Beaulard, dove cucinano i folletti
È lei “il folletto dei fornelli”, attenta a sfornare manicaretti nella cucina del suo piccolo ristorante, La Table Dlouz Amis di Beaulard, con la stessa professionale cura che avrà in quella di casa vostra, solo che glielo chiediate. Come poi riesca a districarsi tra il suo lavoro di cuoca, i corsi di cucina per bambini e adulti, le ricerche di antiche ricette e antichi utensili e la spesa quotidiana a km0, sempre pronta a dispensare il suo sorriso contagioso a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarla, resta un mistero. Un mistero che Silvia Merlo forse vi svelerà se verrete a osservarla da vicino nel suo piccolo regno tra le montagne.
Una cucina che parla patouà
Così abbiamo fatto noi, grazie al progetto europeo Turismo del Gusto/Tourisme du Goût che ci ha portato a conoscere alcune particolari realtà del territorio alpino tra Italia e Francia più strettamente legato alla storia di Casa Savoia. E l’arrivo a La Table Dlouz Amis di Beaulard è stato uno dei momenti più significativi.
Basta infatti concedersi una breve passeggiata per il piccolo centro storico del paese per scoprire come qui il legame con le tradizioni passate sia ancora vivo e presente: a partire dalla lingua, quel patouà occitano che testimonia come non siano certo i confini geografici a mettere in relazione i popoli della montagna.
I piatti della tradizione
Ed eccoci all’assaggio di alcune tra le “chicche” della cucina di Silvia. Dal suo menu, che varia secondo le stagioni e i giorni e quindi è impossibile da descrivere, ho apprezzato la particolare carne salada, preparata durante l’inverno utilizzando i cosiddetti “tagli poveri”, come si faceva un tempo. E un’emozione è stato per me ritrovare l’infanzia ne la fioca, un dolce a base di crema pasticciera sormontato dalla “neve” dolce dell’inverno.
Volete conoscere qualche altro piatto? Venite a Beaulard: perché negarvi il piacere della scoperta?
Info:
La Table Dlouz Amis
via San Giusto, 22 – Beaulard
cell. 3381939868
m.facebook.com/latabledlouzamis