Torino vista dal Mercato Centrale

Aperto 364 giorni l’anno, dal lunedì alla domenica e dalle otto a mezzanotte. Come deve essere un mercato nella tradizione mediterranea, luogo di vita e di aggregazione, in cui cibo e cultura riacquistano il loro vero valore fondendosi insieme.

Tre livelli per complessivi 4500 mq in quello che era il Centro Palatino di Porta Palazzo, da tempo in crisi da abbandono. Qui si alternano 26 botteghe tra artigiani del gusto, ristorante, scuole di cucina, birreria, bar, caffetteria e…molto altro ancora!

Il ristorante del Mercato, dove sarà possibile prenotare un tavolo, è affidato alla Farmacia del Cambio, ma ci saranno anche i format inediti di due ben noti “stellati” cittadini: Davide Scabin con il Carbone Bianco, con cotture a carbone per zuppe, uova e verdure e Marcello Trentini con la Fata Verde, cucina esclusivamente vegetariana. E poi ancora ci sarà… Ma vedere con i propri occhi è meglio che sentir raccontare da altri, quindi mi limiterò a ricordare qualche curiosità.

Al Mercato ho visto…

Al Mercato Centrale: il mulino ViVa la Farina

Un vero mulino, con tanto di macina in pietra lavica dell’Etna, dove tutti i giorni chi vuole può farsi creare il proprio blend di grano su misura. È un’idea di ViVa la Farina, un’azienda nata in Piemonte nel 2016 e coadiuvata nelle pratiche di produzione dal Centro di Ricerca Cerealicoltura e Colture industriali (CREA-CI) di Vercelli.

Al Mercato Centrale i formaggi di Occelli

Una sala di stagionatura per i formaggi, riproduzione in miniatura di quella “vera”. Ci ha pensato Beppino Occelli, che qui al Mercato aprirà a breve anche il suo “Laboratorio dei Formaggi”. Il tutto grazie all’instancabile e sorridente presenza di Milena.

Al Mercato Centrale: la distilleria di Simone Mari

Una distilleria, quella di Simone Mari, con due punti di ospitalità all’interno. Quello a piano terra, subito all’ingresso del Mercato, aperta fino alle diciotto. E quella al primo piano, con accesso diretto dall’esterno e tavolini con vista sulla piazza, che aprirà dalle diciotto all’una di notte dalla domenica al mercoledì e fino alle due dal giovedì al sabato.

E infine, due ghiacciaie storiche risalenti al XVIII secolo, presto visitabili gratuitamente, che ricordano a tutti i visitatori che qui è passata, e continua a passare, la storia di Torino: quella, faticosa, del quotidiano “mestiere di vivere” delle donne e degli uomini che, pezzo per pezzo, hanno messo insieme questa bellissima e non facile città.

Info:

mercatocentrale.it

(Foto di Silvana Delfuoco, tranne quelle specificate dal ph)