Le Pesche Ripiene? Le Faccio Io!

Le pesche ripiene? Le faccio io!

      Questa volta le pesche ripiene le faccio io, e con tutte le regole che in questi anni di frequentazione della Sagra  di Vauda di Rocca Canavese ho imparato. Non sono ancora perfette? Accetto la sfida: venite ad assaggiarle.       Pesche, ingredienti, ricetta... Le pesche, acquistate nel negozio di fiducia. Gli ingredienti, quelli previsti dalla ricetta "classica", quella ufficiale fornita dalle "signore della Sagra": amaretti Vicenzi, cacao amaro, zucchero, bicchierino di rhum... Poi, certo, le varianti personalizzate: il ripieno, più o meno liquido? gli amaretti, più o meno pestati? il rhum, bicchierino quanto "ino"? E qui, de gustibus, come si dice...     ...ma soprattutto forno! Ebbene sì, il tocco finale perfetto lo può dare soltanto il forno a legna. Ma questa volta non manca nemmeno lui: è il forno dei  preziosissimi vicini di casa, che hanno collaborato attivamente e volentieri, come già in altre occasioni. Ed ecco le pesche ripiene: non proprio poche,  abbiamo provato anche a surgelarle. Sul risultato, faremo sapere.

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Ci Sono, Ci Sono, Le Pesche Di Vauda!

Ci sono, ci sono, le pesche di Vauda!

La Sagra è tornata!  Sagra della pesca ripiena, 20° edizione dal 6 al 13 agosto 2022, in quel di Vauda di Rocca Canavese: la festa per una normalità finalmente ritrovata? Di sicuro, ma anche qualcosa in più. Che per la Sagra questa lunga pausa forzata non fosse stata soltanto un'attesa non lo dubitavamo certo. Perché quelli de "La Baraca" abbiamo imparato a conoscerli... Sempre nuova la favola antica... È martedì sera e arriviamo al parcheggio, questo sì perfettamente organizzato come sempre nei prati intorno allo spazio della festa. Troppo facile dire che ci sembra già super affollato? Varchiamo "la soglia" e veniamo accolti - prima piacevole novità - da un sorridente "volontario" che, da consumato professionista, ci indirizza verso la "coda" giusta per noi, che abbiamo diligentemente prenotato, dove nell'attesa - per altro abbastanza veloce - possiamo già consultare il menu e arrivare preparati alla cassa. Un altro efficientissimo "volontario" - sono davvero tanti tanti - ci guida al tavolo, sotto la baraca storica. Perché a fianco sta crescendo una nuova struttura che raddoppierà lo spazio per le sagre future. ...come i piatti della tradizione Ed eccoci al momento atteso: la cena dei persi pin. Che arriva, un piatto dopo…

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Vauda, Un Forno E …tante Pesche

Vauda, un forno e …tante pesche

A Rocca Canavese, e più precisamente nella sua frazione Vauda, c’era una volta, e fortunatamente c’è ancora, un forno a legna.  Precisiamo meglio: un forno a legna di proprietà comune. È dal 1946 infatti che le famiglie di questo paesino sperso in mezzo al verde Canavese si alternano, secondo orari da loro stessi stabiliti, all’uso del forno comune, dove si cuociono meraviglie che nei casalinghi “pôtager” non darebbero gli stessi risultati: faseuj grass con i preive nella tofeja, ma anche peperoni al timo, o ancora, anzi meglio ancora, persi pin secondo la ricetta di famiglia.Già, perché qui ogni famiglia ha una sua variante del “pieno” con cui si riempiono le pesche e ne è, ovviamente, gelosissima. Però, un giorno di quasi vent’anni fa, a qualcuno è venuta un’idea…   Dai persi pin alla Sagra… Perché non usare “in comune” il forno “comune”? Le famiglie avrebbero continuato a preparare i persi pin secondo le proprie ricette, cuocendoli poi per una festa di tutti, la Sagra dei Persi Pin. Così la Sagra è cresciuta negli anni, fino a diventare una manifestazione sempre più importante: giunta alla sua diciannovesima edizione, ha “allungato” il suo tempo a una settimana per riuscire ad accontentare tutte le richieste.…

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Persi Pien: Parliamone Ancora

Persi pien: parliamone ancora

Parliamo ancora di persi pien: ci sarà anche troppo tempo per rimpiangerli! Segue un breve aggiornamento sulla mia ultima produzione.   Persi pien: la ricetta La ricetta è sempre la stessa, quella della Sagra delle pesche ripiene di Vauda Canavese. La variante, invece, sta nella cottura, questa volta in un autentico forno a legna. Complici le vacanze di agosto, ho scovato un autentico forno “di campagna”, di antica data ma tuttora perfettamente funzionante, in cui sperimentare. E i consigli su come comportarmi sono arrivati, ovviamente, da Francesco Eblovi dell’Hr Valli di Lanzo di Ceres.     Persi pien: la cottura La teglia è stata infornata a cottura del pane terminata, forno spento da pochissimo, e attentamente sorvegliata. Il tempo di cottura potrebbe dunque variare, a seconda della situazione. Posso dire che in questo caso si è trattato di una quarantina di minuti. Risultato, lo vedete, ottimo. Ma chissà che non si possa ancora migliorare!  

