Fuzion Food: Ci Vediamo Presto!

Fuzion Food: ci vediamo presto!

Come si dice: vedersi e dirsi addio! Solo che, nel nostro caso, l’addio è in realtà un sicuro  arrivederci  a presto! Perché non c’è nulla, nemmeno l’inaspettato blocco temporaneo che imperscrutabili volontà superiori hanno deciso per noi, che possa fermare l’inesauribile energia di Domenico Volgare, che nel suo Fuzion Food a due passi da Porta Nuova ci aveva appena presentato il nuovo menu autunnale. Che adesso, però, vi raccontiamo lo stesso. Non si sa mai…   Fuzion Food: la novità La novità, rispetto a nostre visite passate, è sostanzialmente una: l’inversione dei ruoli, se così possiamo definirli, tra… oriente e occidente. Perché è l’amore per le tradizioni della sua terra, sia la Puglia delle origini che il Piemonte del quotidiano, a prevalere nella forma identitaria dei piatti, arricchiti e completati dalle suggestioni del suo amatissimo oriente. Con risultati talora davvero eccellenti: come per gli originali ravioli alla pugliese, in cui la gyoza giapponese e la zucca hokkaido si sposano felicemente con gamberi e pancetta; o come la zuppa original zio Pho, dove le orecchiette pugliesi non disdegnano la compagnia del manzo vietnamita. O come le pettole dello zio, golose frittelle di pasta cresciuta con alga nori e patata viola orientale; o ancora…   Fuzion Food: per…

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Il Parmigiano Reggiano Alla Tavola Del Conte Di Cavour

Il Parmigiano Reggiano alla tavola del conte di Cavour

La tavola, quella del torinese Ristorante Del Cambio dove era solito sedere il conte di Cavour, è apparecchiata come si conviene per onorare l’ospite della serata: un grande vecchio di tutto rispetto, Sua Maestà il Parmigiano Reggiano DOP. È lui infatti il protagonista di questa cena, voluta dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e ideata dallo chef stellato Matteo Baronetto, nella quale ad essere esaltate sono state le lunghe stagionature di quello che in Emilia chiamano semplicemente ‘l furmai.   Parmigiano Reggiano: da giovane piacevole a saporoso grande vecchio Eccoci allora, rigorosamente distanziati ma rassicurati dalla benevola protezione del conte, che ci osserva dall’alto della sala sotto le sembianze di un occhialuto fanciullino, ad attendere incuriosi che la festa cominci. E la festa non si fa attendere: carne cruda, bianco d’uovo e Parmigiano Reggiano 48 mesi  e, a seguire, uovo all’occhio di bue, ostia, Parmigiano Reggiano 60 mesi e prezzemolo. Si comincia subito, dunque, a salire la scala del tempo dell’invecchiamento che, nel caso del formaggio – come in quello del vino che accompagna i piatti – è, fortunati loro, un pregio cui aspirare e che non tutti sono in grado di raggiungere. Infatti, con l’arrivo del primo piatto, ravioli di Parmigiano…

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La Sfogliatella Di Napoli Al Mercato Di Torino

La sfogliatella di Napoli al Mercato di Torino

    Quando incontro Napoli, il mio primo pensiero è sempre lo stesso: una sfogliatella! È così che la città mi saluta e si fa riconoscere: uno scrigno fragile solo in apparenza che non tradisce mai le sue promesse. L’idea che ora incontrerò questa magia anche dietro casa, qui a Torino, non può che farmi un gran piacere. Questo grazie al Mercato Centrale, dove l’arrivo dell’autunno ha portato con sé l’ingresso di nuove botteghe artigiane. Tra queste, ad accogliere all’ingresso il visitatore, c’è proprio La sfogliatella napoletana.   La sfogliatella al Mercato   Terza generazione di una storica famiglia di pasticceri – la famiglia Sessa apre a Napoli negli anni ’30 la prima bottega – oggi Gaetano Sessa reinterpreta la tradizione portando avanti gli stessi solidi valori di artigianalità nella lavorazione e di ricerca accurata delle materie prime senza tuttavia rinunciare ai suoi obiettivi di crescita: la sfogliatella come simbolo del saper fare dell’arte pasticcera napoletana. E Torino ha il privilegio di essere la prima tappa del suo futuro percorso. Torino apre la porta al mio sogno nel cassetto – ci confida offrendoci la sua sfogliatella – portare la stessa qualità artigiana di sempre in tutto il mondo. Una grandissima…

