Ma Le Praline Al Parmigiano? Le Avete Già Assaggiate?

Ma le Praline al Parmigiano? Le avete già assaggiate?

Fabio Fazio e la Cioccolateria Lavoratti 1938 Buonissime davvero la n°1 e la n°3, ma anche la n°4 non è affatto male. E la n° 2? Assaggiamola ancora, vediamo ... anzi, proviamole di nuovo tutte. Certo, scegliere è davvero difficile... Venerdì 23 settembre 2022, siamo nel torinese Parco Dora dove si tiene quest'anno Terra Madre Salone del Gusto. E siamo felicemente impegnati, qui allo stand del Parmigiano Reggiano, nell'assaggio - sì, invidiateci pure - di un'inedita prelibatezza: le Praline al Parmigiano Reggiano della Cioccolateria Lavoratti 1938. Entrata in crisi a causa dell'emergenza covid, la storica azienda artigianale di Varazze è stata di recente acquisita e rilanciata da Fabio Fazio, qui a Torino anche lui negli inediti panni del ciculatè, per presentare il suo nuovo progetto. Quando un bambino sogna il cioccolato...  C'è l'uovo di Pasqua di Lavoratti nell'infanzia di Fabio Fazio - «me lo regalavano ogni anno i miei nonni e ne andavo pazzo»- e l'immagine di quella bottega, già allora tutta dedicata al cioccolato, non è mai svanita dalla sua mente. Vederla ora sparire del tutto sarebbe stato, per lui e per il suo amico di quei giorni lontani, Davide Petrini, oggi suo alleato nell'impresa, un po' come perdere una…

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Una Torta Per… Esorcizzare Il Lockdown

Una Torta per… esorcizzare il lockdown

Una Torta monferrina come consolazione per il nuovo lockdown: leggera e morbida, profumata all’arancia e al caffè con liquore Kalua. L’idea è stata della mia amica Franca, che in fatto di cucina non scherza: i suoi manicaretti è difficile dimenticarli. Finalmente si è lasciata convincere a darmi un segno tangibile delle sue produzioni, di cui vi faccio volentieri partecipi. Perché ne vale davvero la pena.                                 TORTA CIOCCOLATO MELE E CAFFÈ          CON DECORAZIONE DI ARANCIA NOCCIOLE E MERINGA                                          INGREDIENTI:   3  uova 12  savoiardi hg 1 amaretti 2 cucchiai di cioccolato amaro cioccolato a pezzetti q.b. kg  1 mele un bicchierino di Kalua un cucchiaio di caffè arancia candita, nocciole e meringa q.b.                                    PROCEDIMENTO:   E qui… ho poco da dire. Soltanto che le mele vanno prima cotte a vapore, e che potete ispirarvi al vostro abituale modo di preparare le torte. Perché Franca è restia a…

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Colazione Da Ziccat

Colazione da Ziccat

Tra i momenti più piacevoli del “ritorno alla vita”  dopo-la-quarantena c’è di sicuro, almeno per me, la ritrovata certezza della colazione mattutina al bar. Poter scegliere, magari indugiando, tra un croissant al cioccolato – che resta comunque il mio preferito – o uno vuoto ma ancora fragrante di forno, o uno veganal miele biologico, o con la novità della marmellata di arance amare, o … Il cappuccino, invece, altra mia grande passione mattutina, deve essere rigorosamente bollente, con la schiuma di latte molto densa e non necessariamente spruzzata di cacao. A ognuno le sue fissazioni, ne convengo. Trovare le due “cose belle” felicemente riunite, vi assicuro, non è facile.   Ziccat: colazione all’aperto     Però, però… La mia casa di Torino è a due passi dal mercato di corso Svizzera dove, all’angolo con via Nicola Fabrizi, ha aperto il negozio n°3 di Ziccat, luogo di cioccolato e di delizie, di cui vi ho già raccontato le meraviglie. La bella stagione, e le concessioni comunali post-quarantena, ora hanno prodigiosamente fatto sì che sul marciapiede antistante la cioccolateria, con allegra vista mercato, siano comparsi tre funzionali tavolini dove la colazione all’aperto è un piccolo, ma concretissimo, miracolo. Che vi racconto.  …

