3Bee: Ho Adottato Un Alveare!

3Bee: ho adottato un alveare!

Le mie api adottive hanno fatto il miele! Ed eccolo qui, col suo profumo di fiori di montagna e il suo bel colore giallo-bruno e la sua carezza dolce. Quello che mi ci voleva per mitigare questa forzata quarantena in attesa di tempi migliori. E poi, questo è proprio il “mio” miele, quello che, grazie al progetto 3Bee-Adotta un alveare, è stato pensato apposta per me. Vi racconto come e perché. 3Bee-Adotta un alveare Ho scoperto questa rete di apicoltori, che da due anni si va ormai diffondendo in tutta Italia, con l’arrivo dei regali di Natale. Un cadeau diverso dal solito, che una giovane amica ha pensato per me: un alveare “in adozione”, che non solo potevo vedere – virtualmente, ahimè, a causa di questi difficili tempi – ma di cui avrei potuto anche seguire i progressi, collegandomi al sito 3Bee che raggruppa gli apicoltori aderenti al progetto. Fino al momento clou: il miele finalmente in vasetto. Che, come promesso, mi è stato inviato a casa senza problemi. 3Bee: Miele di flora alpina Ed eccolo qui, il mio vasetto. Lo hanno prodotto, nel “mio” alveare, le api che vivono in Valchiusella, nel verde Canavese in provincia di Torino, controllate…

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Se Antonio Bello “bruscia” Il Risotto…

Se Antonio Bello “bruscia” il risotto…

Avete capito bene: il risotto si può anche  brusciare. E senza che questo ne pregiudichi la riuscita, anzi! Perché se il cuoco che lo prepara è lo chef Antonio Bello, il successo del piatto è assicurato. Per chi poi, come me fino a poco tempo fa, ancora non lo sapesse, questa è una ricetta della tradizione partenopea. Che vi riporto integralmente, così come l’ho avuta da Antonio Bello, con una raccomandazione: per un risultato ottimale, utilizzate il riso Baldo riserva di RisoTesta.                          INGREDIENTI (per 4 persone): Per il risotto • 320 gr riso Baldo riserva Riso Testa • 700 gr pomodori pelati San Marzano Dop • ½ bicchiere di vino bianco secco • 30 ml olio extravergine d’oliva • sale e pepe q.b. • 1 litro di brodo vegetale fatto con sedano, carote e cipolla. • basilico fresco q.b. Per la fonduta leggera di provolone • 100 gr provolone del Monaco semi-stagionato • 250 ml di latte fresco • 15 g di farina di grano saraceno • 15 g di burro • sale q.b. Per la finitura del piatto • una noce di burro • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato • 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro (facoltativo)…

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Una Torta Per… Esorcizzare Il Lockdown

Una Torta per… esorcizzare il lockdown

Una Torta monferrina come consolazione per il nuovo lockdown: leggera e morbida, profumata all’arancia e al caffè con liquore Kalua. L’idea è stata della mia amica Franca, che in fatto di cucina non scherza: i suoi manicaretti è difficile dimenticarli. Finalmente si è lasciata convincere a darmi un segno tangibile delle sue produzioni, di cui vi faccio volentieri partecipi. Perché ne vale davvero la pena.                                 TORTA CIOCCOLATO MELE E CAFFÈ          CON DECORAZIONE DI ARANCIA NOCCIOLE E MERINGA                                          INGREDIENTI:   3  uova 12  savoiardi hg 1 amaretti 2 cucchiai di cioccolato amaro cioccolato a pezzetti q.b. kg  1 mele un bicchierino di Kalua un cucchiaio di caffè arancia candita, nocciole e meringa q.b.                                    PROCEDIMENTO:   E qui… ho poco da dire. Soltanto che le mele vanno prima cotte a vapore, e che potete ispirarvi al vostro abituale modo di preparare le torte. Perché Franca è restia a…

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Risole In Quaresima

Risole in Quaresima

Così, per festeggiare l’arrivo della mia nuova planetaria, acquisto oltremodo azzeccato che consiglio vivamente, ho deciso di impastare. E di fare le risole. Un ricordo d’infanzia, questa volta legato al Piemonte, in particolare alla signora Maggiorina, la vicina di casa con cui la mamma aveva stretto una bella amicizia. E con cui lo scambio di ricette era proficuo per entrambe.   Le risole di Villanova Mondovì Le risole in questione, che poi non ho mai più ritrovato, le preparava per Carnevale la signora Maggiorina, originaria appunto di Villanova. E ai miei occhi di bambina quei fiorellini appena toccati dalla marmellata sembravano una meraviglia. Il sapore, è vero, non differiva da quello degli intrigoni materni, ma l’aspetto! Quello sì! E così ho chiesto lumi sulla loro esecuzione. Che, come sempre, è più macchinoso da spiegare che da fare.   Risole, il fiore del Carnevale La ricetta dell’impasto è quella classica, che non sto a ripetere. Una volta tirata la sfoglia, piuttosto sottile, ricavate con due bicchieri dei dischetti, uno più grande  e uno più piccolo, cui farete quattro piccoli tagli a croce nel margine. Quindi sovrapponeteli a coppie e schiacciate bene nel centro per unirli. Vanno poi fritti, uno/due alla volta, in…

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Per San Valentino? Fuggite In Portogallo!

