A Gusto Divino Lievita La Festa

A Gusto Divino lievita la festa

C’erano Enrico Crippa, chef tristellato di Piazza Duomo; Gabriele Bonci, il pizza hero nazionale; Friedi Schmuck, il miglior pizza chef della Sicilia; Loretta Fanella, la regina della pasticceria italiana; Luca Scarcella, il panificatore sabaudo e Teo Musso patrono di birra Baladin lo scorso 17 giugno a Saluzzo. Tutti insieme, come si fa tra amici, per festeggiare i primi 5 anni di Gusto Divino, la “pizzeria gastronomica” che  Massimiliano Prete ha aperto  a Saluzzo, la sua patria di adozione: il luogo dove lui, salentino d’origine, ha scelto di vivere il suo percorso professionale nel mondo dei lievitati.   Gusto Divino scende in piazza In una piazza Cavour affollata da oltre 150 persone pronte a farsi coinvolgere dall’atmosfera di festa, ma soprattutto impazienti di “gustare” tutto quello che la serata poteva offrire,  Massimiliano e i suoi amici-chef hanno fatto hanno raccontato le loro eccellenze, sollecitati da una Sarah Scaparone perfettamente in ruolo. Maxischermo, musica dal vivo, chiacchere rilassate e andirivieni tra i tavoli: comincia davvero l’estate? E, finalmente, è venuto per gli chef il momento di mettersi all’opera.   A Gusto Divino cucinano gli chef Per iniziare, la puccia imperdibile di Prete, con cipolle e olive nell’impasto, guarnita con Raschera dop, salsiccia…

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EIANDA: I Sapori Genovesi Di …Cuneo

EIANDA: i Sapori Genovesi di …Cuneo

“Cuneo per noi”: parafrasando Paolo Conte, così è la ragione dell’apertura di EIANDA  piccolissimo locale, tutto genovese, nel cuore della vecchia Cuneo. «Perché qui? – spiega il proprietario – Perché, anche se vengo da Genova, questo era da sempre il mio sogno: Cuneo! Una bellissima città».   Eianda e Cuneo E mentre parla si guarda attorno, come a voler abbracciare con gli occhi quest’angolo di Contrada Mondovì, prima isola pedonale di Cuneo ormai da una quindicina d’anni. Con i suoi portici popolati da negozi “storici” e attraversata da viuzze, come quella in cui sorge EIANDA Sapori Genovesi, dove anche le case hanno molto da raccontare. Proprio a fianco del ristorante, per esempio, si trova l’antica Sinagoga, oggi non più adibita al culto ma perfettamente conservata nell’architettura e negli arredi. E al termine della via ci si trova nel Parco fluviale del torrente Gesso, che fiancheggia fino a rinchiuderlo il “cuneo” da cui la città prende nome. Né i Cuneesi sono rimasti insensibili davanti a tanta dichiarazione d’affetto. EIANDA, subito adottata, ha ormai un suo pubblico di aficionados che rischia di non lasciare quasi spazio nei sei tavolini del dehors estivo, ai turisti che si avvicinano incuriositi. Dopo vari tentativi andati…

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