La Caudrina Di Romano Dogliotti
La Caudrina di Romano Dogliotti

La barbera di Romano Dogliotti

Romano Dogliotti raccoglie il moscato per il Redento

Romano Dogliotti raccoglie il moscato per il Redento

Apro La Solista dell’Azienda Agricola “La Caudrina” di Romano Dogliotti, Barbera d’Asti DOCG 1999, per una cena a casa, pochi amici ben scelti. E anche il menu prevede pochi, e altrettanto ben scelti, piatti, tra quelli che piacciono a me: salsiccia di Bra, tajarin agli asparagi, assaggi di tome d’alpeggio. Con un finale di martin sec cotti, appunto, nella barbera. Mentre verso il vino mi chiedo: perché un moscatista della prima ora, come Romano Dogliotti, ora anche presidente del Consorzio dell’Asti DOCG, si preoccupa di vinificare  una barbera? Bene, fatta la domanda, cerco di darmi una risposta.

 

Dalla barbera al moscato. O viceversa

Il suo moscato me l’ha versato nel bicchiere lui stesso, durante la

Redento, moscato passito di Romano Dogliotti

Redento, moscato passito di Romano Dogliotti

mia  visita alla Caudrina. Nel suo racconto, un’avventura che tuttora continua, compare spesso l’immagine di suo padre, Redento, e di un progetto che li ha uniti da sempre. «Voleva che facessi l’aviatore – sorride al ricordo – ma già da ragazzo io pensavo al vino. Allora, erano gli anni ’60, si pigiava a mano: la pressa lavorava tutta la notte e si dormiva due ore quando andava bene…Ma siamo stati noi tra i primi a imbottigliare il moscato, quando nessuno ancora ci credeva! » E  mentre il Redento, la bottiglia di moscato passito che stiamo assaggiando, arriva alla fine, è di Romano l’ultimo commento «Un vino complesso al profumo, ma che in bocca, con la piena consistenza della sua struttura, si fa subito capire e apprezzare, senza bisogno di troppe parole. Come deve essere un vino ».   E, aggiungo io, come sempre dovrebbe essere anche un uomo.

 

E allora, torniamo alla barbera

Trovata la risposta, torno a versare la barbera della mia cena. Un vino tutto da bere, morbido e al tempo stesso consistente, leggero soltanto in apparenza e, nel finale, pieno di promesse.  Come l’armonia “solista” di cui porta il nome, che si stacca, improvvisa, dalla base musicale.  Come, forse, sarebbe stata  la giovane vita dell’artista che ha disegnato l’enigmatica, e bellissima, etichetta.

La Solista, barbera d’Asti di Romano Dogliotti

 

Info:

www.caudrina.it

 

 

 

 

 

 

 

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