Per San Valentino? Fuggite in Portogallo!

Voglia di primavera per questa festa ancora invernale ma che già profuma dei primi, timidi, fiori. Nei giardini sono sbocciate le forsizie, gialla “bellezza fugace” che nel loro fresco colore, augurale per chi come noi vive in questi tempi faticosi, è un preludio alla speranza. E allora festeggiamolo, questo San Valentino! Regaliamoci un momento di pausa, tutti noi che, di sicuro, innamorati lo siamo da sempre: di un amore, di un amante, di un amico, di un sogno, di un progetto…   San Valentino: la fuga d’amore! Perché allora non concedersi una “fuga d’amore”? per esempio in Portogallo, non troppo lontano da casa ma nemmeno, banalmente, dietro l’angolo. E non dite che non si può: al sogno nessuno ha ancora messo divieti! E una cena romantica non ha bisogno di troppe cornici. Lo chef Fabio Montagna, che della cucina portoghese è diventato un sicuro interprete, grazie alla sua conoscenza del bacalhau, il merluzzo islandese, ha ideato un menu San Valentino all’insegna dei suoi sapori, i suoi liquori e i grandi vini da gustare comodamente a casa, sia a pranzo sia a cena, con il servizio asporto o la consegna a domicilio.   San Valentino: il menu bacalhau Il menu prevede come aperitivo la Ginja tonic per accompagnare due classici petiscos, bolinhos de bacalhau con…

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Bugie? Risole? Intrigoni? O… Che Altro?

Bugie? Risole? Intrigoni? o… che altro?

È quasi Carnevale, si fanno le bugie anche in questo tempo pandemico. Nell’Emilia della mia infanzia si chiamavano intrigoni e avevano la forma di nastri intrecciati, intrigati appunto, che friggendo diventavano ancora più caotici. Poi qui in Piemonte ho scoperto le risole, rotondi fiorellini appena toccati con la marmellata. Ma l’impasto era sempre più o meno simile, una semplicissima pasta base adatta a…farsi friggere. E quella ho recuperato, dalla memoria e dagli appunti del mitico Quaderno. Ed eccola qui, dose intera o dose dimezzata, che io preferisco perché più maneggevole al momento dell’impasto. Che per me è sempre unicamente manuale.   DOSI: 240 /gr. 120 farina bianca gr.20/gr. 15 burro gr.20/ gr. 15 zucchero 2/1 uovo 1 cucchiaino rhum/vino bianco secco un pizzico di sale un pizzico di bicarbonato (facoltativo) zucchero a velo   PREPARAZIONE:   Preparare la farina a fontana, mescolarla allo zucchero, mettere in mezzo il burro ammorbidito a pezzetti, cominciare l’impasto poi aggiungere l’uovo e continuare ad amalgamare, poi a lavorare senza stancarsi per almeno una decina di minuti, infarinando ancora quando necessario. Da ultimo aggiungere il rhum, il sale e il bicarbonato (io lo metto per aiutare a lievitare). Lavorare ancora, fino a che la pasta diventa…

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Casa Vicina A Green Pea: Una Storia…in Salita

Casa Vicina a Green Pea: una storia…in salita

Doveva arrivare Green Pea perché la cucina stellata di Casa Vicina potesse finalmente brillare, come merita, anche alla luce del sole! Dal piano seminterrato di Eataly Lingotto, dove si trovava fin dal 2007, il ristorante della Famiglia Vicina è infatti salito fino al terzo piano, quello dedicato alla Bellezza, del primo Green Retail Park al mondo, inaugurato a Torino lo scorso 9 dicembre 2020.   Casa Vicina: una nuova sfida in Bellezza Si apre dunque una nuova sfida per questa dinastia di ristoratori – le figlie di Claudio e Anna sono ormai la quinta generazione ai fornelli – supportata dalla stima reciproca che li lega ad Oscar Farinetti, patron di Eataly e ora di Green Pea. Oltre alle due sale à manger, una da 50 posti e l’altra, quella riservata, da 20, sempre gestite da Stefano Vicina in qualità di maître, ci saranno infatti a loro disposizione anche gli spazi del dehors estivo, con ampia vista sul panorama cittadino, per un totale di 300 mq. Sempre a loro inoltre, onore e onere, la responsabilità di tutta l’offerta gastronomica calda di Green Pea.   Casa Vicina: un menu che si fa green Anche per noi, visitatori della prima ora durante il press…

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100Vini&Affini: Dove, Se Non Al Green Pea?

