Leonardo, la Biblioteca e il Re

Nella Biblioteca Reale non ero mai entrata e come me, credo, molti altri torinesi. Tanto meno quindi nel nuovo spazio espositivo, ricavato dai caveau sotterranei, che ora ospita la mostra Leonardo e i Tesori del Re, troppo preziosa per non essere cautelata al massimo.  Scontato dire che è stata una bella esperienza. Non è invece così scontato, almeno per me, scoprire ogni volta che l’arte, la grande arte, ha in serbo in esclusiva per ciascuno di noi una diversa emozione. Così io, che come tanti ero lì per respirare la “sacra aura” dell’Autoritratto, mi sono ritrovata catapultata in un viaggio a ritroso nel mio tempo personale. Prima fase, l’ingresso nella grande Sala superiore della Biblioteca. Qui il salto all’indietro è stato di pochi anni, condiviso con un rapido colpo d’occhio con l’amica Roberta, compagna di visita nonché di rassegnato incolonnamento tra la calca dei visitatori. Rieccoci a San Gallo, in un giorno di pieno inverno del 2010, nella Stiftsbibliothek. Luogo certo ben più celebre, e celebrato, e anche molto più luccicante, visto che qui a Torino nessuno, fortunatamente, è stato costretto a strisciare sul pavimento con le pantofolone di feltro di elvetica ordinanza! Ma l’impressione, mi perdonino gli Svizzeri, per…

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