Beaufort AOP: Un Territorio E Il Suo Formaggio

Beaufort AOP: un territorio e il suo formaggio

Sprigiona un aroma delicato di fiori e la sua fetta, appena tagliata, trasluce di un avorio caldo, morbido e compatto. In bocca si lascia andare senza opporre resistenza, regalando al palato un retrogusto caldo e delicato. Parliamo  del Beaufort AOP, gioiello di nicchia prodotto dalla Coopérative Laitière de Haute – Maurienne Vanoise,  nel cuore del Parc National de la Vanoise sul confine franco-italiano delle Alpi. Lo abbiamo conosciuto grazie al progetto Turismo del Gusto/Tourisme du Goût ed è stata davvero una piacevolissima scoperta.   Una Cooperativa di frontiera Durante la visita alla sede della cooperativa a Lanslebourg, in una limpida giornata di sole di inizio estate, il paesaggio che ci circondava era la miglior conferma alle parole di chi ce ne raccontava storia e lavoro. Tra i 1500 e i 2500 metri delle cime tutte intorno era facile immaginare tranquille mandrie di vacche Tarine e Abondance intente al pascolo estivo. Il loro latte, raccolto almeno una volta al giorno, viene subito trasformato secondo il rigido disciplinare che impone di mantenerlo sempre a bassa temperatura – il Beaufort è un formaggio a latte crudo – e infine pressato nella caratteristica forma concava. Pronto, dopo l’opportuna stagionatura, per essere assaggiato…   Beaufort…

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Un’estate Al Gusto Di Montagna

Un’estate al gusto di montagna

    L’estate che è appena iniziata, e forse l’autunno che la seguirà, non sembrano davvero favorire sogni di vacanze esotiche. Un’occasione allora da non sottovalutare per scoprire, o anche riscoprire, tutto quello – e non è davvero poco – che il nostro Paese può offrire. E concederci finalmente quella gita “fuori porta” che non riuscivamo mai a programmare, cominciando proprio da qui: dalle montagne dietro casa.         Le valli alpine a due passi da Torino Anche per chi già ben le conosce, la Savoia, l’Alta Savoia e le valli alpine in provincia di Torino hanno ancora molto da raccontare, soprattutto in fatto di tradizioni gastronomiche. Se poi pensiamo che questo è un territorio che soltanto confini geografici relativamente recenti hanno formalmente diviso, l’esplorazione si fa ancora più interessante. Questo ha pensato il progetto ALCOTRA Interreg V France-Italie quando si è posto l’obiettivo di valorizzare un’identità storica come il territorio alpino in stretto legame con la storia di Casa Savoia. E doppiamente interessante è farlo armati di…forchetta e coltello!     Le Montagne sono à la carte Questo è l’obiettivo di Montagne à la carte, il percorso curato da Turismo del Gusto/Tourisme di goût: dal 3 luglio…

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A Cascina Danesa Si Brinda Col Sidro

A Cascina Danesa si brinda col sidro

Il sidro più interessante dell’anno? L’ho assaggiato dietro casa, nelle campagne della Val Pellice tra Torino e Pinerolo. Dove lo produce Cascina Danesa, un’azienda agricola che ha fatto della coltivazione biologica la sua filosofia di lavoro e di vita. «Abbiamo intrapreso questa strada  innanzitutto per noi – ci racconta Paolo Priotti mentre ci accompagna nel frutteto – per non avvelenarci facendo questo mestiere! Ma lo abbiamo fatto anche per preservare l’ambiente in cui tutti viviamo: rispetta la natura e anche lei ti rispetterà».   La tradizione delle mele antiche   Eccole, le mele di Paolo e Claudio Priotti, le vecchie varietà di mele piemontesi. Dalla renetta grigia alla jonagold alla runzè alla magnana, affiancate da qualche filare di pere: abate, kaiser, madernassa. Frutta non sempre simile, all’aspetto, a quella che siamo soliti trovare sugli scaffali dei supermercati ma non è certo questo l’obiettivo che qui ci si prefigge: «Come diceva sempre mio nonno – continua Paolo – la frutta deve prima di tutto essere buona, poi deve anche essere bella». E con questa chiara indicazione ben stampata in mente, l’azienda è passata di mano, da una generazione all’altra.   Un sidro…poco tradizionale Ma rispettare la tradizione significa anche saper traghettare il…

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Beaulard, Dove Cucinano I Folletti