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Le Pesche Ripiene? Fatte!

Le pesche ripiene? fatte!

La ricetta qui sotto viene dalla "Sagra delle pesche ripiene" di Vauda Canavese, in corso dal 4 all'11 agosto 2018, arrivata felicemente  alla sua diciottesima edizione. Dopo aver raccontato delle mie felici Sagre passate, in attesa dell'assaggio dei persi in preparazione alla Baraca di Vauda, mi sono detta: perché non provare anch'io? E nella foto si vede la mia teglia in uscita dal forno. La mia ricetta ha qualche piccola variante rispetto all'originale. Non ho messo l'uvetta, per scelta: un tocco esotico che non amo troppo.  Al rhum ho sostituito l'alchermes: in Emilia è il liquore per i dolci per eccellenza. Ho tenuto più scarso lo zucchero... però voi non siete obbligati a farlo! Il risultato? Ottimo! Ma il sublime si raggiunge soltanto con il forno a legna di Vauda: non dimenticatelo!   La Nostra Ricetta "Persi pin" Ingredienti: 6 pesche 250 gr. amaretto d'Italia di Matilde Vicenzi 50 gr. zucchero 100 gr cacao in polvere 100 gr uvetta sultanina 1 uovo un bicchierino di rhum un pizzico di sale Mettete in ammollo l’uvetta per 20 minuti. Lavate le pesche, asciugatele, dividetele a metà senza sbucciarle ed eliminate il nocciolo. Togliete un po’ di polpa al centro, raccoglietela in una ciotola, aggiungete…

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Vauda, Il Paese Dei “persi Pien”

Vauda, il paese dei “persi pien”

I persi pien di Francesco? Non me li perderei per niente al mondo. Lo dico da quando li ho scoperti, o meglio da quando ho cominciato a frequentare la Sagra. Perché dei persi pien di Francesco avevo già fatto scorpacciate nel suo ristorante in tempi remotissimi, eppure quelli della Sagra… Ma andiamo con ordine. Persi pien: una Sagra che dura Francesco è Francesco Eblovi, chef insieme con Samuele Riva dell’Hr Valli di Lanzo di Ceres. E la Sagra è la “Sagra della pesca ripiena di Vauda di Rocca Canavese”, in programma dal 4 al 11 agosto e arrivata ormai alla sua 18a edizione. Francesco, che ne è stato presidente per anni, continua a esserne una delle sue “anime” più vitali. Ma che cosa avranno mai di tanto speciale i persi di questa festa? Una domanda destinata a restare senza risposta se non venite ad assaggiare. Perché in nessun luogo al mondo, neanche nelle cucine del ristorante di Francesco – e mi dispiace dirlo – le “pesche ripiene” hanno lo stesso, inarrivabile, sapore.   Persi pien: una ricetta segretissima Il segreto sta, molto probabilmente, nella cottura, che qui viene fatta ancora, come tradizione vuole, nel forno a legna. Ma forse sta…

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Una Buonissima Sagra…

Una buonissima Sagra…

Inutile insistere, tanto la ricetta non ve la daranno mai. Le “Signore dei persi pien di Vauda" uniche depositarie del segreto, che ogni famiglia di qui custodisce e difende con le proprie personali variazioni, su questo sono inflessibili. In compenso si sobbarcano volentieri, ormai da più di vent’anni, la fatica di confezionare, infornare e sfornare vassoi su vassoi, tanti da perderne il conto, del loro dolcissimo tesoro. Avanti così, senza smettere e senza stancarsi, finché dura la festa. E la festa, la “Sagra della pesca ripiena di Vauda di Rocca Canavese”, dura. Almeno per otto giorni, da un sabato all’altro nella prima settimana d’agosto, senza mai perdere il suo ritmo di continuo avvicendamento ai tavoloni della mitica Baraca: mai, nemmeno quando – ne sono personalmente testimone- la serata è di quelle da memorabile temporale estivo. E meno male che, da quest’anno, La Baraca ha un ben consolidato tetto nuovo di zecca. «Una bella spesa, ma ne è valsa la pena – ci racconta Francesco Eblovi, che, oltre ad essere chef dell’Hr Valli di Lanzo, della manifestazione è il Presidente uscente e una delle sue “anime” più vitali – Lo abbiamo realizzato con il ricavato della Sagra dello scorso anno, e ora…

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