Gli Gnocchi, Anche Non Di Giovedì

Gli gnocchi, anche non di giovedì

Sul “Quaderno delle ricette” della mamma gli gnocchi non compaiono. La ragione è molto semplice: piatto troppo facile, e quotidiano, per dover tramandare ai posteri come si fa. Ho imparato invece, frequentando tavole diverse da quella emiliana, che così non è. L’uovo nell’impasto, per esempio: voi lo mettete? Ma certo che no! E le dosi di farina e patate, come le calcolate? Ma certo che si calcolano sul campo! Con queste doverose premesse, ecco la mia ricetta: infallibile, garantisco.   INGREDIENTI: farina bianca 00: circa 300 gr. Aumentabili q.b. patate (da gnocchi): 4/5 di medie dimensioni sale necessario uno schiacciapatate manuale   PREPARAZIONE:   La difficoltà sta nella scelta delle patate: io mi fido del mio fornitore, diversamente non saprei come consigliarvi. Perché se le patate non sono “da gnocchi”, c’è poco da fare: il piatto finale non sarà mai di quelli memorabili. Ciò detto, si comincia. Mettete a bollire le patate in acqua salata con la buccia finché risulteranno morbide pungendole con la forchetta. Nel frattempo avrete preparato sulla spianatoia la farina a fontana, su cui schiaccerete le patate pelandole via via che le toglierete dall’acqua bollente. Impastate subito (vi scotterete un po’, ma non c’è alternativa) ed eventualmente…

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A Ceres, Dove è Tre Volte Natale

A Ceres, dove è tre volte Natale

Un Natale tutto da raccontare quello che, fortunatamente anche quest’anno, va in tavola al Valadess at Lans di Ceres. Dove ancora una volta la fantasia creativa di Samuele Riva e di Francesco Eblovi riesce a sorprenderci, con la sua capacità di giocare tra continuità e diversità sulle variazioni di un invisibile fil rouge.   Il Natale della tradizione Ecco il Natale della tradizione, filtrata però attraverso la lente del ricordo e poi ricomposta con arte sapiente. Quella che ritroviamo nella perfezione dei funghetti sott’olio raccolti e messi via per l’occasione; nella trota di Chiampernotto ora anche affumicata, servita sull’essenzialità della patata lessa; nello straordinario passato di castagne di Almesia che accompagnano il baccalà mantecato; e infine – non poteva certo mancare – il fritto misto nella divertente edizione da passeggio.   Quando a Natale ci si diverte Poi c’è il Natale del divertissment: la douce France, qui divenuta ormai di casa e fatta propria. A cominciare dallo champagne, nell’eleganza art deco della cuvée Diamant di Vranken; per poi soffermarsi quanto basta ad apprezzare come merita, prima di passare all’assaggio, l’uovo alla Beaujolaise, omaggio che fa onore al grande Paul Bocuse; e per concludere in bellezza con una scelta accuratissima dei…

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Crostata: Con Il Natale Alle Porte, Perché No?

Crostata: con il Natale alle porte, perché no?

Finalmente mi sono decisa e ho fatto la crostata. Che ne avessi voglia, era da un po’. Ma la dieta, la terribile, sempre incombente, dieta, mi ha trattenuto. Perché la crostata, vi avverto, è tra i dolci più calorici che conosca: burro, zucchero, farina, uova e marmellata! Che poi sia buona, buona davvero, e anche assolutamente genuina, è un altro discorso. Difatti va benissimo se avete dei bambini, per loro è tutta salute. Per noi, “diversamente anziani” come preferisco dire, è un’altra storia. Ma tant’è…   INGREDIENTI:   farina bianca 00: gr.270 zucchero: gr. 115 burro: gr. 130 uova: 1 intero e 2 rossi odore di scorza di limone un bicchierino scarso di rum (o liquore equivalente che vi piaccia) marmellata, meglio se fatta in casa: un vasetto medio     PREPARAZIONE:   Per la pasta frolla, che si dice sempre non debba impazzire e quindi vada lavorata pochissimo, questa volta io mi sono servita dell’impastatrice. Ed è venuta benissimo! Ho usato comunque qualche minima accortezza: prima farina e zucchero insieme, qualche giro. Poi il burro, inserito a pezzetti poco alla volta. Quindi le uova, appena sbattute in precedenza. Infine la scorza di limone e da ultimo il rum. Ho…

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Straccetti E Gorgonzola. E Non Ve Ne Pentirete!