Beaulard, dove cucinano i folletti

  È lei “il folletto dei fornelli”, attenta a sfornare manicaretti nella cucina del suo piccolo ristorante, La Table Dlouz Amis di Beaulard, con la stessa professionale cura che avrà in quella di casa vostra, solo che glielo chiediate. Come poi riesca a districarsi tra il suo lavoro di cuoca, i corsi di cucina per bambini e adulti, le ricerche di antiche ricette e antichi utensili e la spesa quotidiana a km0, sempre pronta a dispensare il suo sorriso contagioso a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarla, resta un mistero. Un mistero che Silvia Merlo forse vi svelerà se verrete a osservarla da vicino nel suo piccolo regno tra le montagne.     Una cucina che parla patouà Così abbiamo fatto noi, grazie al progetto europeo Turismo del Gusto/Tourisme du Goût che ci ha portato a conoscere alcune particolari realtà del territorio alpino tra Italia e Francia più strettamente legato alla storia di Casa Savoia. E l’arrivo a La Table Dlouz Amis di Beaulard è stato uno dei momenti più significativi.   Basta infatti concedersi una breve passeggiata per il piccolo centro storico del paese per scoprire come qui il legame con le tradizioni passate sia ancora vivo…

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El Bertu: Metti Un Bianco In Terrazza Una Sera D’estate…

El Bertu: metti un bianco in terrazza una sera d’estate…

E questa è stata la volta di El Bertu, l’ultimo nato in casa Autin. Perché Mauro Camusso è davvero inarrestabile: più passa il tempo e più la sua passione per il vino lo spinge a tentare sfide sempre più stimolanti. Come quella di mettere alla prova, lontano dai suoi placidi Colli Tortonesi, un vitigno non proprio facilissimo come il Timorasso, e convincerlo ad esprimersi in un dialetto dalle sfumature diverse da quelle abituali. Vi raccontiamo come è andata.   El Bertu I nomi dei vini, in casa Autin, non sono mai casuali: una persona, un ricordo, un affetto… Che rimanda sempre alla storia di famiglia, al sottile fil rouge della tradizione, che un po’ conserva e un po’ tradisce. Come è giusto che sia, quando si viene dal passato ma si guarda lontano. Qui abbiamo un vitigno che affonda le sue radici, e non solo metaforiche, nel passato della terra piemontese, ma che ora, a Campiglione Fenile, sta rivelando aspetti inediti di un potenziale ancora da esplorare a fondo. «Terreni ghiaiosi questi – ci spiega Elisa Camusso, futuro ingegnere minerario anche lei contagiata dalla passione per il vino – che hanno dimostrato di essere molto adatti ai bianchi, per questo…

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Ottimo Il Caffè Amaro Che Vi Aspetta A Garda

Ottimo il Caffè Amaro che vi aspetta a Garda

Il caffè di fine pasto, state tranquilli, sarà ottimo e potrete zuccherarlo a piacere. Perché il divertente nome di questa piacevole Osteria, all’ombra dei platani secolari che fronteggiano la chiesa di Santa Maria Maggiore a Garda, nasce da tutt’altra storia. Che qui non vi raccontiamo, per non togliervi il gusto della scoperta, quando andrete a provare di persona i piatti che stiamo per descrivervi. Sicuri che li troverete assai interessanti.   Storico è il Caffè… Il locale è tra quelli “storici” di Garda e altrettanto si direbbe dei suoi attuali gestori, tale è la professionale affabilità dell’accoglienza e, soprattutto, quella della cucina. Piatti della tradizione veronese con l’intelligente integrazione di prodotti e materie prime a km… “buono”, che saggiamente affiancano quelli locali. Il tutto condotto con mano sicura da chi guida l’Osteria Caffè Amaro soltanto dal 2007, arrivando da altre esperienze e che, forse proprio per questo, sa bene come “mettersi dalla parte” dell’ospite. E allora, ecco la nostra cena, in una clemente sera di fine maggio ancora rigorosamente seduti a un tavolo del dehors.   …ma aggiornata la cucina Per iniziare, antipasto misto della casa per due persone: ottimi e non scontati i salumi, tra cui una sorprendente pancetta…

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Beercocktails, Quando Il Bere Si Fa Green

