EraGoffi: Delivery E…

EraGoffi: delivery e…

Arrivano come un normale delivery, di quelli che abbiamo ormai imparato a conoscere, e ad apprezzare, nell’attesa di poterci nuovamente sedere a una tavola che non sia il nostro familiare desco. Arrivano puntuali, nella grande borsa bianca, e nell’aprirla già pregustiamo la cena “da ristorante” che stasera ci siamo concessi. Sono i box preparati per noi dalla brigata di  EraGoffi. Con una sorpresa in più…   EraGoffi diventa EraWay  “…la semplicità è complicata da raggiungere” dice della sua cucina  lo chef di EraGoffi Lorenzo Careggio. E forse è complicato anche da riuscire ad apprezzarla pienamente, aggiungiamo noi: a meno di non “mettere le mani in pasta” e diventare partecipi del lavoro che sta dietro la preparazione di un piatto, a partire dalla scelta degli ingredienti. Ecco perché abbiamo scelto di curiosare nell’EraWay pensata da Lorenzo, che recita come premessa: Apri.Rigenera.Mangia. Eccoci dunque qui, in forte tentazione tra Erbivoro, Onnivoro, Pizza, Dispensa.       EraGoffi: un menu Erbivoro Optato infine per Erbivoro, apriamo la “borsa della spesa”: ci sono i boxsigillati e i cartoncini con le indicazioni. E dallo schermo dell’iphone, ormai strumento indispensabile anche in cucina, c’è Lorenzo che mostra  passo passo  come eseguire la nostra, per altro brevissima, preparazione. Impiattamento dell’antipasto Era una…

Read More
Bacalhau, Un Viaggio Fra Piemonte E Portogallo

Bacalhau, un viaggio fra Piemonte e Portogallo

    Un viaggio di sapori dal Piemonte al Portogallo, preceduto da una rapida puntata sulla costa dell’Islanda giusto per non farsi mancare l’indispensabile materia prima. Un viaggio che nessun lockdownpuò impedire, visto che per farlo non solo non è necessario spostarsi da Torino, ma neppure uscire dalla propria casa, perché c’è chi pensa a organizzare il tutto, e a consegnarvelo a domicilio: Fabio Montagna, chef al Bacalhau Osteria di corso Regina Margherita 22. E ne parliamo per diretta, e felice, esperienza.       Bacalhau Osteria, una cena in delivery Puntuale, alle venti di sera, arriva la gialla “borsa della spesa” che depositiamo con cura sulla tavola già apparecchiata. Perché, questo dobbiamo riconoscerlo, tra i pochi, pochissimi, vantaggi di questo forzato deliveryc’è indubbiamente quello di godere dei vantaggi di un ristorante nel relaxdella propria casa. Cominciamo dai petiscos: le saporose Bolinhos de Bacalhau,croccanti fuori e morbide dentro; e l’originale Bacalhau com Grao che, come da indicazione, lasciamo un attimo a intiepidire al calore del termosifone. Intanto, per creare la giusta atmosfera portoghese, un tocco al pc - www.bacalhau.it/musica- ed ecco le struggenti note di un  fado scelto apposta per noi…       Bacalhau Osteria, quando il merluzzo è islandese…

Read More
J|Hotel: Dove Lo Sport Si Fa Confort

J|Hotel: dove lo sport si fa confort

Così innovativo che diventa difficile trovare un modo per definirlo nella sua completezza. Perché J|Hotel, il progetto di ospitalità realizzato dalla Juventus in collaborazione con la compagnia alberghiera Lindbergh Hotels, è davvero unico nel suo genere. E a pensarlo non saranno soltanto i fedelissimi della “Vecchia Signora”, che nei fine settimana “di partita” qui troveranno il loro luogo ideale. J|Hotel nasce infatti con due anime. Una, la prima, fortemente Sport oriented, per dare ai suoi ospiti la possibilità di prenotare i biglietti per le partite, in casa e fuori casa, della loro squadra, ma anche di visitare JMuseum e Stadium tour senza problemi di orario e di coda. La seconda, Business oriented, pensata per ospitare in settimana business traveller, o per organizzare eventi aziendali di formazione e aggiornamento.   J|Hotel: una proposta not ordinary Centotrentotto camere suddivise in cinque tipologie: Comfort, Deluxe, Executive, J|Executive e Suite. E trentacinque di queste sono sempre riservate ai Giocatori della Prima Squadra, in un’ala separata dell’Hotel. A tutti però, Giocatori e Ospiti, viene garantito un riposo “da campioni”: su materassi di ultima generazione, realizzati con materiali all’avanguardia, in un ambiente moderno  ma al tempo stesso caldo e confortevole. Dove il bianco e il nero sono vincenti, per…

