I Chimi A Frassino - Ph Silvana Delfuoco
I Chimi a Frassino - ph Silvana Delfuoco

I Chimi, una sorpresa nel cuore della Val Varaita

Una piacevole sorpresa per chi, come noi, sta andando alla ricerca di una cucina senza fronzoli, come quella che si dovrebbe – il condizionale è d’obbligo, ahimè – trovare alla tavola di una trattoria. Una cucina che davvero badi alla sostanza, nel rispetto della qualità delle materie prime; che nella scelta dei piatti da proporre non dimentichi mai le proprie radici; ma che, soprattutto, sia guidata da un cuoco vero, uno che il mestiere lo conosce bene: altro dettaglio per nulla scontato!
Ed è così che siamo fortunatamente approdati in quel di Frassino, al centro della cuneese Val Varaita, dove si trova la locanda I CHIMI.

I Chimi: quando il valore sta nella sostanza

Un locale dalla curata semplicità, dove tutto contribuisce a confermare il calore dell’accoglienza: dai pavimenti di legno grezzo, ai muri intonacati, alle volte in pietra lasciate volutamente a vista. Però i tavoli sono accuratamente apparecchiati con le doppie tovaglie e il vasetto di fiori freschi. Il menu racconta di piatti “di sostanza” legati alla stagionalità, dove grande è l’attenzione alle materie del territorio e alla cucina della tradizione. Tra cui c’è solo l’imbarazzo della scelta.

I Chimi: una cucina non scontata dove parla la tradizione

E così abbiamo scelto, per questa prima volta, di rinunciare seppur a malincuore agli antipasti – per altro ci viene offerta come appetizer un’ottima frittattina di verdure – per apprezzare al meglio i primi piatti, entrambi di pasta fatta in casa: tajarin con salsiccia e porri e maltagliati con broccoli, aglio e acciughe, entrambi dal perfetto amalgama. Abbondanti e assai ben cucinati anche i secondi piatti: tagliata di manzo al sale grosso e filetto di trota alla piastra. Come non chiudere con un dolce? Possiamo concedercelo: un perfetto bonet anche lui in dose generosa. Un bicchiere di vino della casa – dobbiamo rientrare in auto – ma in una prossima occasione magari approfittiamo di una delle due stanze, predisposte proprio per chi vuole concedersi una serata di tutto relax. In una piacevolissima locanda, che davvero merita la visita.

Info:

www.locandaichimi.it

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

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