Facciamo La Frittata? Ma Una Basterà?

Facciamo la frittata? Ma una basterà?

Per fare una frittata, lo sappiamo, le uova vanno sbattute e sbattute e sbattute ... (mai stati da Madame Poulard a Saint Michel? ) Invece per l'omelette, e questo l'ho scoperto da poco, le uova vanno sbattute pochissimo, perché il bianco e il giallo non devono completamente amalgamarsi. E va bene, sarà certo così. Ma se nelle uova sbattute metto una verdura? Io mi regolo di volta in volta, a seconda della verdura, delle uova e dell'estro del momento: Di solito le frittate di verdura mi vengono bene, anche quelle un po' particolari. Come, per esempio, queste: Frittata con i topinambur, versione 1... Questi topinanbur, anzi meglio chiamarli ciapinabò perchè nati e cresciuti in Piemonte, sono di produzione propria, del mio orto in campagna. La ricetta in questo caso è molto semplice e il risultato assicurato. DOSI (per 2 persone): 3 uova 3/4 ciapinabò (circa 200/250 gr) sale un pizzico burro per friggere PREPARAZIONE: Tagliate a fettine abbastanza sottili i ciapinabò dopo averli lavati, spazzolati e asciugati e uniteli alle uova, che avrete sbattuto (quanto, decidete voi) con un pizzico di sale. Mettete sul fuoco una padella antiaderente con il burro e, al momento giusto, versate il tutto. Cuocete dolcemente,…

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Nero Integrale Per Un’insalata

Nero Integrale per un’insalata

  Piatto estivo quasi “autarchico” questa Insalata di riso. A parte, ovviamente, il riso utilizzato, che è l’ottimo Nero integrale  de “Gli Aironi”, e qualche altro ingrediente rimediato tra quello che ho trovato in dispensa, tutto il resto è produzione propria. Sono dell’orto, finalmente fruttifero, i dolcissimi pomodorini; sono del Giardino dei Semplicissimi le foglie di menta e di basilico; e sono, infine, delle galline del cortese vicino Gabriele le uova. Facoltativa  l’aggiunta di olive nere taggiasche e di mandorle, che però non ci stanno male. Preparazione semplicissima, ma ve la racconto lo stesso.   INGREDIENTI: gr.200 Riso Nero Integrale Gli Aironi 2 uova 8 pomodorini 4 foglie di menta 6 foglie di basilico 8 mandorle una manciata di olive taggiasche sott’olio sale, pepe (facoltativo), olio EVO   PREPARAZIONE: Fate bollire il riso in acqua salata per 15/20 minuti in modo che rimanga al dente. A cottura ultimata, fermate il bollore con acqua fredda, scolate e passate ancora il riso sotto il getto d’acqua fredda del rubinetto. Scolate bene. In contemporanea, fate bollire due uova per rassodarle per una decina di minuti. Preparate un’insalatiera in cui metterete: i pomodorini tagliati in quattro spicchi, le olive, le mandorle, le foglie di…

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Un Omaggio Al GAVI, Il Più Cortese Dei Vini

Un omaggio al GAVI, il più Cortese dei vini

Certo, un vino bianco in terra di rossi, di grandi rossi come sono quelli piemontesi, un po’ sorprende e un po’ fatica a farsi strada. Difatti non è un caso se il GAVI DOCG è assai più noto, e forse più  apprezzato, fuori dai confini regionali. Anche da queste parti però capita a volte di dover scegliere “un bianco”. È in momenti come questi che io, poco incline ai fruttati e alle fragili strutture, mi accorgo che il GAVI mi piace. Mi piace il vino, e mi piace anche il suo nome: breve, rude, sintetico. Che sa di boschi, di terre selvagge, di colline profumate dal mare. E che poi, quando lo conosci meglio e lo scopri figlio di un vitigno di nobili ascendenze come il Cortese, capisci che poteva nascere soltanto in Piemonte. Il GAVI, un vino Cortese che si fa in quattro… Io lo preferisco fermo oppure, quando mi sento in vena di frivolezze, nella versione “bollicine”. Le sue tipologie ufficiali sono però quattro: Fermo, Frizzante, Spumante e Riserva. Così almeno dal 1998, anno in cui ottiene la DOCG. Più difficile dire da quale delle tre zone del suo terroir– terre rosse, più a nord; fascia centrale, fatta…

