Mazzetti, una famiglia di distillatori
Ad accompagnarci nella visita è uno dei gattini di casa, che per unirsi a noi ha per un momento abbandonato la sua tranquilla siesta in cortile sotto il piacevole sole di ottobre: «L’unico problema è non accorgersi di loro mentre accompagniamo i visitatori – commenta sorridendo Fabrizio Mazzetti facendoci strada – e chiuderli dentro, col rischio di ritrovarli un po’ troppo “inebriati”… » Preoccupazione forse inutile qui, nell’Antica Distilleria d’Altavilla, in una famiglia dove si produce grappa da sei generazioni: anche gli animali domestici, di sicuro, sono di tempra robusta!
La Distilleria dove passa il treno…
Siamo ai piedi della collina, non a caso a due passi dall’antica Stazione di
Altavilla Monferrato, il Tramways del Monferrato, da dove arrivavano vinacce dalle migliori cantine dell’Astigiano per essere trasformate in grappa e in questa veste ripartire: l’Antica Distilleria di Altavilla nasce qui nel 1846 su iniziativa di Filippo Mazzetti. Sei generazioni lo separano dal suo bis-bis nipote Filippo, l’attuale titolare, insieme con la moglie Laura e i figli Fabrizio e Alessandro, dell’azienda di famiglia. Una storia, quella dei distillatori Mazzetti, che si intreccia e si confonde con quella del territorio e che si ritrova nelle sale del Museo del Tramways e nei percorsi, che da qui partono lungo la massicciata della ferrovia e si inoltrano nei vigneti delle colline. O, ancor meglio, nel Museo della Grappa voluto dalla famiglia Mazzetti accanto ai locali della distilleria, dove alla testimonianza delle antiche tecniche di distillazione si affianca quella della vita degli uomini, e delle donne, che di questo lavoro sono stati protagonisti.
Un Museo nella Distilleria
Una tecnica, quella della distillazione, che qui continua nel segno della tradizione, con un impianto a vapore, funzionante a bassa pressione, dove il combustibile necessario al procedimento è costituito dalle stesse vinacce appena distillate. Come succedeva quando i macchinari erano quelli, dall’ingombro di un’eleganza che si direbbe studiata, che ora si incontrano nei locali del Museo. Manovrati da uomini che, terminata la loro fatica, correvano ad applaudire i campioni del Gioco del Pallone col Bracciale con lo stesso entusiasmo, e forse proprio negli stessi sferinferi, con cui oggi da queste parti si va ad assistere a una combattutissima partita di pallapugno. Per poi brindare alla vittoria, o consolarsi per una sconfitta, con un bicchierino di grappa, magari una profumata Riserva 9 anni Nebbiolo da Barolo.
Info:
www.grappaltavilla.com
Se poi il Monferrato vi sta intrigando e volete saperne di più, a qualche km da Altavilla c’è Lu, dove scoprire un’altra interessante realtà: quella delle nocciole. Circondata dai noccioleti, troverete la Corilu, Società Cooperativa Agricola, che ha anche lei una bella storia da raccontare.