Straccetti e gorgonzola. E non ve ne pentirete!

Non me ne vogliano i vegetariani: questo piatto non è per loro. E non me ne vogliano nemmeno i fanatici delle diete salutiste: semel in anno… Questi “straccetti con la besciamella di gorgonzola”, una ricetta tanto buona quanto elementare, pongono un’unica condizione: che le materie prime siano di ottima qualità. Dopodiché, andiamo a cominciare.                            INGREDIENTI (per 2 persone se piatto unico; per 4 persone se antipasto)   Carne di vitello tagliata a “straccetti” dal macellaio: 3 hg    Per la besciamella:   Gorgonzola dolce: 70 gr Burro: 40 gr Latte: ¼ di litro Farina: un cucchiaio                             PREPARAZIONE:   La preparazione riguarda soltanto la besciamella, perché la carne va disposta cruda sul piatto di portata. Preparate allora una besciamella con il burro e la gorgonzola (che può essere aumentata di dose  secondo il gusto) e tenetela piuttosto morbida o anche quasi liquida, in modo da poterla versare in una lattiera da tavola. Quando la besciamella sarà pronta la ricetta è terminata. Portate in tavola la lattiera e lasciate che i commensali si servano a…

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Se Il Parmigiano Sale Al Piano35…

Se il Parmigiano sale al Piano35…

Lui è il Parmigiano Reggiano, un formaggio dalle diverse stagionature, versatile e disponibile. L’altro è Marco Sacco, due stelle Michelin, uno chef ben radicato sul suo territorio ma curioso del mondo che lo circonda. Dal loro l’incontro, organizzato in occasione di Buonissima 2021 nella cucina di Piano35 del torinese grattacielo IntesaSanPaolo, sono nate delle piccole storie, arrivate fino a noi in tavola sotto forma di piatti.   Il Parmigiano a Piano35 Ecco allora il Parmigiano diventare salsa mornay per attorniare le patate affumicate che sostengono l’uovo barzotto nella Patata sotto terra con cui si apre il nostro assaggio; è invece un Parmigiano di montagna mantecato quello che sposa benissimo  il riso Acquarello per accompagnare porcini e mirtilli nel Riso ai profumi di bosco; infine il  Parmigiano si fa dolce per fare compagnia ad altri dolci anche loro insoliti, nati da ‘nduja, pomodoro, guanciale: un’Italia a tappe davvero deliziosamente inaspettata.    Marco Sacco e il suo Piano35 Dare una cornice conclusiva a questa esperienza è compito di Marco Sacco, che da due anni si divide tra qui e il “suo” Piccolo Lago a Mergozzo. Qual è il segreto di questa cucina, sospesa tra il traffico cittadino sull’alfalto e le nuvole che si…

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Gli Artigiani Gentili? Sono Affini!

Gli Artigiani Gentili? sono Affini!

Gentili, sostenibili e…Affini! È questa la nuova sfida con cui Davide Pinto, Michele Marzella e il Gruppo Affini di Torino inaugurano il loro futuro post- lockdown. L’obiettivo – spiega Davide Pinto - « è quello di ridurre al minimo l’impronta ecologica dei propri locali e dell’intera filiera produttiva. L’artigiano gentile è colui che ha rispetto verso tutto ciò che lo circonda: l’ambiente, le materie prime naturali e animali, il territorio che lo ospita e, naturalmente, il consumatore finale. Stiamo cercando di fare tutto questo contando principalmente sulle nostre forze e su quelle degli altri artigiani gentili che ci seguono e ci seguiranno».   Affini: quando a essere gentili sono drink e food   Parole chiave: autoproduzione e filiera cortissima. Un processo già avviato per la parte drink con l’opificio Distillerie Subalpine, inaugurato pochi mesi fa a Chieri dal Gruppo Affini. Qui ora si producono anche i primi BTR (bitter) e APR (aperitivo) totalmente privi di coloranti, che troverete presenti nella carta dei locali Affini. Per la parte food si comincia invece dal miele, dalle marmellate e dai formaggi a pasta molle, da utilizzare nei dolci e nei piatti o sui taglieri proposti nei locali Affini. Sono tutti prodotti nel nuovissimo laboratorio…

