La Barra De Zapata - Ph Silvana Delfuoco
La Barra de Zapata - ph Silvana Delfuoco

La Barra de Zapata a Malaga

La Barra de Zapata - ph Silvana Delfuoco

La Barra de Zapata – ph Silvana Delfuoco

Una tapas bar-ristorante davvero originale in terra di Andalusia, in pieno centro di Malaga: La Barra de Zapata.
Pochi i piatti in carta, volutamente presentati senza un ordine che li separi, che Raphael, il loro eclettico e appassionato creatore, verrà a spiegarvi uno ad uno al tavolo. Giustificando anche l’assenza del cestino del pane – “ma ci sto ripensando”- con l’esigenza di salvaguardare gli ospiti da “abbuffate inutili e dannose” nell’attesa, per altro molto ben calibrata, dell’arrivo delle portate.
Scegliamo dunque “tre o quattro piatti, non di più”, sempre secondo l’indicazione di Raphael, tutti a compartir, come di solito si usa da queste parti. E attendiamo con curiosità, spiluccando da un piattino ottime olive andaluse.

 

La Barra de Zapata: una carta a compartir

Divertente presentazione la ceviche, un eccellente mix di fresco pescado del giorno delicatamente marinato soltanto con limone. A seguire, buone davvero le mejillones tigres, delle sorprendenti cozze ripiene dal gusto unico. Ma il piatto che a noi è piaciuto di più, forse anche perché del tutto inatteso, è stato l’ arroz meloso, un perfetto risotto al tartufo nero, porcini italiani e funghi giapponesi – il riso è un italiano Pavia – accompagnato da crostini di polenta. Talmente soddisfatti che ci siamo arresi anche al dolce: una intrigante rivisitazione di fragole col gelato indicata semplicemente come fresas.

La Barra de Zapata: un luogo dove ritornare

Torneremo, torneremo di sicuro. Per vedere, e rivedere, questa terra di Andalusia, e per visitare meglio Malaga, che abbiamo questa volta appena conosciuto. E per ritrovare la bottiglia che ha accompagnato la nostra cena: una suadente Ribera del Duero 2022 D.O. Marqués de Burgos che nulla ha da invidiare al corpo e alla complessità dei nostri migliori nebbioli.

Info:
Facebook: La Barra de Zapata

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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