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Colazione Da Ziccat

Colazione da Ziccat

Tra i momenti più piacevoli del “ritorno alla vita”  dopo-la-quarantena c’è di sicuro, almeno per me, la ritrovata certezza della colazione mattutina al bar. Poter scegliere, magari indugiando, tra un croissant al cioccolato – che resta comunque il mio preferito – o uno vuoto ma ancora fragrante di forno, o uno veganal miele biologico, o con la novità della marmellata di arance amare, o … Il cappuccino, invece, altra mia grande passione mattutina, deve essere rigorosamente bollente, con la schiuma di latte molto densa e non necessariamente spruzzata di cacao. A ognuno le sue fissazioni, ne convengo. Trovare le due “cose belle” felicemente riunite, vi assicuro, non è facile.   Ziccat: colazione all’aperto     Però, però… La mia casa di Torino è a due passi dal mercato di corso Svizzera dove, all’angolo con via Nicola Fabrizi, ha aperto il negozio n°3 di Ziccat, luogo di cioccolato e di delizie, di cui vi ho già raccontato le meraviglie. La bella stagione, e le concessioni comunali post-quarantena, ora hanno prodigiosamente fatto sì che sul marciapiede antistante la cioccolateria, con allegra vista mercato, siano comparsi tre funzionali tavolini dove la colazione all’aperto è un piccolo, ma concretissimo, miracolo. Che vi racconto.  …

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Andrea Mantegna: Il Più Moderno Degli Antichi

Andrea Mantegna: il più moderno degli antichi

Oltre 130 opere in mostra nelle sale torinesi di Palazzo Madama, arrivate da alcune delle più grandi collezioni del mondo; un percorso espositivo che comprende, oltre ad alcune opere di Andrea Mantegna,  capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento; una grande introduzione multimediale, allestita nella Corte medievale, per poter ammirare anche gli affreschi e le opere che non possono essere esposte per ragioni conservative. Tutto proposto in tre lingue – italiano, inglese e francese – con audioguida inclusa nel biglietto di ingresso e un orario di apertura prolungato fine alle 21 il giovedì e il sabato. Nell’intento di offrire, da un punto di vista non ancora del tutto esplorato, la rappresentazione di sé creata in sessant’anni di carriera da uno dei più importanti artisti del Rinascimento nell’Italia settentrionale.   Andrea Mantegna, rivivere l’antico… Una storia straordinaria, quella di Andrea Mantegna: un uomo e un artista che oggi forse definiremmo self made man. Dalle origini modeste alla corte dei Gonzaga grazie alle sue doti artistiche, gestite con appassionata intelligenza e grande capacità di costruire  relazioni e contatti. E sono proprio le sue opere, lette anche come documenti illuminanti sulla cultura e sull’ambiente in cui aveva scelto di vivere e di lavorare, a parlarci…

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#Merendaitaliana: Si Ritorna Al Futuro

#Merendaitaliana: si ritorna al futuro

Magorabin, alias Marcello Trentini: uno chef stellato che vuole raccontare Torino al mondo. Raspini Salumi: azienda storica piemontese da settantanni, salde radici nel passato e sguardo aperto verso il futuro. Li ha fatti incontrare la nuova #Merendaitaliana, un prodotto di qualità che vuole rieditare in chiave moderna i sapori della memoria.   Il MAGO si fa Merenda   La prima immagine che si associa all’idea di merenda è il “panino”: quello dell’intervallo a scuola; della gita fuori porta; del pomeriggio a casa della nonna; e anche, perché no, del toast al bar o al fast food o, per i più fortunati, del mitico, torinesissimo, tramezzino di Mulassano… Un’esperienza davvero comune. Talmente comune che, riscoprirla qui, vi sorprenderà. Così come ha sorpreso noi, quando abbiamo assaggiato MAGO-SANDO, il primo degli otto sandwich – saranno in tutto quattro toast e quattro tramezzini – ideati da Marcello Trentini utilizzando i salumi a marchio Raspini. Il MAGO-SANDO a CasaMago Si comincia con una bella fetta spessa, tagliata in quadrato, e saggiamente panata come per una familiare cotoletta, ricavata da La Rosa Maestosa il prosciutto cotto cucito e legato a mano della tradizione Raspini. Poi gli si aggiunge un cuore di verza affettata finemente, una buona dose di composta…

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J|Hotel: Dove Lo Sport Si Fa Confort

J|Hotel: dove lo sport si fa confort

Così innovativo che diventa difficile trovare un modo per definirlo nella sua completezza. Perché J|Hotel, il progetto di ospitalità realizzato dalla Juventus in collaborazione con la compagnia alberghiera Lindbergh Hotels, è davvero unico nel suo genere. E a pensarlo non saranno soltanto i fedelissimi della “Vecchia Signora”, che nei fine settimana “di partita” qui troveranno il loro luogo ideale. J|Hotel nasce infatti con due anime. Una, la prima, fortemente Sport oriented, per dare ai suoi ospiti la possibilità di prenotare i biglietti per le partite, in casa e fuori casa, della loro squadra, ma anche di visitare JMuseum e Stadium tour senza problemi di orario e di coda. La seconda, Business oriented, pensata per ospitare in settimana business traveller, o per organizzare eventi aziendali di formazione e aggiornamento.   J|Hotel: una proposta not ordinary Centotrentotto camere suddivise in cinque tipologie: Comfort, Deluxe, Executive, J|Executive e Suite. E trentacinque di queste sono sempre riservate ai Giocatori della Prima Squadra, in un’ala separata dell’Hotel. A tutti però, Giocatori e Ospiti, viene garantito un riposo “da campioni”: su materassi di ultima generazione, realizzati con materiali all’avanguardia, in un ambiente moderno  ma al tempo stesso caldo e confortevole. Dove il bianco e il nero sono vincenti, per…