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Fattori, Il Pittore Che Apre Al Novecento

Fattori, il pittore che apre al Novecento

Un felice ritorno quello di Giovanni Fattori a Torino, ospitato per la prima volta negli spazi della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea per una grande retrospettiva a lui dedicata. Spesso presente nelle mostre allestite in città già nel corso dell’Ottocento, l’espressione artistica del pittore livornese aveva infatti incontrato fin da subito il gusto dei torinesi, come testimonia l’attenzione per le sue opere da parte di autorevoli collezionisti del calibro di Riccardo Gualino e di Vittorio Viale, che dell’allora Museo Civico divenne in seguito anche direttore.   Fattori: un Risorgimento non convenzionale Fattori, considerato oggi uno dei maestri assoluti dell’Ottocento italiano, seppe interpretare in modo innovativo sia i temi delle grandi battaglie risorgimentali che alcuni aspetti della vita dei campi e del paesaggio rurale. Come dimostra l’originale Ritorno in scuderia (dopo la manovra), dove l’attenzione sembra concentrarsi più sugli animali che sugli uomini; o l’antiretorico Accampamento di fanteria, davvero lontano da ogni intento celebrativo.   Fattori: paesaggi dell’Italia post-unitaria Una rappresentazione della natura, uomini e animali compresi, quella di Fattori, che preferisce suggerire piuttosto che descrivere la realtà di una condizione esistenziale. E ci riesce grazie a una padronanza altissima del disegno e dei rapporti prospettici unita a…

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A Torino La Montagna Prende Il Tram

A Torino la montagna prende il tram

Al via la seconda fase di Montagne à la carte, l’iniziativa di Turismo Torino/Tourisme du Goût nata con l’obiettivo di valorizzare il territorio alpino, al di qua e al di là delle Alpi, in stretto legame con la storia di Casa Savoia. Dopo un’estate di escursioni turistiche alla scoperta dei ristoranti e delle tradizioni culturali e gastronomiche che uniscono tra loro le valli di confine tra Italia e Francia, ecco un autunno in cui saranno gli stessi  prodotti tipici della montagna a scendere in città, insoliti passeggeri di un tram un po’ fuori dell’ordinario. Stiamo infatti parlando di otto cene, proposte nei mesi di ottobre e novembre, a bordo del Gustotram GTT per scoprire in città la cucina delle valli alpine.    Sul tram, una cena in movimento Una bella serata di inizio ottobre quella della nostra cena in anteprima, ma Torino – questo ve lo garantiamo – nulla avrebbe perso del suo fascino nemmeno sotto la pioggia o sotto una nevicata. Anzi, il cambiare delle stagioni o delle condizioni atmosferiche è un motivo in più per scoprirne scorci impensati. Come è successo a noi, indigeni convinti che la propria giungla non possa più avere segreti, e che invece ci…

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La Lodze, Un Ristorante Sulle Alpi

La Lodze, un ristorante sulle Alpi

  C’era un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui a Bessans, piccolo borgo della Val Cenis appena al di là del confine francese sulle Alpi, tutte le case avevano una lodze: un balcone “chiuso” da ogni lato per preservare persone e cose dal gelo dell’inverno. Ne hanno lasciato intatto uno solo le violenze insensate della guerra, in una maison proprio nel cuore del piccolo centro storico: il Restaurant  La Lodze, dove vengono accolti con lo stesso calore ospitale gli abitanti del luogo come i turisti di passaggio. E dove Stéphanie, la “cheffe”, sa come deliziare tutti con le specialità locali: autentiche ricette tramandate in famiglia e accostate alle creazioni della sua fantasia. Una cucina, come è ovvio, tutta a km0, grazie alla produzione degli artigiani di Bessans…   Le ricette della nonna A La Lodze siamo arrivati seguendo il progetto Montagne à la carte ideato da Turismo Torino/Tourisme du Goût: 21 ristoranti di montagna, italiani e francesi, in cui scoprire i piatti tipici di una zona delle Alpi che ha tanto in comune in fatto di storia e tradizioni. Come noi stessi abbiamo sperimentato, appena entrati nella saletta del ristorante, dove il legno della struttura e degli arredi, insieme con…

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