Bugie? Risole? Intrigoni? O… Che Altro?

Bugie? Risole? Intrigoni? o… che altro?

È quasi Carnevale, si fanno le bugie anche in questo tempo pandemico. Nell’Emilia della mia infanzia si chiamavano intrigoni e avevano la forma di nastri intrecciati, intrigati appunto, che friggendo diventavano ancora più caotici. Poi qui in Piemonte ho scoperto le risole, rotondi fiorellini appena toccati con la marmellata. Ma l’impasto era sempre più o meno simile, una semplicissima pasta base adatta a…farsi friggere. E quella ho recuperato, dalla memoria e dagli appunti del mitico Quaderno. Ed eccola qui, dose intera o dose dimezzata, che io preferisco perché più maneggevole al momento dell’impasto. Che per me è sempre unicamente manuale.   DOSI: 240 /gr. 120 farina bianca gr.20/gr. 15 burro gr.20/ gr. 15 zucchero 2/1 uovo 1 cucchiaino rhum/vino bianco secco un pizzico di sale un pizzico di bicarbonato (facoltativo) zucchero a velo   PREPARAZIONE:   Preparare la farina a fontana, mescolarla allo zucchero, mettere in mezzo il burro ammorbidito a pezzetti, cominciare l’impasto poi aggiungere l’uovo e continuare ad amalgamare, poi a lavorare senza stancarsi per almeno una decina di minuti, infarinando ancora quando necessario. Da ultimo aggiungere il rhum, il sale e il bicarbonato (io lo metto per aiutare a lievitare). Lavorare ancora, fino a che la pasta diventa…

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