Caseificio Bertinelli, Dove Il Casaro è Donna

Caseificio Bertinelli, dove il casaro è donna

Se la frase non fosse abusata, si potrebbe dire che questo è un lavoro insolito per una donna.  Lei conferma: « Che ci sia un’altra donna che fa la mia professione, almeno da queste parti, non l’ho mai saputo. Quando ero giovane io, perché era impensabile, oggi… il perché non lo so davvero». A raccontare è Katia, la “casara” del Caseificio Bertinelli di Noceto (PR), un’azienda agricola “2.0 che ha fatto della creatività il suo punto di forza”, come loro stessi si definiscono. E di questa “forza”, il lavoro di Katia è uno dei fattori determinanti.     Una donna per casaro Il casaro, per chi non lo sapesse, è colui (o colei) che si occupa della lavorazione del latte e della sua trasformazione in formaggio. Un lavoro che ha le sue origini nella notte dei tempi e che oggi è sicuramente supportato dalla tecnologia, ma che continua a non differire poi troppo da quello che succedeva nel passato più remoto: latte, caglio e … un intelligente uso dell’esperienza. Con l’aggiunta di qualche piccolo “segreto”, che fa parte del patrimonio di conoscenze  conquistato sul campo. «Avevo 22 anni quando ho cominciato – continua a raccontare Katia – e ho potuto…

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Art For Excellence Al Palazzo Della Luce

Art for Excellence al Palazzo della Luce

Salito lo scalone d’onore che porta al primo piano scopriamo ad attenderci un ascensore, che però non abbiamo usato. Perché  in effetti non è fatto per scendere e salire nello spazio della vile materia, visto che questa Ascensione, pensata da Carlo Gloria per Ascot, rimanda a ben più nobili ed eteree elevazioni. Siamo all’interno del Palazzo della Luce di Torino, quello che ancora molti, e anch’io tra loro, ricordano come “Il Palazzo dell’Enel”, dove si andavano a pagare “le bollette”. Ora invece un sapiente restauro conservativo lo ha restituito alla città come splendido spazio espositivo.    Palazzo della Luce, dove l’arte è di casa Il Palazzo è stato immaginato così dall’architetto Angelo Ceresa ai primi del Novecento, che per costruirlo si è ispirato a Palazzo Madama e all’arte dello Juvarra: un interno dalla prestigiosa eleganza, con uno scenografico scalone marmoreo che porta all’ampio salone Aulico di rappresentanza, dalla bellissima volta decorata a rilevo di fiori in stucco. Ed è qui che l’arte contemporanea “si mette in mostra”, con una collezione di opere inedite che interpretano i valori di aziende d’eccellenza del territorio piemontese.  Un progetto di Arte For Excellence, nato con l’intento di «lavorare insieme e fare sistema tra arte…

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Zucca, Per Far “passare” L’autunno

Zucca, per far “passare” l’autunno

Una ricetta di stagione, di sicuro molto nota in molteplici varianti: questa è la mia. Ho cambiato qualcosa nella Ricetta della mamma, per esempio il tipo di zucca. Ho usato infatti questa zucca, che non conoscevo e che  ho seminato nell’orto su consiglio del mio fornitore. Si chiama Uchiki Kuri ed è ottima in tante preparazioni, visto che ha il vantaggio di poter essere utilizzata con la buccia, che da cotta diventa tenerissima. Ecco che cosa ho fatto.   INGREDIENTI: zucca (ho usato la Kuri, ma potete sostituirla) gr. 500 pulita castagne gr. 200 circa da crude lenticchie già pronte in lattina da  gr.250 una cipolla rossa di Tropea 2 foglie di alloro acqua 1, 50 litro olio extra vergine di oliva 2 cucchiai 1 dado da brodo vegetale   PREPARAZIONE: Incidete la buccia delle castagne e mettetele a bollire con le foglie di alloro per 30/40 minuti circa. Al termine le lascerete raffreddare un po’ e poi le sbuccerete togliendo anche la pellicina interna. Nel frattempo, pulite la zucca senza sbucciarla e tagliatela a pezzetti. Quindi mettetela a rosolare brevemente, soltanto per qualche minuto, nell’olio insieme con la cipolla affettata e qualche pezzetto di dado. Aprite la lattina e…

