Corilu: Nocciole Piemonte IGP
Corilu: Nocciole Piemonte IGP

Le nocciole di Corilu

Corilu: i noccioli

Corilu: i noccioli

Corilu: un nome breve e divertente, per un frutto che da sempre trasmette allegria. Era così per i Romani, che regalavano rami di nocciolo per augurare felicità, ed è ancora così per noi, quando pensiamo alle noccioline come compagne di un momento di relax. Corylusche a Lu ha trovato da sempre il suo luogo di elezione.

Una scelta della natura che uomini di buona volontà hanno avuto la felice intuizione di saper valorizzare al momento giusto.

 

Corilu: nocciole in cooperativa

A Lu oggi ci sono 300 h di noccioleto, tra terreni di proprietà della cooperativa e quelli di altre aziende del territorio, che in lei hanno spesso un punto di riferimento. La Corilu infatti innova e sperimenta in collaborazione con le  università di Torino e Piacenza e qui arrivano tecnici da tutto il mondo, persino dal Cile, dall’Armenia e dalla Georgia, per imparare come si fa.

Corilu, il logo

Una bella storia, nata nei primi anni Ottanta del secolo scorso dalla fiducia reciproca di un gruppo di amici che hanno deciso di unire le loro forze per migliorare il futuro comune.

Oggi la produzione della Corilu, la Nocciola Piemonte IGP, ha raggiunto un’eccezionale qualità universalmente riconosciuta, grazie anche alla cura che qui viene messa nella lavorazione nonchè alla sua particolare macchina per la tostatura, costruita “su misura” per questo luogo unico.

 

Corilu: che si fa con le nocciole?

Prodotto principe della cooperativa sono le nocciole sgusciate, impacchettate sottovuoto subito dopo essere state sottoposte a un’accurata selezione manuale. Oppure, sempre sottovuoto, si trovano anche le nocciole tostate: un procedimento che non solo ne aumenta la conservabilità, ma ne esalta sapori e aromi. Ma qui alla Corilu la voglia di sperimentare non si arresta mai. E così sono nate le creme spalmabili alla nocciola, vero fiore all’occhiello della creatività monferrina!

Corilu: le creme spalmabili

A noi è piaciuta in particolare la crema classica, dove la nocciola esprime al meglio il suo potenziale: assaggiarla e sognarla su di un piatto di caldi tajarin è stato un attimo!

Ai golosi più “dolci”consigliamo la crema al gianduia e la crema al gianduia fondente, che si differenziano soltanto per percentuali diverse di cacao. Tutte, naturalmente, senza glutine.

 

E per chiudere…

Un consiglio per i viaggiatori. Se venite a visitare Corilu, non perdetevi un giro turistico per Lu, “il paese dei canonici”, nonché di ottimi vini, come quelli che da generazioni produce la famiglia Casalone.  E per la sosta pranzo, niente di meglio che il ristorante di Cascina Faletta, dove cucina lo chef stellato Paolo Viviani.

 

Info:

www.corilu.it

 

 

 

 

 

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