Carlo Cracco: Un Dolce Ricordo Di Parma
Carlo Cracco: un dolce ricordo di Parma

Una tavola per mille: a Parma si può

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Parma: Cena dei Mille

Parma: Cena dei Mille

Mille convitati che, la sera dello scorso 4 settembre, si siedono a tavola tutti insieme sotto le stelle di piazza Garibaldi, protetti dallo sguardo benevolo, e di sicuro consenziente, del Generale in persona, lui che di grandi numeri ha una certa esperienza. È la Cena dei Mille, cucinata e servita dagli chef  del Consorzio Parma Quality Restaurants, capitanati per l’occasione da Massimo Spigaroli, con la collaborazione di Cheftochef Emilia Romagna e la partecipazione straordinaria di Carlo Cracco.

Cose che succedono qui a Parma,  Città creativa Unesco della Gastronomia e prossima Capitale della Cultura 2020, ma soprattutto cuore e anima della Food Valley d’Italia.

 

Cena dei Mille: il menu

In apertura, un originale Gazpacho alla Parmigiana, con cannolo di

Cena dei Mille: coscia d'oca

Cena dei Mille: coscia d’oca

tosone ripieno di ricotta accompagnato da acciughe, cui ha fatto seguito Lo Scrigno di Parma: un trionfo di ravioli su fonduta di caciotta di Parmigiano Vacche Rosse racchiuso in una sfoglia tricolore. Ottimo secondo “della tradizione”, firmato da Enrico Bergonzi, la  Coscia d’oca in confit con millefoglie di verdure e croccante al Prosciutto di Parma. E finalmente, dopo un’attesa giustamente degna del momentocloudella serata, il misterioso dolce preparato da Carlo Cracco: Un dolce ricordo di Parma.

Si è trattato di un affettuoso omaggio dello chef  alla città che lo ha accolto, al suo comparire tra la folla di piazza Garibaldi, con un uragano di applausi: una delicata, e assai coreografica, interpretazione del più “ruspante” dessert della tradizione emiliana, l’amatissima Zuppa inglese.

 

E Parma non si ferma quiParma: Teatro Regio

Proseguiranno per tutto il mese di settembre – e oltre, visto che il 27 settembre avrà inizio il Festival Verdi al Teatro Regio – gli eventi pensati per i turisti, stranieri in buona parte, che scelgono Parma per quest’ultimo scampolo di vacanza. Il Duomo e la cupola affrescata dal Correggio, il Battistero e i bassorilievi dell’Antelami, il cinquecentesco Teatro Farnese interamente ligneo, la magica  Camera della Badessa nell’ex Monastero di San Paolo… capolavori che nulla hanno da invidiare a quelli dell’arte salumiera, del formaggio Parmigiano, come pure dell’Oro Rosso, vale a dire del pomodoro d’industria che qui a Parma vanta una solida tradizione, e della pasta alimentare, un must che non ha bisogno di presentazioni.

Parma: particolare del Duomo

Parma: particolare del Duomo

Senza dimenticare il brindisi finale. Naturalmente con una fresca e effervescente Malvasia dei Colli di Parma.

 

Info:

www.parmacityofgastronomy.it

 

 

 

 

 

 

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