Tutti A Pavarolo: E Perché No?

Tutti a Pavarolo: e perché no?

Nel 1933 al Ristorante del Castello... "Scapoli e viceversa - TUTTI A PAVAROLO - Tra vecchi amici per il Gran Pantagruelico". Inizia così  la descrizione di uno storico menu datato 3 settembre 1933 che abbiamo trovato, incorniciato e appeso alla parete, del Ristorante del Castello, in quel di Pavarolo sulla collina torinese proprio alle spalle di Superga. Una proposta su cui, rifatta oggi, non ci sarebbe proprio nulla da eccepire soprattutto in un locale come questo, ultracentenario, che della cucina di tradizione ha fatto il suo vanto.  Ora però, da qualche anno nelle mani di due chef, Stefano De Gregori e Domenico Marino, giovani di età e di entusiasmo ma già di sicura e consolidata esperienza,  il Castello sta vivendo una nuova, promettente, stagione. ... al Ristorante del Castello oggi Ci siamo arrivati una sera della scorsa settimana, stupiti di trovare la sala già animata nonostante la strada collinare non così agevole e ben conoscendo la propensione dei torinesi a non uscire volentieri dai confini cittadini. Sempre più incuriositi, abbiamo consultato con attenzione il menu, dove le proposte alternavano piatti della tradizione dagli interessanti accostamenti a golose  incursioni extra regionali, come l'offerta di fregola sarda  o il capitone con i…

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Valli Di Lanzo: è Carnevale A Ceres

Valli di Lanzo: è Carnevale a Ceres

Il Carnevale, almeno lui, è rispettoso del calendario. È arrivato puntuale anche quest'anno al Valli di Lanzo di Ceres dove gli chef, Samuele Riva e Francesco Eblovi, lo hanno voluto festeggiare a modo loro, divertendosi tra i fornelli. A tutto beneficio degli ospiti alla tavola del giovedì grasso, che hanno così beneficiato di un  fritto misto... con sorpresa finale. Ma cominciamo dall'inizio, come è giusto che sia: in ordine di portata.   Valli di Lanzo: un misto di trenta fritti  Il fritto misto del Valli di Lanzo, come ben sanno i fedelissimi, contempla trenta portate, tutte fritte al momento e immediatamente servite quasi senza soluzione di continuità, se non per un breve stacco, e cambio di piatto, fra i salati e i dolci. Si inizia con i ravioli alla piemontese, morbidi e croccanti, e si prosegue con le carni - questa volta ad accompagnare la cotoletta c'era la foglia di borragine -  e le frattaglie, anche le meno consuete, come il fegato di coniglio, servito dopo quello più classico di vitello, le animelle, il cervello, i filoni... Che, è vero, oggi non tutti sanno più apprezzare come meritano. Ma un assaggio di prova?   Valli di Lanzo: lo chef si diverte…

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Al Centro Di Priocca Quando C’è Il Fritto Misto

Al Centro di Priocca quando c’è il Fritto misto

Il Fritto misto piemontese, a quanto mi consta e sono pronta a ricredermi, non è un piatto stagionale ma piuttosto un piatto “di stagione” oltre che di territorio. Difficile trovare i morbidi e succulenti batsuà se non al tempo dell’uccisione del maiale; difficile trovare le rane se non è primavera avanzata e nei posti canonici; o la frittura della frutta fresca se non ai primi caldi. O forse no? In questi tempi di omologazione e di villaggio (con relativo orto) sempre più globale tutto è sempre, ahimè, disponibile qui e ora.   Perché dunque è proprio in questi giorni che pullulano offerte e inviti a pranzi e cene di “tutto fritto misto”: lo vuole il Carnevale imminente? o gli ultimi, quest’anno nemmeno così intensi, freddi? O piuttosto il caso, assai poco imprevedibile? Senza cercare inutili risposte ho accondisceso anch’io alla voglia di Fritto misto. Di uno dei migliori, a mia conoscenza, che ancora si fanno in Piemonte.   Fritto misto al Centro Quello del Fritto misto al Centro di Priocca (CN) è un traguardo ambito da molti. Ci si deve prenotare per tempo e attendere la telefonata di Enrico, amministratore cortese e accorto di tempi e di tavoli. Perché qui il Fritto…

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