Vauda, il paese dei “persi pien”
I persi pien di Francesco? Non me li perderei per niente al mondo. Lo dico da quando li ho scoperti, o meglio da quando ho cominciato a frequentare la Sagra. Perché dei persi pien di Francesco avevo già fatto scorpacciate nel suo ristorante in tempi remotissimi, eppure quelli della Sagra…
Ma andiamo con ordine.
Persi pien: una Sagra che dura
Francesco è Francesco Eblovi, chef insieme con Samuele Riva dell’Hr Valli di Lanzo di Ceres. E la Sagra è la “Sagra della pesca ripiena di Vauda di Rocca Canavese”, in programma dal 4 al 11 agosto e
arrivata ormai alla sua 18a edizione. Francesco, che ne è stato presidente per anni, continua a esserne una delle sue “anime” più vitali.
Ma che cosa avranno mai di tanto speciale i persi di questa festa? Una domanda destinata a restare senza risposta se non venite ad assaggiare. Perché in nessun luogo al mondo, neanche nelle cucine del ristorante di Francesco – e mi dispiace dirlo – le “pesche ripiene” hanno lo stesso, inarrivabile, sapore.
Persi pien: una ricetta segretissima
Il segreto sta, molto probabilmente, nella cottura, che qui viene fatta ancora, come tradizione vuole, nel forno a legna. Ma forse sta anche nella preparazione, che avviene “in collettivo”, da parte delle “Signore dei
persi pien di Vauda” uniche depositarie della ricetta, anzi “delle” ricette visto qui che ogni famiglia custodisce gelosamente la sua. Sono loro infatti a sobbarcarsi la fatica, dolce finché si vuole ma davvero sfibrante, di confezionare, infornare e sfornare vassoi su vassoi, tanti da perderne il conto, del loro preziosissimo tesoro. Avanti così, senza smettere e senza stancarsi, per tutti gli otto giorni in cui la festa dura.
Persi pien: non soltanto una Sagra
E il ricavato della Sagra va ai cittadini di Vauda: un bene comune, con cui portare avanti obiettivi comuni. Come, per esempio, il consolidamento degli spazi de La Baraca, la struttura polivalente che ospita la festa ma che è anche a disposizione di tutti i “Vaudesi” per le loro iniziative private; o come gli altri progetti che ogni anno si affacciano, pensati per crescere insieme. Perché, lo ha detto benissimo Cesare Pavese, “un paese vuol dire non essere soli”.
E per finire… ecco la ricetta!
Quest’anno, per la prima volta, qualcosa della ricetta segretissima è trapelato. Una sfida che le Signore dei persi pien hanno voluto lanciare.
Buona fortuna a chi vuole raccoglierla!
Info: