Zuppa inglese, il dolce-simbolo dell’Emilia
In realtà dentro non ci si inzuppa niente, perché è un dolce al cucchiaio. Sul perché si chiami inglese non mi pronuncio, visto che a casa mia nessuno se lo è mai chiesto. Che le sue origini, perse nella notte dei tempi, siano però sicuramente emiliane lo potrei giurare anche in tribunale: soltanto qui la sanno fare come si deve. Il che non significa però, come sempre capita ai piatti della tradizione italiana, che le sue variazioni sul tema non siano innumerevoli, tante forse quante sono le famiglie che se ne tramandano la ricetta. Una costante però: l’alchermes! Con il suo colore rosso (e ci sarà anche del colorante, pazienza!) da bambina mi sembrava una pozione magica.
La ricetta che segue arriva da Reggio Emilia e risale a mia nonna, ma la mamma deve averla sicuramente ritoccata, come lei faceva sempre con qualsiasi piatto uscisse dalle sue mani.
La foto in evidenza immortala invece la mitica zuppa inglese della Trattoria ALDINA di Modena, che non mi lascio mai scappare quando sono da quelle parti. Ogni volta, per me, una madelaine che mi riporta all’infanzia…
INGREDIENTI (per quattro persone)
1 litro di latte
4 tuorli d’uovo
4 cucchiai di zucchero
4 cucchiai di farina
gr.100 di cioccolato fondente
scorza di limone
biscotti savoiardi q,b.
liquore alchermes per bagnare i savoiardi
Se le trovate, amarene sotto spirito per decorazione
PREPARAZIONE
Preparate lo stampo, che potrà essere unico oppure già diviso in singoli. Tenete pronto un piatto, in cui avrete versato un po’ di alchermes, e i savoiardi.
In una casseruola, che andrà sul fuoco, sbattete molto bene i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina senza fare grumi, versate lentamente il latte mescolando via via. Aggiungete la scorza di limone e mettete sul fuoco non troppo alto, mescolando continuamente, meglio con un cucchiaio di legno, senza far bollire finché la crema si addensa.
Dividete quindi la crema in due parti e lasciatene una nella casseruola. A questa aggiungete, fuori dal fuoco, il cioccolato fondente sminuzzato e rimettete un momento sul fuoco, sempre mescolando lentamente.
Lasciate intiepidire, ma non troppo, e cominciate a riempire lo/gli stampi: savoiardi bagnati nel liquore, strato di crema e via di seguito. Finite con i savoiardi, mettete tutto a raffreddare in frigorifero.
So che al momento di servirla c’è anche chi la ricopre di zabaione fatto al momento, ma non è nei miei ricordi. Mentre ricordo bene il vaso di amarene sotto spirito della nonna: se ne trovate, usatele per decorare la zuppa…
Info: Trattoria ALDINA – via Albinelli, 40 Modena