A Langhirano il prosciutto Galloni sale in terrazza
A Langhirano c’è un Giardino pensile di 2000 mq, pieno di piante mescolate a curiose opere d’arte che si specchiano su magici laghetti. Tutt’intorno a noi, in una vista a 360°, le colline lungo il greto del torrente Parma, che respirano l’aria fresca del “Marino” e aspettano gli eventi, con la pazienza dei secoli. Perché qui, sotto di noi che da veri privilegiati godiamo di questo panorama unico, il lavoro prosegue: i prosciutti dell’Azienda Galloni non possono concedersi soste.
Sono passati poco più di due anni dall’improvviso incendio che, in poche ore, ha distrutto buona parte dei capannoni, mandando così in fumo anni di lavoro e provocando danni per oltre 20 milioni di euro. Un disastro da cui era possibile uscire in un solo modo: ripartendo alla grande.
Galloni: dall’incendio alla rinascita
“Forse tutto questo non oggi non ci sarebbe – racconta, guardandosi
intorno, Luca Galloni, terza generazione della famiglia – se quel giorno di luglio del 2016 non fosse scoppiato l’incendio. Invece non soltanto non abbiamo mai fermato la produzione, ma ci siamo messi all’opera per riprogettare il nostro futuro”.
E il futuro adesso è qui, in questo nuovo stabilimento nato da uno stretto connubio tra altissima tecnologia e conservazione della tradizione.
“Siamo tra le dieci aziende riconosciute di alta qualità, cioè i 2/3 dell’intera produzione del Consorzio – spiega Luca mentre ci accompagna nella visita– e la qualità è la nostra garanzia, che va protetta e difesa. Qui pratichiamo la salagione manuale, un procedimento tradizionale che va oltre il disciplinare del Consorzio; inoltre ogni nostro polo produttivo ha un salatore anziano, con oltre 25 anni di esperienza , e un salatore “giovane”, che però lavora già con noi da una decina d’anni”.
Galloni: il profumo del prosciutto
Eccoci allora tra le “stanze” dei prosciutti, che aspettano pazienti il loro momento di gloria. Passando di cantina in cantina, gli aromi parlano: più freschi, più dolci, più intensi…
“ Con l’avanzare della stagionatura – continua Luca – il prosciutto perde le caratteristiche della carne fresca e acquista consistenza, profumi, gusto. E sono proprio le finestre, orientate ortonogalmente rispetto alla vallata, a introdurre nelle cantine il dolce vento che viene dal mare, l’ingrediente “segreto” che dà al Prosciutto di Parma la qualità che lo rende unico al mondo”.
Info:
www.galloniprosciutto.it
www.prosciuttodiparma.com
www.parmacityofgastronomy.it