Giuliano Francesconi: Scatola
Giuliano Francesconi: Scatola

Vicenza: dalla Grande Guerra alla Trasfigurazione

Vicenza rende omaggio al suo “ospite illustre” Giovanni Bellini con un evento d’eccezione. Intorno a tre capolavori del grande pittore veneto, maestro del Rinascimento italiano di cui quest’anno si celebra il Quinto centenario della morte, è stato infatti costruito un itinerario nel cuore del centro storico della città.

N018

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Si inizia dalla straordinaria “Trasfigurazione”, arrivata per l’occasione dal Museo di Capodimonte di Napoli alle sale di Palazzo Leoni-Montanari, che fa il suo rientro in città dopo quattro secoli di assenza. Ad attenderla idealmente, nella vicina chiesa di Santa Corona, c’è la grande pala raffigurante il “Battesimo di Cristo”. Ultima tappa infine il palladiano Palazzo Chiericati, riaperto con il completamento dell’Ala Novecentesca dopo un restauro durato otto anni e destinato ad ospitare per l’evento il grande “Cristo crocefisso” delle collezioni di Palazzo Thiene. Sede del Museo Civico, Palazzo Chiericati insieme con le altre architetture palladiane cittadine è dal 1994 nella lista dei Patrimoni dell’umanità UNESCO. E da oggi diviene anche un moderno e suggestivo polo culturale nel quale, dai loggiati del piano nobile fino ai sotterranei da poco recuperati, ci si potrà perdere felicemente nella contemplazione di capolavori unici. E sono proprio i sotterranei ad ospitare, fino al prossimo 27 febbraio, “Ferro, Fuoco e Sangue“: un allestimento tanto suggestivo quanto inedito, una sorta di “sfida artistica alla crudeltà della guerra”. 04_0Con questo intento il direttore del Museo del Risorgimento di Vicenza, Mauro Passarin, ha ideato e curato questa mostra sulla Guerra del ‘15/’18 nel recuperato spazio sotterraneo, anch’esso palladiano e bellissimo, di Palazzo Chiericati. Attraverso il filtro delle immagini, stranianti e al tempo stesso evocative, realizzate da Giuliano Francesconi secondo i più sofisticati canoni dello still life, i materiali esposti – tutti frammenti di oggetti utilizzati durante il conflitto e raccolti sulle montagne vicentine – si offrono allo sguardo contemporaneo come appena emersi dal fango di un disgelo primaverile: maschere antigas, matasse di reticolati, spuntoni, un cucchiaio formato da un proiettile, vecchie suole di scarponi, baionette…

Ed è così che il racconto di un epos, tramandato ormai soltanto dai libri di storia, diventa un commosso invito al silenzio, alla riflessione e, in alcuni casi, anche alla preghiera.

Immagini della mostra: Giuliano Francesconi

 

FERRO, FUOCO E SANGUE – Vivere la Grande Guerra

Vicenza, Palazzo Chiericati – 8 ottobre 2016 / 26 febbraio 2017

Info: www.museicivicivicenza.it

 

 

 

 

 

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