due giovani, assolutamente contagioso, si è dimostrato molto più forte di qualsiasi malevolo virus. Non per nulla si chiamano B.RILLO ! E lasciamo volentieri il compito a chi ci legge di scoprire il perché.   B.RILLO: prima che cambi il menu Menu stagionale qui al B.RILLO e quindi sulla soglia del cambiamento. Noi però siamo…

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TORINO RESTAURANT WEEK: Un Nuovo Menu Per Una Nuova Primavera

TORINO RESTAURANT WEEK: un nuovo menu per una nuova primavera

Saranno gli antipasti i protagonisti della settimana dedicata alla cucina piemontese e ai vini DOC e DOCG torinesi che TORINO – Capitale del Gusto offre ai suoi ospiti, siano essi turisti in cerca di nuove emozioni o torinesi golosi e fedeli alle proprie tradizioni. Dal 22 al 28 aprile 2019 saranno ben 46 i ristoranti  della Città Metropolitana – l’elenco completo si trova sul sito www.turismotorino.org- che hanno aderito all’iniziativa, che è già alla sua seconda “edizione”. E una terza è prevista per l’autunno, con un menu adeguato alla stagione. Però adesso siamo in primavera   Torino Restaurant Week: il menu primaverile Visitare Torino all’inizio della bella stagione è un’ottima occasione per scoprire nuovi angoli della città e per smentire, se ancora ce ne fosse bisogno, certi luoghi comuni sulla “freddezza” dei suoi abitanti…e del suo clima. La primavera torinese permetterà di scoprire, e di riscoprire, la bellezza dei parchi cittadini, compresi quelli della collina, e di  passeggiare lungo gli ampi viali alberati, o di fare shopping nei negozi del centro. E infine, di concedersi una sosta al ristorante, per gustare il menu di primavera a 30 € a persona: Gran piatto di antipasti, un primo piatto della tradizione e un…

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STUDIOFOOD33: La Ricetta Dei Caponet

STUDIOFOOD33: la ricetta dei caponet

Questa ricetta dei caponet viene gentilmente offerta dallo chef Fabio Lepiani Esposito di STUDIOFOOD33 , che si trova a Torino, in via dei Mille al numero 33, appunto.  Abbiamo scoperto questo simpatico luogo di Cooking Experience durante la presentazione del menu di primavera  di Torino Restaurant Week: lo chef ha cucinato per noi e davanti ai nostri occhi, svelando i suoi segreti…e quelli dei caponet. Che adesso vi riveliamo.     Caponet (dosi per 5 persone)   INGREDIENTI 1 cavolo verza 1 spicchio d’aglio 1 rametto di rosmarino 1 scalogno 2 foglie di salvia 2 uova gr 100 formaggio Grana grattuggiato gr 250 carne macinata mista gr 100 salsiccia di maiale gr 50 mollica di pane bianco farina00 q.b. burro q.b. olio evo q.b. vino bianco q.b. noce moscata q.b. sale e pepe q.b. brodo vegetale, se necessario   PREPARAZIONE Staccare delicatamente 12 foglie di cavolo e scottarle (3-4 per volta) per circa 1 minuto in abbondante acqua salata in ebollizione; scolarle e farle asciugare distese su un canovaccio. In una pentola scaldare poi una noce di burro e 2 cucchiai d’olio con il rosmarino, la salvia, l’aglio intero e lo scalogno tritato; unire quindi le carni macinate e la salsiccia e…

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DA DARIO: Eppure C’è La Trattoria

DA DARIO: eppure c’è la trattoria

DA DARIO: una trattoria incontrata per caso, su suggerimento di un amico – grazie, Fausto Goggio – e subito riconosciuta come “il posto giusto”. Giusto per l’aspetto, dentro e fuori, che ha conservato, con un’intelligente ristrutturazione, l’atmosfera d’antan della precedente vineria. Giusto per l’accoglienza, cordiale e professionale, del giovane proprietario. Giusto soprattutto per l’offerta della cucina, presentata con accattivante nonchalence sulla tradizionale “carta da macellaio”. E giusti i piatti, che sono quelli della nonna - perché ci raccontano di una nonna cuciniera – ma scelti con attenzione e ripensati con mano sicura perché possano essere apprezzati come meritano dal gusto contemporaneo. Tradire un poco per tradere con saggezza: come è giusto che sia perché funzioni davvero.   I piatti di Dario   Noi abbiamo cominciato con l’Antipasto misto della casa: insalata russa, flan di verdura, vitello tonnato, peperoni bagna caôda, acciughe al verde. Che altro si potrebbe desiderare? Soprattutto se i sapori sono, anche loro, quelli giusti: finalmente non omologati, ma coraggiosamente autentici. Come gli Gnocchi al Castelmegno, forse un tantino modaioli ma davvero godibili. Come la coraggiosa Trippa alla Savoiarda, che soltanto in un posto come questo ci si aspetta di trovare. Come gli ottimi, davvero ottimi, Capônet, serviti…

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