Ristorant Valadess At Lanss: Da Natale A Capodanno

Ristorant Valadess at Lanss: da Natale a Capodanno

Un viaggio di sapori tra le cucine d’Italia è stata la sorpresa di Natale di Samuele Riva e Francesco Eblovi agli ospiti della loro tavola al Valadess at Lanss, il Ristorante Albergo Valli di Lanzo di Ceres. Perché anche questo è un modo, anzi forse proprio il miglior modo in questi tempi di confuso ecumenismo, per rispettare la tradizione della Festa. Così, da un paesino di montagna nel cuore del Piemonte, il calore del Natale si è allargato a tutta la Penisola. Un menu davvero natalizio Curiosando tra i piatti – impossibile citarli tutti -  raccontiamo quelli che a noi sono piaciuti di più. Come  il nostro cappon magro dove i profumi della tradizione ligure già facevano immaginare  un anticipo di primavera; in ottimo, per quanto insolito, accordo  con gli aromi della cipolla ripiena delle valli di Lanzo toma di Lanzo e timo serpillo, calda consolazione alle brume invernali. Come l’indovinato matrimonio tra sud e nord del gateau di patate napoletano con contorno di cavoli di Montalto, che fa sperare in un felice proseguo di future, altrettanto armoniche, unioni. Il tutto inframezzato da una indispensabile, corroborante, zuppa di ceci  e concluso con un assaggio di panettoni, tutti rigorosamente artigianali. E…

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Torino, Città Di Madame … O Anche Di Madamin

Torino, città di Madame … o anche di Madamin

La Torino al femminile,  siano le signore in questione Madamin o Madame del presente o del passato,  pensa in grande per tradizione. Una tradizione che arriva da lontano, almeno dal tempo in cui  toccò a Cristina di Francia divenire la prima Madama Reale, reggente per il figlio minore Carlo Emanuele. La seguì presto, quasi ne fosse l’erede, sua nuora Maria Giovanna Battista di Nemours,  anche lei reggente in seguito alla vedovanza per il figlio, il futuro Vittorio Amedeo II. Due donne che a Torino attraversarono buona parte di un secolo, quel Seicento che si apriva allora al Barocco per approdare alla felice creatività di Filippo  Juvarra. Che, non a caso, fu chiamato in città da Maria Giovanna nel 1718 per realizzare il grandioso scalone d’onore della  “sua” Casa.   Le Madame Reali tornano a Palazzo Perché Palazzo Madama,  la Casa dei Secoli  come da sempre lo chiama la tradizione popolare per il fascino delle sue diverse architetture,  e che di Torino è cuore centrale e pulsante,  fu scelto dalle due Reggenti come loro abituale dimora. E proprio qui, nelle stanze dove le Regali Signore  hanno lasciato traccia del loro passaggio, è stata allestita questa mostra, bella e intrigante anche se declinata con una…

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Dicembre A Boves, Dove è Tempo Di Lumache

Dicembre a Boves, dove è tempo di Lumache

Lumache e non Chiocciole: da queste parti non hanno dubbi. Può darsi che la denominazione sia impropria, ma il dialetto fa fede: lumassa, e tanto basta. Sarà perché questi molluschi, rigorosamente invernali,  in dicembre  sono davvero assai grassocci; o sarà per distinguerli dalle  loro forse più celebri sorelle, le Chiocciole Metodo Cherasco, che invece trionfano alla fine dell’estate. Ma adesso la stagione è quella giusta, dunque eccoci qui, all’Hotel Ristorante Da Politano di Boves (CN), dove all’ Helix Pomatia Alpina hanno dedicato un intero menu. Alla schietta cordialità di chi ci accoglie all’ingresso corrisponde la solida essenzialità degli arredi della sala ristorante, dal bel soffitto di travi a vista e dai tavoli felicemente distanziati. Tutto ci fa pensare a una cucina dove sia la sostanza a prevalere sulle apparenze.   Lumache per il tempo di un menu Iniziamo con le originali lumache impanate su fondo di spinaci, croccanti e delicate al tempo stesso, grazie alla nota quasi primaverile regalata dalle fresche foglie degli spinaci appena raccolti;  seguono cavolo e lumache, buon equilibrio di dolce e piccante;  e ancora le sorprendenti lumache e aïoli, dai piacevoli sentori di terra umida e di camomilla; infine un classico, prevedibile e forse per questo meno entusiasmante: le…

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Subrìc: Il Piatto Degli Avanzi

Subrìc: il piatto degli avanzi

Conosciuto in tutto il Piemonte, dove di solito si fa con la verdura avanzata: qui Dario suggerisce gli spinaci. Alla vostra fantasia le variazioni…   INGREDIENTI: spinaci già saltati al burro e tritati gr.250 patate bollite e passate gr.100 farina gr.30 parmigiano grattugiato,  a piacere un formaggio che fonda tagliato a dadini 3 uova sale q b spezie o aromi, a piacere   olio per friggere (extravergine di oliva va sempre meglio)   PREPARAZIONE: Mettete tutti gli ingredienti in una terrina e mescolate bene, fino a ottenere un composto omogeneo. Quindi preparate una padella con molto olio e quando è ben caldo e pronto per la frittura versateci il composto a cucchiaiate. Appoggiate quindi i subric su una carta assorbente prima di servirli  

