Stasera Si Va All’Osteria Dalla Badessa

Stasera si va all’Osteria dalla Badessa

Se siamo in un'osteria... Un'osteria di quelle autentiche, nel verde della campagna cuneese appena fuori dal centro di Perveragno, dove si cucinano i piatti della tradizione, si fanno "serate a tema",  si possono organizzare feste familiari, ma si può anche semplicemente prenotare - questo sì, è indispensabile - per una cena tra amici. Quello che invece non ci sentiamo di consigliare, pur in questa simpatica sala allegramente arredata con gli oggetti più disparati della tradizione contadina,  è una romantica cenetta a due, che verrebbe disturbata assai dalla totale mancanza di insonorizzazione del luogo. Ma siamo pur sempre in un'osteria e anche questo è "colore locale". O forse no?   ... il vino, che posto ha? Perché, come "deve" essere un'osteria? Qui candide tovaglie apparecchiano con eleganza i solidi tavoli di legno, su cui  campeggiano sfiziosi  bicchieri da vino. Sfiziosi sì, ma piuttosto inadeguati - come non lo sarebbero invece degli essenziale e ormai consueti "calici" - a valorizzare, in un locale che pur rivendica la sua identità tradizionale, il loro prezioso contenuto. Così come, al momento di scegliere una bottiglia per accompagnare la cena, l'offerta si è limitata alla vaga proposta: bianco o rosso? barbera, dolcetto, nebbiolo? Con l’aggiunta, alla…

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Il Dolcetto, Questo Sconosciuto… Ma Non A Montelupo Albese

Il Dolcetto, questo sconosciuto… ma non a Montelupo Albese

È lui, il piemontesissimo Dolcetto, il vino che esprime al meglio il senso delle radici contadine e vignaiole di questa terra. Diffuso con ben tredici denominazioni d’origine in sei diverse zone di produzione, tutte comprese in quelle Langhe ormai così note in tutto il mondo da quando l’Unesco le ha riconosciute Patrimonio dell’Umanità. Eppure, eppure… al di fuori dei confini della Regione, appena “varcato il Ticino” tanto per intenderci, il Dolcetto diventa un illustre sconosciuto. Complice forse il nome, da cui nasce l’equivoco. Perché il Dolcetto non è affatto un vino dolce, ma semplicemente quello che viene da un dussett , un piccolo dosso, un “dolce declivio” , su cui un tempo si coltivavano le viti di famiglia, con cui fare il vino di casa. E quindi la scommessa del Dolcetto, giovane vino nonostante il suo lungo e nobile passato, è appena cominciata e ora si prepara ad affrontare nuovi mercati.   Montelupo Albese: la scommessa del Dolcetto Una scommessa che sta portando avanti con determinazione un gruppo di produttori di Montelupo Albese, un pugno di case tra le vigne a due passi da Alba. Matteo Destefanis, Teresio Brangero, Claudio Giachino, Giorgio Sobrero, Raffaella e Maurizio Marello hanno scelto di…

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