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Elogio Dei Bruscolini

Elogio dei bruscolini

Questa ricetta non l’ho trovata sul Quaderno della mamma ma nella memoria, mia e di tutti quelli che come me sono stati bambini tra gli anni ‘50/’60 del, come ora si dice, dell’ahimè “secolo scorso”. I bruscolini altro non sono che i semi di zucca, frutto ora di stagione, semplicemente abbrustoliti nel forno e poi salati. Sono le mie madelaines. Sere d’estate al mare, cinema all’aperto, omino all’ingresso che vendeva i bruscolini in cartocci di carta di giornale (non inorridite, siamo tutti sopravvissuti): una tentazione irresistibile, a un costo davvero irrisorio. Quando ho scoperto che i miei giovani amici non li conoscevano, ho avuto pietà di loro e li ho preparati per un aperitivo. Che siano meglio delle patatine e delle noccioline non l’ho detto io. La ricetta è intuitiva ma ve la do lo stesso.   INGREDIENTI: semi di zucca (di qualunque tipo): una manciata abbondante sale q.b.   PREPARAZIONE: Pulite i semi dai filamenti della zucca, lavateli sotto l’acqua corrente e poi asciugateli in un canovaccio. Metteteli su una teglia da forno, su cui avrete disteso un foglio di carta da forno opportunamente bagnato e strizzato. Accendete il forno a 180° e lasciate cuocere per una ventina di minuti…

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Mazzetti, Una Famiglia Di Distillatori

Mazzetti, una famiglia di distillatori

Ad accompagnarci nella visita  è uno dei gattini di casa, che per unirsi a noi ha per un momento abbandonato la sua tranquilla siesta in cortile sotto il piacevole sole di ottobre: «L’unico problema è non accorgersi di loro mentre accompagniamo i visitatori  – commenta sorridendo Fabrizio Mazzetti facendoci strada – e chiuderli dentro, col rischio di ritrovarli un po’ troppo “inebriati”… » Preoccupazione forse inutile qui, nell’Antica Distilleria d’Altavilla, in una famiglia dove  si produce grappa da sei generazioni: anche gli animali domestici, di sicuro, sono di tempra robusta!   La Distilleria dove passa il treno… Siamo ai piedi della collina, non a caso a due passi dall’antica Stazione di Altavilla Monferrato, il Tramways del Monferrato, da dove arrivavano vinacce dalle migliori cantine dell’Astigiano per essere trasformate in grappa e in questa veste ripartire:  l’Antica Distilleria di Altavilla nasce qui nel 1846 su iniziativa di Filippo Mazzetti. Sei generazioni lo separano dal suo bis-bis nipote Filippo, l’attuale titolare, insieme con la moglie Laura e i figli Fabrizio e Alessandro, dell’azienda di famiglia. Una storia, quella dei distillatori Mazzetti, che si intreccia e si confonde con quella del territorio e che si ritrova nelle sale del Museo del Tramways e nei percorsi, che da…

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Funghi Trifolati: Dal Raccoglitore Al Consumatore

Funghi trifolati: dal raccoglitore al consumatore

Casa di campagna, tardo pomeriggio di un venerdì di novembre: nel giardino sono nati i funghi! Li vede un amico, micologo esperto, e sentenzia: «Sono chiodini, funghi semplici ma buoni. Commestibili, ma con qualche attenzione nella preparazione. Ti spiego come fare». E ora io lo spiego anche a voi, visto che ho seguito i suoi  consigli con attenzione e i funghi li ho raccolti, cucinati e mangiati. Con soddisfazione e…senza conseguenze.   INGREDIENTI: Una manciata di funghi chiodini, appena raccolti Aglio. 2 spicchi Prezzemolo: una manciata Mezzo dado per brodo vegetale Olio extravergine di oliva q.b. Bicarbonato in polvere, un pizzico Sale q.b.   PREPARAZIONE: Date ai funghi una lavata superficiale e poi metteteli a bagno, per una decina di minuti, in acqua fredda cui avrete aggiunto un pizzico di bicarbonato: è una precauzione disinfettante. Intanto pulite e tritate aglio e prezzemolo e tenetelo da parte; mettete a bollire una pentola con acqua e sale. Togliete i funghi dall’acqua con un mestolo forato, in modo da lasciare sul fondo eventuali residui di terra; metteteli nelle pentola quando l’acqua bolle e lasciateli sobbollire per circa 15 minuti. Quindi scolateli, anche in questo caso con un mestolo forato, e disponeteli su di…

