Fassoneria: Quando La Carne Parla Piemontese

Fassoneria: quando la carne parla piemontese

  L’interno è quello dagli arredi essenziali e un po’ prevedibili di una normale  hamburgeria. Ma già i decori alle pareti avvertono che qui qualcosa c’è a fare la differenza:  lo stile fassone, pronto a dichiarare subito la sua imprescindibile presenza. Siamo infatti nella torinese Fassoneria di via San Massimo 17, dove è la Fassona,  e cioè la razza bovina allevata in Piemonte,  a garantire la qualità della materia prima.     Fassona, perché? In realtà – e l’ho scoperto da poco, confesso – dire fassona e pensare  piemontese non è poi così automatico. Perché se, come pare, il termine deriva dal francese de bonne façon altri bovini di buona stazza allevati in giro per l’Italia potrebbero aver voce in capitolo. Però, però…quando a garantire la qualità del prodotto sono gli allevatori in prima persona – un gruppo di oltre 200 soci, proprietari di medie e piccole realtà prevalentemente nella provincia di Cuneo –  ecco che fassona e piemontese ritornano insieme come binomio di eccellenza. E  di questi allevatori si avvale la Cooperativa Compral per scegliere le carni con cui rifornire le sue Fassonerie.   Fassoneria: burger ma non solo Una volta entrati in Fassoneria, gli amanti dei burger non avranno che l’imbarazzo della scelta, tante…

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A Berlino Con 100 Marchi

A Berlino con 100 marchi

Lasciatevi sedurre, non ve ne pentirete, dalle imperdibili Woman  di Man Ray, a CAMERA – Torino  fino al 19 gennaio 2020. Ma prima di uscire riservatevi un momento per ascoltare una storia. Quella, non meno seducente, che saprà raccontarvi Tommaso Bonaventura con il suo 100 marchi – Berlino 2019: il progetto fotografico in occasione dei 30 anni dalla caduta del muro.   Il muro di Berlino: 1989-2019 Sviluppato in collaborazione con la curatrice Elisa Del Prete, il progetto ha dato vita a una mostra, che propone il racconto del Begrüssungsgeld, il denaro di benvenuto che dal 1970 al dicembre 1989 i cittadini della DDR ricevevano quando entravano nella Germania Ovest per la prima volta. Storie private di un cambiamento, di un “prima” e un “dopo”, tra due società che iniziano a convivere restando, comunque, divise in due.   Dove passava il muro… Con i suoi 100 marchi Jana Gross, che nel 1989 lavora in tv alla redazione di Elf99, un fortunato programma per adolescenti, è andata a Berlino Ovest per ascoltare Tina Turner in concerto, nello stadio che fu di Goebbels. Per Christiane Braunroth, ingegnere edile a Berlino Est dall’inizio degli anni ’70, il ricordo indelebile è invece un altro:…

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Il Negozio Biraghi  A Torino: Dove Una Volta C’era Paissa…

Il Negozio Biraghi  a Torino: dove una volta c’era Paissa…

Piazza San Carlo, il “salotto” cittadino: da sempre crocevia d’incontri, tra amici di vecchia data o visitatori occasionali. Tutti sotto lo sguardo benevolo, dall’alto del suo caval ‘d bronz, di Emanuele Filiberto, il vero fondatore della “nuova Torino”. E il negozio che mancava, dai tempi ormai quasi remoti della chiusura dello storico PAISSA, è finalmente ritornato: luogo fisico privilegiato dell’incontro tra persone con il territorio e le storie delle sue eccellenze. Questo, e altro ancora, si augura di poter diventare il nuovissimo BIRAGHI, che aprirà i battenti dal prossimo 26 ottobre.   BIRAGHI: vetrina di eccellenze   Un’apertura che si è fatta attendere, ma che ora trova la sua piena giustificazione. Le undici vetrine esterne e le due porte d’ingresso di quello che già era la F.lli Paissa, inserite in uno storico palazzo del 1877, sono state completamente ristrutturate seguendo le direttive della Soprintendenza delle Belle Arti di Torino. Rigorosamente “velate” fino al giorno fatidico dell’inaugurazione, sono pensate per fornire al visitatore un chiaro biglietto da visita di quello che potrà incontrare all’interno: una rotazione dei prodotti delle aziende, torinesi e piemontesi, e del meglio della loro produzione tradizionale e artigianale. Senza farsi mancare un pizzico di divertimento…   BIRAGHI: 200mq…