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Tre Funghi, Una Cena

Tre funghi, una cena

Ecco i funghi: tre porcini (peso totale: hg 2.66). Con loro mi sono divertita a costruire una cena per due persone, dall’antipasto al secondo. Ricette di assoluta semplicità, sia per gli ingredienti che per la procedura, che appartengono alla tradizione, quindi un po’ a tutti noi. I funghi non li ho raccolti io, ma acquistati da fonte sicura: con l’augurio che la stagione, finalmente, sia iniziata!   Antipasto: insalata di porcini 1 fungo porcino (il terzo, di media misura, nella foto); prezzemolo tritato q.b. olio extra vergine di oliva q.b. Affettate il fungo il più sottile possibile, mettetelo in piatto di portata e condite.     Primo piatto: tajarin con funghi porcini 1 fungo intero e un gambo di fungo (il secondo, il più piccolo, nella foto e il gambo del primo) hg 1.5 tajarin freschi prezzemolo e aglio tritati q.b. olio extra vergine di oliva q.b un pezzetto di dado vegetale In una padella antiaderente fate un soffritto leggero con l’aglio e il prezzemolo tritati, sbriciolate il pezzetto di dado. Tagliate a fette non troppo sottili il fungo e il gambo, quindi metteteli a soffriggere pochi minuti e spegnete. Mettete a bollire l’acqua per la pasta, ricordando che i…

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Il Gavi: Un Vino Davvero Cortese

Il Gavi: un vino davvero Cortese

Cortese è un bel nome per un vino, evocativo di lontani scenari di medievali tornei, danze, cacce. E l’aggiunta “di Gavi” richiama la leggenda della bella principessa che gli diede il nome, conferendogli anche quel tocco di nobiltà che gli spetta per nascita. Furono infatti i vescovi di Genova prima e i Marchesi Doria poi a farsi coltivare le vigne qui, in terra alessandrina, tra la collina e il mare. Così terso e trasparente, il bianco Cortese di Gavi, da apparire a prima vista tanto poco “piemontese” da aver a lungo faticato per farsi riconoscere nella sua giusta collocazione dal pubblico dei non “addetti ai lavori”. Invece, come i grandi rossi che lo circondano, è un vino che può essere longevo, sempre che si abbia il coraggio di lasciarlo invecchiare, senza cedere alla tentazione di berlo subito, quando è giovane, fresco e profumato.   A Gavi, la Carta del Vino Responsabile   Come gli antichi paladini da cui discende, è toccato quindi al Gavi battersi per difendere i valori in cui tutti i buoni produttori di vino dovrebbero riconoscersi. È nata dunque per merito suo, e proprio alla Tenuta La Centuriona dove nel 1859 il marchese Luigi Cambioso impiantò i…

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Asparagi, Che Passione

Asparagi, che passione

Gli asparagi con l’uovo al burro sono buoni, anzi buonissimi. Da noi, in Emilia, non erano un piatto così frequente, nemmeno in stagione. Ho imparato a cucinarli da grande, una volta arrivata in Piemonte,  e sono stata io questa volta  a insegnare la ricetta alla mamma. Con ottimi risultati, almeno da parte sua.                               Dosi (per due persone): 700/800 gr di asparagi 2 uova burro q.b. parmigiano reggiano 36/48 mesi sale, pepe                               Preparazione: Asparagi freschi di stagione, quelli che preferite. Io uso, quando li trovo, quelli rosa di Albenga, che a mio parere hanno un gusto più deciso. La cottura degli asparagi: punto dolente! Dopo vari tentativi, ho escogitato un sistema assai poco ortodosso, ma che funziona. Raschio la parte bassa del gambo, li lavo sotto l’acqua corrente, quindi li dispongo sdraiati in una padella dai bordi alti, dove già sono a bollore due dita di acqua leggermente salata. I tempi di cottura saranno brevi (10 minuti circa, controllate con una forchetta) e, a mio parere, gli asparagi non ne risentiranno.…

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