Read More
Le Calle: Un Pesce Nuota A Centallo

Le Calle: un pesce nuota a Centallo

  Un ristorante di pesce a Centallo, nella campagna cuneese.  Sentirne parlare con entusiasmo e aver voglia di andare a provarlo. Complice un week end in Valle Grana, in questo inverno primaverile, eccomi arrivata a Le Calle di Centallo. Giusto in tempo per riuscire a prenotare l’ultimo tavolo: meno male, perché “domani sera sarebbe stato impossibile, già tutto pieno…”  Buon segno? Andiamo a controllare.     Le Calle: il menu? Da una elegante bussola a vetrata si entra direttamente nella sala da pranzo.  Bella volta in mattoni a vista,   arredi senza fronzoli, tavoli, ma è evidente la necessità, un po’ troppo ravvicinati. Per ora gli avventori sono pochi, ma scopriremo, ed è buono a sapersi, che qui si può anche arrivare a cenare senza fretta. Unico neo, il menu non scritto, e quindi senza  prezzi. È infatti lo stesso proprietario che, con premura e cortesia, viene a raccontarci i piatti della serata. Decidiamo di dargli fiducia e proseguire, anche se più chiarezza –  il lavoro che faccio me lo ha insegnato –  sarebbe sempre auspicabile.   Le Calle: i piatti Felice inizio, morbido e saporoso, le capesante su letto di verza, cui fanno seguito gamberoni al rosmarino fagioli al peperoncino, un…

Read More
Ad Asti C’è L’Hotel Castello…

Ad Asti c’è l’Hotel Castello…

Pochi passi in salita, lasciata l’auto nell’ampio parcheggio al di là della strada – ma di lato c’è anche un facilmente accessibile ingresso disabili – e la città è già dimenticata. Una felice posizione, accanto alle Antiche Mura cittadine, e un’accurata attenzione all’acustica degli spazi interni hanno fatto dell’Hotel Castello e del suo Ristorante Cambiocavallo, aperto anche agli ospiti esterni, due luoghi per una sosta davvero rilassante.   Un hotel italiano… Girando per le stanze dell’hotel, due sono gli aspetti che subito colpiscono favorevolmente: la generosità dello spazio e i bagni – evviva – tutti dotati di finestre. E l’apparente semplicità degli arredi riflette invece una essenziale sobrietà d’intenti, dove nulla è superfluo ma tutto è stato attentamente pensato. Di sicuro una sorpresa soprattutto per gli stranieri che qui cominciano ad arrivano numerosi – l’affollatissima Langa è proprio a due passi – e che così potranno apprezzare l’autentica ospitalità italiana. Che continua, piacevolmente, al momento dei pasti.   …e un ristorante monferrino Un menu davvero generoso quello proposto da Pier Mario Monzeglio, il giovane nuovo chef impegnato nelle cucine del Cambiocavallo, il ristorante dell’Hotel Castello. Un trionfo il suo bollito misto con le salse, omaggio al Monferrato, come pure la…

Read More
Un Sakaposh Prende Casa A Torino

Un Sakaposh prende casa a Torino

Lo ha fermamente voluto lei, Luana Fondacaro, ingegnere pentito per amore del food,  questo singolare Sakaposh   di piazza Madama Cristina, aperto da poco più di un anno in quella che era stata un’abitazione privata di fine Ottocento. Già in precedenza trasformato in caffetteria, ora il locale, su due piani di salette comunicanti ma per un totale di circa cento coperti,  ha ritrovato il calore di una domestica intimità,  con il valore aggiunto di un’ospitale atmosfera dal tocco un po’ british. Luana ha infatti messo a frutto la sua esperienza di lavoro nel servizio di sala, dai pub agli hotel di lusso, degli ultimi anni trascorsi oltremanica. E dunque – come potrebbe mancare? – ha pensato anche a un piccolo, ma curatissimo, giardinetto interno, dove magari fermarsi a sorseggiare un aperitivo.   Sakaposh in cucina: tre percorsi più un ingrediente Con la collaborazione dello chef Federico Bellitti, nonchè della mamma che si occupa dei dolci, Luana propone, a ora di cena, quattro diverse tipologie di “percorso alimentare”, dove i piatti variano a seconda delle stagioni. Si va dal Falso di tradizione, al Vegetariano, per proseguire A mano libera  e terminare con la sorpresa dell’Ingrediente.Quattro piatti per ogni percorso, dall’antipasto al dolce, con la libertà di scegliere…