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Sedotti Da Man Ray

Sedotti da Man Ray

Come una festa di compleanno la mostra appena inaugurata a CAMERA, WO/MAN RAY. Le seduzioni della fotografia, arrivata al momento giusto per celebrare il quarto anniversario del torinese Centro Italiano per la Fotografia. E una mostra davvero sorprendente. Non soltanto perché si tratta della prima rassegna pensata qui per un grande maestro della fotografia mondiale, ma anche perché, come ha sottolineato il Presidente di CAMERA Emanuele Chieli, offre «un approccio nuovo a un tema così attuale come quello del ruolo della donna all’interno di ogni ambito della società, compreso quello artistico». La donna: fonte prima della sua ispirazione poetica. Modella, certo, ma anche e soprattutto amica, amante, compagna. Nonché artista a sua volta, in grado di affermare un suo autonomo linguaggio, come nel caso di Berenice Abbott e Lee Miller, presto divenute tra le maggiori fotografe del periodo.   Percorrendo le sale di WO/MAN RAY Sei sale (Wo Man Ray – L’âge de la lumière – La beauté convulsive – Quand les objets rêvent – La résurrection des mannequins – Atelier Man Ray), cui si aggiunge il corridoio (The fifty three Faces of Juliet), dove sono raccolte circa duecento fotografie: disinvolte e sorprendenti magie realizzate con la complicità della camera…

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Cristalife: Quando Un Caffè Rinasce A Torino

Cristalife: quando un caffè rinasce a Torino

Sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele II, proprio a due passi dal monumento dell’augusto sovrano, poteva un caffè storico cittadino dimenticarsi di essere tale? Impensabile, a Torino, neppure a Terzo Millennio abbondantemente iniziato! Come conciliare allora il rispetto delle sabaude tradizioni con le esigenze, sempre più pressanti, del nuovo food? Anche lui, non a caso, nato slow sulle vicine colline di Langa. Problemi che a Cristalife, nome volutamente in continuità con lo storico Bar Cristal, hanno affrontato e, brillantemente, risolto.   Cristalife: dagli arredi… Un diamante come logo, perché, spiega la nuova proprietaria Federica Bucci, questo locale è “un concept che, come un brillante, ha più sfaccettature”. Dalle classiche colonne corinzie, però appena accennate sullo scorrere delle pareti; all’avveniristico reticolo a soffitto che sorregge lineari lanterne; dagli immancabili divanetti  che fronteggiano essenziali tavolini sobriamente apparecchiati; per finire con il regolamentare bianco e nero, cravattino compreso, delle snelle divise del compitissimo personale di sala. Che, come rileva il secondo socio Ivan Cavallari, ha un “sorriso sempre pronto a dare il benvenuto ai clienti, dalla colazione all’aperitivo”.     …al food Il menu del giorno è stato un’autentica, e piacevole, sorpresa per noi, incalliti e recidivi golosi. Nella scelta “ricca di gusto ma bilanciata…

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Acqua Di Lago, Acqua Di Fiume

Acqua di lago, acqua di fiume

«Il lago della mia infanzia è stato quello del windsurf, di cui sono stato per anni nazionale. Poi… quello dell’acqua per cucinare!  – ride Marco Sacco, chef stellato del Piccolo Lago di Mergozzo – Siccome ogni piatto che arriva in tavola è figlio anche della sua cultura, ho ripensato al lago come alla storia di quelli che qui vivono e lavorano. Una bella storia che abbiamo deciso di raccontarvi». E per parlare del suo progetto Gente di Lago e di Fiume, al via con la seconda edizione il 6/ 7 ottobre sull’Isola dei Pescatori (Lago Maggiore), Marco Sacco ha scelto un palcoscenico a suo modo altrettanto suggestivo, dove per altro l’acqua mantiene la sua presenza: quella regale del fiume Po. Lo si intravede infatti muoversi sinuoso, sullo sfondo di una Torino a 360°, dietro le vetrate di Piano35, il ristorante del grattacielo IntesaSanPaolo, di cui dal 17 settembre 2019 Marco Sacco è diventato il nuovo chef.   Acqua di lago: l’Isola dei Pescatori Un mondo di acqua: quella del fiume, che dal lago entra ed esce; quella del lago, che il fiume accoglie e risospinge; quella del mare, che tutto riceve e contiene. È così che un piccolo borgo come l’Isola…

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Pastificio Bolognese: Quando L’Emilia Conquista Torino

Pastificio Bolognese: quando l’Emilia conquista Torino

Per chi, come me, è nato in Emilia, la pasta, soprattutto quella fresca e quella ripiena, è un must intoccabile. E scoprire, bambina di sei anni catapultata senza preavviso nella “grigia” Torino della Fiat, che qui le mamme, a differenza della mia, non confezionavano a mano le quasi quotidiane tagliatelle, fu assai sorprendente. Col tempo ho imparato ad apprezzare altre, per me allora ancora imprevedibili, prelibatezze della cucina piemontese, di cui ora non saprei fare a meno. Ma la pasta…quella no! Quella la sappiamo fare soltanto noi!   Pastificio Bolognese: settant’anni “in pasta” Ciò premesso, ecco le ragioni del successo torinese del Pastificio Bolognese della famiglia Muzzarelli: i tortellini modenesi fatti a mano dalla signora Alda nella Torino del 1949. Da allora di anni, e d’impasti, ne sono passati parecchi, settanta per la precisione. Il tempo giusto per fare un bilancio e per festeggiare un compleanno, come si fa in una famiglia ormai arrivata alla terza generazione.  Siamo felici e orgogliosi– dichiara il Presidente, nonché decano della famiglia, Achille Muzzarelli – di compiere 70 anni e di aver continuato a garantire nel tempo, nella nostra città di adozione, Torino, un prodotto di qualità nato dalla passione nel mettere, ed è…