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Una Cuneo Insolita: Al Chocolat D’Art

Una Cuneo insolita: al Chocolat d’Art

Anno nuovo, colazione nuova. In realtà non sono i miei gusti a essere cambiati  - sono una fedelissima di cappuccino e croissant– ma il luogo dove dar sfogo alle mie più segrete libidini. Ecco: se passate da Cuneo, non lasciatevi sfuggire questo  Chocolat d’Art: una bottega artigiana piccola nelle dimensioni ma davvero grande nell’inventiva. Su di loro, pensate, è stata scritta persino una tesi di laurea. Che potete anche divertirvi a sfogliare mentre assaggiate qualche delizia.   Chocolat d’Art: l’insolito del quotidiano Pochi tavolini all’interno, compensati dal piccolo dehors sulla via e dalla sorridente rapidità del servizio, che non conosce tempi morti. Senza però, e questo è un altro punto a loro favore, mettere fretta a chi ha voglia di indugiare: c’è anche uno scaffaletto con i libri a testimoniarlo. E poi ci sono gli habitués, che consumano veloci al banco e scappano via. Magari per ritornare dopo qualche ora, alla prossima pausa-lavoro. Senza contare chi entra per comprare delizie al cioccolato da consumare altrove… Un continuo turnover di dolcezze.   Chocolat d’Art: com’è l’offerta? E veniamo al punto: le dolcezze. Vi racconto la colazione, perché è quella che mi riguarda: ma è soltanto un aspetto, ancorché non minimo, di tutto…

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Ziccat: Il Cioccolato Attraversa Torino

Ziccat: il cioccolato attraversa Torino

L'Impacto dei Farmaci sulla Salute Pubblica Italiana pillole per erezioneDa via Bardonecchia, la prima sede (vedi) dove c’è il grande laboratorio, a piazza Borromini, sulla riva del Po, la strada è lunga. Come lunghi sono i sessant’anni di attività che Ziccat, storica cioccolateria artigianale, ha voluto festeggiare regalandosi questo nuovo, elegante, punto vendita, attrezzato anche  per dimostrazioni live della lavorazione del cioccolato. E, sia detto per inciso, lungo il tragitto nulla si è perso della varietà e della qualità delle proposte. Anzi.   Ziccat: sessant’anni di giovinezza In occasione dell’evento, il team Ziccat, forte anche della collaborazione delle “nuove leve” Alexis Rosso, Vincenzo Iarniccio e Lorenzo Melchiorre, ha voluto aggiungere ai suoi prodotti ormai ben noti e collaudatissimi – uno per tutti: il preferito – due novità, pensate sotto forma di praline dal cuore dolcissimo. Una infatti racchiude una riduzione di Collina Torinese Cari DOC dell’Azienda Balbiano: uno storico e rarissimo vino da dessert che nasce dal vigneto della Villa della Regina, e ganache al Cassis; l’altro invece un infuso di frutti rossi, selezionato da The Tea, e ganache al fondente. Non resta quindi che prepararsi per l’assaggio. E se siete indecisi tra quale delle due sedi scegliere, un consiglio: perché non provarle…

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Colazione A Torino: That’s A Mole Café

Colazione a Torino: That’s a Mole Café

Accolti dal sorriso di Monica, al That's a Mole Café  vi sentirete subito a casa. Il locale, piccolo ma non quanto sembra al primo sguardo - c’è anche il dehors riscaldato – è davvero simpatico. Frequentato soprattutto da habitué - il che è una garanzia di qualità – apre da colazione a sera. That’ a Mole Cafè: il cappuccino Noi abbiamo assaggiato, a colazione, un ottimo dolce di pasticceria accompagnato da un cappuccino fatto da mano esperta e cortesemente servito con un bicchierino d’acqua. Abbiamo così scoperto che questo è il tempio della cioccolata in tazza – torneremo – e che è possibile anche fermarsi a pranzo per un piatto caldo con menu che varia ogni giorno - i vegani sono ben accetti - o tornare all’ora dell’aperitivo. Da provare e riprovare.   That’s a Mole Café Via Montebello, 26/A – Torino Tel. 0115843778 Facebook

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Colazione A Barcellona: Churreria Laietana