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Art For Excellence In Mostra A Torino

Art for Excellence in mostra a Torino

È arrivata al quinto appuntamento Art for Excellence, la mostra  dove l’arte e l’imprenditorialità  si incontrano per dare vita a pezzi unici e  originali. Come unico e, a suo modo, davvero originale è il luogo scelto per l’esposizione di quest’anno: il Mastio della Cittadella di Torino, aperto dall’8 al 24 novembre 2019 dalle ore 11 alle 19 con ingresso libero.   Un Museo di se stesso Il Mastio è tutto ciò che rimane, fuori terra, della struttura cinquecentesca della Cittadella difensiva di Torino:  museo di se stesso oltre che delle Collezioni del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria. I lavori di restauro, conclusi nella primavera del 2018, hanno restituito agli antichi spazi un fascino intatto eppure inedito. Quello che le opere d’arte, quelle autentiche, conservano per consegnare al tempo che verrà.   Un Museo per una mostra Illuminate dalla luce che trapela dalle ampie finestre dell’atrio, in una attenta disposizione che ben gioca con gli spazi scanditi dalla solennità delle cinquecentesche colonne, si alternano le opere inedite degli artisti contemporanei che hanno accettato questa curiosa sfida. Il “materiale di scarto” di imprese d’eccellenza dei settori più diversi, dalla carpenteria pesante alla meccanica di precisione, passando per il settore dolciario e la gioielleria, diventa…

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Al Pastificio Bolognese Ci Sono I Tortelli Di Achille

Al Pastificio Bolognese ci sono I Tortelli di Achille

I Tortelli di Achille? Io li ho assaggiati in anteprima, sia da crudi che da cotti  ed è stata davvero una bella esperienza. Un momento di festa, nei laboratori di via San Secondo 69 a Torino, dove il Pastificio Bolognese ha scelto di celebrare, senza mai perdere il ritmo delle sue frenetiche giornate, un lavoro lungo settant’anni. E una sorpresa  di Compleanno che Cristina, Laura ed Elena  Muzzarelli hanno voluto preparare per Achille, il patron del Pastificio, che di anni ne compie  ottanta e che all’azienda di famiglia continua a portare il suo giornaliero contributo.   I Tortelli…inversi L’idea dei Tortelli di Achille è nata proprio dai ricordi di famiglia delle sorelle Muzzarelli: il profumo del ragù che Achille preparava personalmente nelle ricorrenze più importanti e che, per lui soprattutto, era il legame con la tradizione e con le sue radici. Perché non far conoscere anche ai clienti del Pastificio il profumo di quel ragù? Così come, tanti anni prima, nonna Alda, la mamma di Achille, aveva fatto con i suoi, mitici, tortellini? Detto, fatto. Ecco allora il ragù di Achille “imprigionato” nello scrigno di pasta fresca dei tortelli: il ragù diventa il ripieno e, dal di dentro, sprigiona tutto il calore e la complessità…

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Fassoneria: Quando La Carne Parla Piemontese

Fassoneria: quando la carne parla piemontese

  L’interno è quello dagli arredi essenziali e un po’ prevedibili di una normale  hamburgeria. Ma già i decori alle pareti avvertono che qui qualcosa c’è a fare la differenza:  lo stile fassone, pronto a dichiarare subito la sua imprescindibile presenza. Siamo infatti nella torinese Fassoneria di via San Massimo 17, dove è la Fassona,  e cioè la razza bovina allevata in Piemonte,  a garantire la qualità della materia prima.     Fassona, perché? In realtà – e l’ho scoperto da poco, confesso – dire fassona e pensare  piemontese non è poi così automatico. Perché se, come pare, il termine deriva dal francese de bonne façon altri bovini di buona stazza allevati in giro per l’Italia potrebbero aver voce in capitolo. Però, però…quando a garantire la qualità del prodotto sono gli allevatori in prima persona – un gruppo di oltre 200 soci, proprietari di medie e piccole realtà prevalentemente nella provincia di Cuneo –  ecco che fassona e piemontese ritornano insieme come binomio di eccellenza. E  di questi allevatori si avvale la Cooperativa Compral per scegliere le carni con cui rifornire le sue Fassonerie.   Fassoneria: burger ma non solo Una volta entrati in Fassoneria, gli amanti dei burger non avranno che l’imbarazzo della scelta, tante…

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