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Olfattorio A Torino: Il Bar…di Baudelaire

Olfattorio a Torino: il bar…di Baudelaire

Il mio profumo? …quello del giardino della mia infanzia… dello champagne bevuto  una sera lontana… della biblioteca dove ho preparato la tesi… della spezie di quel piatto orientale… Sono appena entrata  ed eccomi già in viaggio: nel lontano, a ritroso nel tempo, in un futuro possibile e ancora inesplorato. Alla ricerca di qualcosa che mi appartiene e che sto tentando di afferrare. È quello che succederà anche a voi appena messo piede in questo piccolo, e vastissimo, Olfattorio, il “bar à parfums” di Torino che si affaccia un po’ defilato su piazza Bodoni. Guidati con attenzione e con estrema competenza, vi troverete catapultati in un mondo di sensazioni che certo sarebbe piaciuto a Baudelaire così attento a indagare le correspondencesche si intrecciano nella Natura.   Olfattorio: profumi anche sens alcol Come anche qui ci ricordano, è infatti sempre la Francia a dominare nel mondo dei profumi e delle essenze. Dunque non è un caso che nel torinese Olfattorio sia stata di recente presentata l’ultima linea di profumi creata dalla mitica Goutal: quattro suoi “classici” ripensati in un’ innovativa versione sens alcol. E siccome siamo pur sempre in un “bar”, per l’occasione non poteva mancare un’offerta di cockail,  preparati sulla base…

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A Gusto Divino Lievita La Festa

A Gusto Divino lievita la festa

C’erano Enrico Crippa, chef tristellato di Piazza Duomo; Gabriele Bonci, il pizza hero nazionale; Friedi Schmuck, il miglior pizza chef della Sicilia; Loretta Fanella, la regina della pasticceria italiana; Luca Scarcella, il panificatore sabaudo e Teo Musso patrono di birra Baladin lo scorso 17 giugno a Saluzzo. Tutti insieme, come si fa tra amici, per festeggiare i primi 5 anni di Gusto Divino, la “pizzeria gastronomica” che  Massimiliano Prete ha aperto  a Saluzzo, la sua patria di adozione: il luogo dove lui, salentino d’origine, ha scelto di vivere il suo percorso professionale nel mondo dei lievitati.   Gusto Divino scende in piazza In una piazza Cavour affollata da oltre 150 persone pronte a farsi coinvolgere dall’atmosfera di festa, ma soprattutto impazienti di “gustare” tutto quello che la serata poteva offrire,  Massimiliano e i suoi amici-chef hanno fatto hanno raccontato le loro eccellenze, sollecitati da una Sarah Scaparone perfettamente in ruolo. Maxischermo, musica dal vivo, chiacchere rilassate e andirivieni tra i tavoli: comincia davvero l’estate? E, finalmente, è venuto per gli chef il momento di mettersi all’opera.   A Gusto Divino cucinano gli chef Per iniziare, la puccia imperdibile di Prete, con cipolle e olive nell’impasto, guarnita con Raschera dop, salsiccia…

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Molini BONGIOVANNI: Semplicemente Farine

Molini BONGIOVANNI: semplicemente farine

Un molino alle porte di Torino e la scelta di fare il mugnaio. Questo il passato di Claudio Bongiovanni: una passione per il grano e la sua trasformazione che, dal 1977, ha deciso di far diventare il suo lavoro. Molini BONGIOVANNI: una ricetta per iniziare... Farine macinate a pietra e prodotte da grani piemontesi. Filiera corta, come si dice, visto che gli agricoltori chiamati in causa lavorano nel raggio di 50 km dal molino. Mi sono divertita a fare qualche esperimento, totalmente casalingo, con le farine della linea Antiqua, con risultati assai soddisfacenti. E allora, cominciamo: dai tortelli di zucca, per ricordare innanzitutto le mie radici emiliane: farina Antiqua tipo 1, grano tenero per la pasta. Per il ripieno: scegliere la zucca giusta! Molini BONGIOVANNI: una ricetta per continuare... Farina Antiqua tipo 2, sempre di grano tenero, per un altro primo piatto: i tajarin, omaggio al Piemonte, il mio luogo di adozione. E poi a me piacciono i primi piatti, e sono quelli che mi vengono meglio. Il condimento giusto è burro e salvia, come qui nella foto. Molini BONGIOVANNI:  e una ricetta per finire Farina Antiqua con cereali per la torta di nocciole. Questa è una mia ricetta, un…

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