Colazione a Barcellona: Churreria Laietana

Non perdetela per nulla al mondo, anche se a Barcellona siete soltanto di passaggio, la colazione alla Churreria Laietana, qui dal 1965. E non preoccupatevi se l’ora non sarà quella canonica, o presunta tale. Anzi, se venite  "fuori orario" rischiate persino di riuscire a entrare!   Churreria Laietana: colazione a tutte le ore E, una volte entrati, magari anche di accaparrarvi senza troppi sforzi uno sgabello al bancone. Posizione privilegiata per godere lo spettacolo della preparazione, tutta manuale dall’impasto alla friggitura, dei churros e dei porras. E per ammirare, in tutta la sua perfetta organizzazione di gesti, occhiate, parole, conteggi al volo, e persino qualche rapido sorriso, della meravigliosa “padrona del vapore”.   Churreria Laietana: dolci spaziali Inutile dire che qui si beve un’ottima cioccolata in tazza e che i dolci, preparati in continuazione e anche da asporto, sono un’esperienza da urlo. E che il susseguirsi incredibilmente ordinato della folla che entra ed esce quasi senza soluzione di continuità da questo luogo minuscolo è, da solo, uno spettacolo degno di metaforiche riflessioni. Info: CHURRERIA LAIETANA via Laietana, 46 - Barcelona tel. +34 932681263 Facebook: @xurrerialaietana

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Per Un TOC Di Cioccolato…

Per un TOC di cioccolato…

«Una pausa di riflessione. Ed eccomi di nuovo qui con l’entusiasmo di sempre, anzi se possibile anche raddoppiato!» Sorride Paolo Lovisolo, circondato dai suoi TOC – Pezzi di Bontà, i cioccolati e i cioccolatini che lo circondano dagli scaffali del suo piccolo laboratorio di via Mazzini 56/L a Torino. Stesso indirizzo – molti se ne ricorderanno – di quel piccolo luogo di delizie che era l’Officina del Cacao, dove la passione per il cioccolato di Paolo aveva messo le sue prime radici. «Ora collabora con me Maria Buzzi – racconta Paolo – che si occuperà in particolare dei cremini. Un nuovo nome quindi s’imponeva, ma che sottolineasse la continuità con la tradizione: tòch in piemontese significa “pezzo”. Un pezzo di cioccolato, semplicemente buono: qualità della materia prima di tutto».   I TOC del momento Partiamo dai Grand Cru monorigine, quelli che non possono mai mancare in nessuna piccola-grande-cioccolateria. Il suggerimento di Paolo è di provare a gustarli a suon di musica. Ogni tavoletta porta infatti in nome di un brano musicale “storico” – da Rien del Rien 65% Grenada, a With Kaleidoscope Eyes 75% Ocumare Venezuela, a Hope You Guess My name 75% Fine Criollo Cocoa Blend – che ne…

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Ziccat: cioccolatieri a Torino

Il primo a non voler fare “una figura da cioccolataio” – e cioè una vera figuraccia, come ancora oggi si usa dire a Torino – pare sia stato nientemeno che un re. E non il solito re delle favole, a cui si possono attribuire fatti e misfatti senza timore di essere contraddetti, ma un re vero, in carne e ossa, con tutti gli storici incartamenti in regola: Carlo Felice di Savoia, re di Sardegna, oltre che di Piemonte, Cipro e Gerusalemme, dal 1821 al 1831. Pare che in quegli anni a Torino vivesse un fabbricante di cioccolato divenuto così ricco da potersi permettere di girare per la città su di una carrozza trainata nientemeno che da quattro cavalli – lusso inconcepibile, all’epoca, per un semplice “borghese” – e decisamente più sfarzosa persino di quella regale. Di qui il risentimento del sovrano, notoriamente poco disposto a concessioni democratiche e tantomeno a tollerare risatine allusive al suo augusto passaggio. Certo all’epoca non doveva essere grande il rispetto per il lavoro artigianale, specie quando, a furia di schiacciare fave di cacao, i “cioccolatai” riducevano in pessimo stato faccia e vestiti, senza troppo preoccuparsi dell’immagine di sé che ne derivava. Nello stesso tempo, l’aneddoto…

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