100Vini&Affini: dove, se non al Green Pea?

Non manca certo, né poteva essere diversamente, l’attenzione al food nel panorama di Green Pea, il primo Green Retail Park al mondo.  Dedicato al tema del Rispetto e a quello della Sostenibilità, il suo ideatore, Oscar Farinetti, ha voluto che nascesse a Torino, la città – sono parole sue – “più innovativa d’Italia”. Eccolo, in tutta l’imponenza dei suoi cinque piani e dei suoi 15.000 mq, questo originale pisello verde pronto a cambiare il mondo, o per lo meno a intervenire in certe nostre modalità di approccio a bisogni e abitudini: l’energia, il movimento, la casa, l’abbigliamento, il tempo libero… e dunque anche il food. Perché, ne è convinto Oscar Farinetti, from duty to beauty: dobbiamo sperimentare una nuova attenzione sociale e un nuovo modo di intendere il consumismo. Una sensibilità, questa, che Davide Pinto di Affini ha dimostrato già da tempo di possedere e saper mettere in pratica.   100Vini&Affini: dove il green si fa Bellezza All’ingresso del terzo piano di Green Pea, quello dedicato, appunto, alla Bellezza, subito si apre davanti al visitatore la curiosa sagoma di un elegante bistrot in divertente stile pop: 100Vini&Affini.Terza insegna del gruppo Affini, dopo Affini San Salvario Riv.1 e Affini Porta Palazzo Riv.2,…

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HR Valli Di Lanzo: Un Delivery “della Domenica”

HR Valli di Lanzo: un delivery “della domenica”

Non è un qualsiasi delivery ma è “Il pranzo a casa vostra”. Consegnato in solide scatole di cartone bianco, la domenica mattina, lasciandovi il giusto margine di tempo per mettere a tavola la famiglia riunita. Come è bello che sia nel giorno di festa. Perché davvero una festa è l’arrivo dei piatti, preparati con l’attenta cura di sempre, da Samuele Riva e Francesco Eblovi nella cucina dell’ HR Valli di Lanzo di Ceres.     Valli di Lanzo: per ora è delivery Per non trascurare nessun dettaglio, nella “scatola magica” c’è anche il pane – che nostalgia del loro “vassoio”- e non manca un assaggio della mitica piccola pasticceria, ultima dolcezza prima del caffè. Perché la proposta del Valli di Lanzo è quella di offrire, dal loro menu stagionale, una scelta tra i piatti consolidati, che uniscano il pregio della genuinità degli ingredienti alla sicurezza della resa finale, anche in caso di consumo non immediato. Per tutti gli altri… il ricordo e la speranza!   Valli di Lanzo:  in attesa di… Ma delle meraviglie che abbiamo estratto dalla scatola, qualcosa vi raccontiamo. Cominciando dalla nostra prediletta cipolla ripiena, che dopo qualche minuto di forno riconosciamo nella sua saporita croccantezza. Per continuare con una davvero splendida…

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EraGoffi: Delivery E…

EraGoffi: delivery e…

Arrivano come un normale delivery, di quelli che abbiamo ormai imparato a conoscere, e ad apprezzare, nell’attesa di poterci nuovamente sedere a una tavola che non sia il nostro familiare desco. Arrivano puntuali, nella grande borsa bianca, e nell’aprirla già pregustiamo la cena “da ristorante” che stasera ci siamo concessi. Sono i box preparati per noi dalla brigata di  EraGoffi. Con una sorpresa in più…   EraGoffi diventa EraWay  “…la semplicità è complicata da raggiungere” dice della sua cucina  lo chef di EraGoffi Lorenzo Careggio. E forse è complicato anche da riuscire ad apprezzarla pienamente, aggiungiamo noi: a meno di non “mettere le mani in pasta” e diventare partecipi del lavoro che sta dietro la preparazione di un piatto, a partire dalla scelta degli ingredienti. Ecco perché abbiamo scelto di curiosare nell’EraWay pensata da Lorenzo, che recita come premessa: Apri.Rigenera.Mangia. Eccoci dunque qui, in forte tentazione tra Erbivoro, Onnivoro, Pizza, Dispensa.       EraGoffi: un menu Erbivoro Optato infine per Erbivoro, apriamo la “borsa della spesa”: ci sono i boxsigillati e i cartoncini con le indicazioni. E dallo schermo dell’iphone, ormai strumento indispensabile anche in cucina, c’è Lorenzo che mostra  passo passo  come eseguire la nostra, per altro brevissima, preparazione. Impiattamento dell’antipasto Era una…

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