Read More
Un Ristorante E Il Mare: Schipani Ad Albissola

Un ristorante e il mare: Schipani ad Albissola

D’ora in poi si chiamerà, semplicemente, Schipani. Tolta l’insegna de Il principe e il pirata, a due passi dal lungomare al centro di Albissola Marina, Alessandro Schipani ha messo così fine al lungo “apprendistato”auto-imposto uscendo allo scoperto. Un nome, il suo, che già cominciava a circolare nel passa-parola di turisti e dei villeggianti: non a caso infatti noi, torinesi fuori stagione, siamo venuti qua a curiosare tra i sapori dei suoi piatti. E lo abbiamo fatto, fortunato valore aggiunto, in una bella giornata di sole, di quelle che ti fanno rimpiangere di non aver scelto di vivere al mare d’inverno!     Albissola, mare d’inverno Si entra dal piccolo dehors estivo, che immette direttamente nella saletta ristorante, accolti dal sorriso della padrona di casa che ci accompagna al nostro posto. Qualche tavolo è già occupato, altri lo saranno a breve: non male per un pranzo infrasettimanale fuori stagione. Anche perché qui non esiste il menu “pranzo di lavoro”, ma un’unica Carta, con in più l’aggiunta di qualche piatto del giorno sulla lavagna all’ingresso. E davvero la scelta si fa difficile!     I piatti di Schipani Cominciamo con un ottimo calamaro polpo e capasanta spadellati in purea di patate viola…

Read More

La Louche, il gusto francese a Torino

Prima domenica dell’anno, calda e luminosa in questo pazzo inverno che sa di primavera. Intorno a piazza Bernini, per me zona di casa, poco passeggio e serrande dei locali pubblici abbassate. Niente di nuovo sotto il sole: normale comportamento sabaudamente torinocentrico dei giorni di festa. Ma dove sarà la nuova città in progress, rigenerata dalla sua neonata vocazione turistica? Che fine hanno fatto i progetti di trasformazione anche delle zone non toccate dalla miracolosa movida esibiti dai nostri amministratori? Ce lo chiediamo e insieme con noi se lo chiedono i due giovani patron di La Louche, il “ristorante dall’accento francese a Torino” appena alle spalle di piazza Adriano, dall’accogliente, inaspettata e benedetta, apertura domenicale! Lui, Frédéric, alsaziano di nascita e già con un bel curriculum alle spalle, è in cucina; lei, Noemi, torinese che ha girato il mondo prima di decidersi a tornare, in sala. Insieme hanno scelto, deciso, progettato questa avventura. A Torino, perché così vicina alla Francia e alla sua cucina da poterla comprendere e apprezzare al meglio; a Torino, perché al centro di un territorio che ha fatto del food di qualità la sua bandiera; a Torino, perché nel suo cambiamento loro ci hanno davvero creduto. Ma…

Read More

Questa volta i tre gufi… hanno portato bene!

Malanghero, frazione di San Maurizio Canavese in provincia di Torino, è un paesino piccolissimo, che si sviluppa lungo via Aldo Devietti Goggia – non sono riuscita a sapere chi fosse, attendo notizie – che praticamente fiancheggia la pista di atterraggio   dell’aeroporto di Caselle. Rumori di jet e quiete dei campi si alternano con accettabile regolarità, almeno nelle ore del giorno di cui sono stata testimone, e l’atmosfera è quella di un tranquillo luogo di campagna, dove questa piacevole “taverna” sembra perfettamente a suo agio. Sarà perché di questi tempi la trattoria “fa tendenza”, sarà perché la cucina è davvero di quelle che invogliano, ma qui – alla faccia della crisi, ma questo è un altro discorso – bisogna assolutamente prenotare se si vuol essere sicuri di trovare un posto. Il menu è raccontato a voce e oscilla tra la tradizione canavesana dell’abbondante tagliere di salami  e del salignun, sempre presenti tra gli antipasti, ai piatti tipici di stagione della tradizione italiana. Oggi a pranzo, per esempio, ho assaggiato ottime tagliatelle, rigorosamente fatte in casa, con i  funghi porcini (e che erano freschi si sentiva), un abbondante piatto di funghi fritti (a me piacciono) nonché un davvero, ma davvero autentico bonet.…

Read More

Il sapore accattivante della mela blu

Dice spesso Davide Scabin – lo ha ripetuto anche a me, la sera che sono stata a cena da lui – che noi italiani “non siamo un popolo di ristoratori, ma di trattori”. Per questo il Blupum, la sua nuova creatura, nata da poco sulle sponde della Dora a Ivrea, l’ha chiamata Trattoria. E adesso che il Blupum raddoppia, e al piano superiore diventa Drogheria, richiamo anche questo al buon (?) tempo andato, quale commento dobbiamo aspettarci? Bisogna andarglielo a chiedere, al cuoco Scabin – ormai nessuno dei “grandi” ama essere chiamato chef, Gualtiero Marchesi docet – se mai si riesce a bloccarlo, tra un volo transoceanico e l’altro. Perché l’altra sua creatura del momento, di cui però, come lui stesso ci tiene a precisare, ha curato “soltanto la carta dei piatti”, è il newyorkese Mulino a Vino, di cui molto si sussurra ma ancora poco si sa davvero. Comunque i suoi piatti “50% tradizione piemontese e 50% italiana” a me sono piaciuti, e molto. E senza aver proprio niente da ridire – io che sono emiliana di origine – nemmeno sul gnocco fritto che accompagnava i salumi (ottimi) serviti tra gli antipasti, come si usa anche da noi. Qualche riserva, ma solo…

Read More