Beercocktails, quando il bere si fa green

Un cocktail fatto con la birra? Sorprendente forse, ma impossibile no di certo.  Soprattutto se frutto della collaborazione di un birraio che si chiama Teo Musso con un bartender che risponde al nome di Michele Marzella di Affini. Un lavoro durato un anno, complice il forzato longdown, che ha portato alla nascita di Nuvospritz, uno dei nuovi Beercocktails di Birra Baladin: sei innovativi cocktails in lattina, dal packaging molto performante e decisamente green.   Un Beer Americano e una… caponata «Una lattina versatile questa del Beer Americano – spiega Michele Marzella – perché può anche entrare benissimo nel Collins, con l’aggiunta di ghiaccio e una fettina di limone, per godere di ogni singola bolla! Il merito è di questo felice matrimonio del nostro bitter “Nuvolari” con la birra Baladin 4.8: al naso note speziate di vermouth e bitter; in bocca genziana, artemisia e note agrumate di chinotto». Perfetta nell’abbinamento con la “caponata di Seitan” proposta da Affini, rigorosamente vegetale ma non per questo meno golosa, anzi!   Il futuro sarà del bere green? Una proposta, quella dell’Italian craft cocktail destinata a far parlare di sé. Non soltanto perché  suggerisce un cambiamento importante nelle nostre abitudini del bere – gusti inediti e disponibili…

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3Bee: Ho Adottato Un Alveare!

3Bee: ho adottato un alveare!

Le mie api adottive hanno fatto il miele! Ed eccolo qui, col suo profumo di fiori di montagna e il suo bel colore giallo-bruno e la sua carezza dolce. Quello che mi ci voleva per mitigare questa forzata quarantena in attesa di tempi migliori. E poi, questo è proprio il “mio” miele, quello che, grazie al progetto 3Bee-Adotta un alveare, è stato pensato apposta per me. Vi racconto come e perché. 3Bee-Adotta un alveare Ho scoperto questa rete di apicoltori, che da due anni si va ormai diffondendo in tutta Italia, con l’arrivo dei regali di Natale. Un cadeau diverso dal solito, che una giovane amica ha pensato per me: un alveare “in adozione”, che non solo potevo vedere – virtualmente, ahimè, a causa di questi difficili tempi – ma di cui avrei potuto anche seguire i progressi, collegandomi al sito 3Bee che raggruppa gli apicoltori aderenti al progetto. Fino al momento clou: il miele finalmente in vasetto. Che, come promesso, mi è stato inviato a casa senza problemi. 3Bee: Miele di flora alpina Ed eccolo qui, il mio vasetto. Lo hanno prodotto, nel “mio” alveare, le api che vivono in Valchiusella, nel verde Canavese in provincia di Torino, controllate…

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Se Antonio Bello “bruscia” Il Risotto…

Se Antonio Bello “bruscia” il risotto…

Avete capito bene: il risotto si può anche  brusciare. E senza che questo ne pregiudichi la riuscita, anzi! Perché se il cuoco che lo prepara è lo chef Antonio Bello, il successo del piatto è assicurato. Per chi poi, come me fino a poco tempo fa, ancora non lo sapesse, questa è una ricetta della tradizione partenopea. Che vi riporto integralmente, così come l’ho avuta da Antonio Bello, con una raccomandazione: per un risultato ottimale, utilizzate il riso Baldo riserva di RisoTesta.                          INGREDIENTI (per 4 persone): Per il risotto • 320 gr riso Baldo riserva Riso Testa • 700 gr pomodori pelati San Marzano Dop • ½ bicchiere di vino bianco secco • 30 ml olio extravergine d’oliva • sale e pepe q.b. • 1 litro di brodo vegetale fatto con sedano, carote e cipolla. • basilico fresco q.b. Per la fonduta leggera di provolone • 100 gr provolone del Monaco semi-stagionato • 250 ml di latte fresco • 15 g di farina di grano saraceno • 15 g di burro • sale q.b. Per la finitura del piatto • una noce di burro • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato • 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro (facoltativo)…

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Una Torta Per… Esorcizzare Il Lockdown

Una Torta per… esorcizzare il lockdown

Una Torta monferrina come consolazione per il nuovo lockdown: leggera e morbida, profumata all’arancia e al caffè con liquore Kalua. L’idea è stata della mia amica Franca, che in fatto di cucina non scherza: i suoi manicaretti è difficile dimenticarli. Finalmente si è lasciata convincere a darmi un segno tangibile delle sue produzioni, di cui vi faccio volentieri partecipi. Perché ne vale davvero la pena.                                 TORTA CIOCCOLATO MELE E CAFFÈ          CON DECORAZIONE DI ARANCIA NOCCIOLE E MERINGA                                          INGREDIENTI:   3  uova 12  savoiardi hg 1 amaretti 2 cucchiai di cioccolato amaro cioccolato a pezzetti q.b. kg  1 mele un bicchierino di Kalua un cucchiaio di caffè arancia candita, nocciole e meringa q.b.                                    PROCEDIMENTO:   E qui… ho poco da dire. Soltanto che le mele vanno prima cotte a vapore, e che potete ispirarvi al vostro abituale modo di preparare le torte. Perché Franca è restia a…

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