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Le Nocciole Di Corilu

Le nocciole di Corilu

Corilu: un nome breve e divertente, per un frutto che da sempre trasmette allegria. Era così per i Romani, che regalavano rami di nocciolo per augurare felicità, ed è ancora così per noi, quando pensiamo alle noccioline come compagne di un momento di relax. Corylus, che a Lu ha trovato da sempre il suo luogo di elezione. Una scelta della natura che uomini di buona volontà hanno avuto la felice intuizione di saper valorizzare al momento giusto.   Corilu: nocciole in cooperativa A Lu oggi ci sono 300 h di noccioleto, tra terreni di proprietà della cooperativa e quelli di altre aziende del territorio, che in lei hanno spesso un punto di riferimento. La Corilu infatti innova e sperimenta in collaborazione con le  università di Torino e Piacenza e qui arrivano tecnici da tutto il mondo, persino dal Cile, dall’Armenia e dalla Georgia, per imparare come si fa. Una bella storia, nata nei primi anni Ottanta del secolo scorso dalla fiducia reciproca di un gruppo di amici che hanno deciso di unire le loro forze per migliorare il futuro comune. Oggi la produzione della Corilu, la Nocciola Piemonte IGP, ha raggiunto un’eccezionale qualità universalmente riconosciuta, grazie anche alla cura che qui viene messa…

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Cascina Faletta, Tra Green E Innovazione

Cascina Faletta, tra green e innovazione

L’acqua della piscina panoramica è calda tutto l’anno; dai vigneti circostanti ci si può incamminare per rilassanti passeggiate; le biciclette in dotazione sono tra i modelli più innovativi, e meno faticosi quando il sentiero si fa insidioso; a chi invece preferisce un relax totalizzante, a dare il benvenuto sarà il bicchiere di vino della casa, da sorseggiare comodamente seduti a un tavolo della veranda o del giardinetto, o pigramente allungati su una chaise lounge della terrazza al piano superiore, da cui la vista può spaziare davvero lontano.   Tre fucili vi difenderanno Tre fucili modello Carcano, avvolti nella carta di un giornale datato 1°gennaio 1947, sono il reperto più curioso, e tuttora misterioso, trovato durante i lavori di restauro dell’ottocentesca Cascina Faletta. Diventati da allora il simbolo-portafortuna della Tenuta, il glifo dei Tre Fucili  incrociati compare sulla targa all’ingresso, come sulle etichette dei vini dell’Azienda Agricola, a garantire serenità al relax  degli ospiti e tranquillità ai ribollire dei tini e delle botti. Perché l’intenzione dei proprietari, Elena e Giovanni, è innanzitutto quella di restituire al nostro tempo un luogo del passato preservandone il più possibile l’anima, utilizzando a questo scopo anche il meglio che il progresso tecnologico può offrire. In modo…

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A Cena Col Caffè, Però Dell’Honduras

A cena col caffè, però dell’Honduras

Che con il caffè si possa cucinare non è una novità, ma perché i piatti funzionino ci vuole davvero un buon caffè e …un vero cuoco. C’erano tutti e due gli elementi alla tavola di Affini lo scorso martedì 30 ottobre: una serata riuscita!   Il caffè dell’Honduras Il caffè viene dalla coltivazione Finca Rio Colorado in Honduras e a presentarlo c’è il suo capataz Francisco Panchito Villeda, un piccolo produttore cui però è stata affidata la guida della Finca in quanto socio di Umami Area Honduras. Che, come spiega il coffee expert Andrej Godina, è un progetto nato “al fine di investire e dare maggior valore aggiunto a questa splendida terra ricca di tradizione e capace di produrre un ottimo caffè speciality”. Umami Area Honduras ha perciò acquistato una piantagione di caffè adiacente al parco nazionale della Celaque, Patrimonio Universale UNESCO, che si estende per 45 ettari tra il rio Colorado e il rio Aruco. Una piantagione, continua Godina, che “ nel breve verrà convertita in produzione biologica e che ha iniziato a sostenere corsi di formazione gratuiti per i soci della cooperativa”. Un ottimo progetto per un ottimo caffè. Provarlo per credere.   L’Honduras nel piatto…e nel bicchiere Opera di…

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