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Nel Canavese C’è Un Castello: San Martino A Parella

Nel Canavese c’è un Castello: San Martino a Parella

C’era una volta, e c’è ancora nel Canavese, un avito Castello che rinasce dall’oblio. E, naturalmente, c’è anche un  moderno Cavaliere errante che, sotto le vesti di uno Chef di talento,  arriva al momento giusto per  completare l’opera. Il Castello è quello di San Martino a Parella, poco lontano da Ivrea, immerso nella quiete e nel fascino del suo antico parco. Lo Chef è Massimo Masciaga, che dalle sue esperienze nelle grandi cucine del mondo è approdato a questa una nuova avventura: tra le pareti trasparenti di un “magico” cubo a vista…                                                                                                                              Vistaterra: il recupero del Castello Transitare davanti alla cucina a vista è l’indispensabile passaggio per le Sale da pranzo: a noi è toccata l’accogliente Sala dei Conti, con il suo bel camino in pietra verde. Perché il progetto di ristorazione, qui al Castello di Parella, prevede diverse soluzioni…

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Con La Zucca Si Fa Anche Il Flan

Con la zucca si fa anche il flan

Rispetto al 2019 l’audience dei siti farmaceutici Cialis che vendono prodotti acquistare cialis di bellezza e farmaci otc (senza obbligo di prescrizione medica).Stagione di zucca, che per fortuna è piuttosto lunga e si presta a molte varianti. Ecco una proposta di Dario, che funziona da antipasto, da piatto unico, da aperitivo, da merenda... Trovatele voi una collocazione INGREDIENTI: polpa di zucca già cotta gr.250 besciamella gr.250 (una confezione già pronta) 4 uova parmigiano grattugiato gr.250 sale e pepe q.b. PER LA BESCIAMELLA: Se non volete usare quella già pronta, potete prepararla con ¼ di latte, una noce di burro e due cucchiai di farina bianca. In un pentolino, stemperate la farina col burro fino a farne un impasto dorato, quindi versate il latte poco alla volta mescolando velocemente per non fare grumi PREPARAZIONE: Dopo che avrete cotto la zucca, preferibilmente in forno per poterla pelare meglio, mettetela in una terrina e aggiungete la besciamella, il parmigiano grattugiato e le uova, che avrete sbattuto a parte. Versate quindi il composto in 4/6 stampini imburrati e cuoceteli  a bagno maria in forno a 160 gradi per circa 40 minuti  

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Conoscete Il Canavese? E La Sua Zuppa?

Conoscete il Canavese? E la sua Zuppa?

Una zuppa tradizionale del Canavese, la zona del Piemonte che sta tra Torino e Ia Valle d’Aosta, che nasce come recupero degli avanzi. Per questo la ricetta può variare di famiglia in famiglia, in particolare nell’utilizzo del formaggio, che spesso è una toma tipica della zona, e nell’aggiunta o meno della salsiccia. Se invece non avete avanzi, ma volete la zuppa, ecco come farla. E sarà ottima in compagnia di un vino locale, come un “romantico” Erbaluce…   INGREDIENTI: Un grosso cavolo verza tagliato a metà fontina d’Aosta (o toma) gr. 300 pane raffermo tagliato a fette gr.500 un porro acqua burro q.b. parmigiano grattugiato due cucchiai sale e pepe q.b. Aggiunta eventuale: salsiccia a pezzetti o speck a dadini   PREPARAZIONE: Pulite il cavolo staccando con cura le foglie. Fare appassire con il burro un po' di cavolo e il porro affettato finemente e tenetelo da parte. Scottare le foglie del cavolo in modo da produrre un brodo vegetale. Quindi, procedete alla preparazione: in una pirofila imburrata, fate uno strato col cavolo  appassito, poi fate uno strato con le foglie cotte, uno con le fette di pane su cui metterete la fontina a fettine, .ricoprite di nuovo con le…

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La Barbera Di Romano Dogliotti

La barbera di Romano Dogliotti

Apro La Solista dell’Azienda Agricola “La Caudrina” di Romano Dogliotti, Barbera d’Asti DOCG 1999, per una cena a casa, pochi amici ben scelti. E anche il menu prevede pochi, e altrettanto ben scelti, piatti, tra quelli che piacciono a me: salsiccia di Bra, tajarin agli asparagi, assaggi di tome d’alpeggio. Con un finale di martin sec cotti, appunto, nella barbera. Mentre verso il vino mi chiedo: perché un moscatista della prima ora, come Romano Dogliotti, ora anche presidente del Consorzio dell’Asti DOCG, si preoccupa di vinificare  una barbera? Bene, fatta la domanda, cerco di darmi una risposta.   Dalla barbera al moscato. O viceversa Il suo moscato me l’ha versato nel bicchiere lui stesso, durante la mia  visita alla Caudrina. Nel suo racconto, un’avventura che tuttora continua, compare spesso l’immagine di suo padre, Redento, e di un progetto che li ha uniti da sempre. «Voleva che facessi l’aviatore – sorride al ricordo – ma già da ragazzo io pensavo al vino. Allora, erano gli anni ’60, si pigiava a mano: la pressa lavorava tutta la notte e si dormiva due ore quando andava bene…Ma siamo stati noi tra i primi a imbottigliare il moscato, quando nessuno ancora ci credeva! » E  mentre…

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