A Venezia è Tornata La Stagione Delle Moeche

A Venezia è tornata la stagione delle moeche

Morbide, morbide moeche! «Freschissime, freschissime! le ho pescate adesso nel canal, lì dalla finestra... » così si vantava un oste burlone, qualche anno fa, in una piccola trattoria di Venezia affacciata, appunto, su un canaletto defilato. E la battuta riguardava una, per me allora inedita, prelibatezza delle terre di  Laguna: le moeche. Che anche quest'anno, stagione quasi giusta, ho felicemente ritrovato, e che adesso vi racconto. Una preziosa ghiottoneria Come recitano le definizioni deputate, le moeche altro non sono che granchi durante la fase di muta, che si verifica due volte l'anno, in primavera e in autunno. Senza corazza sono morbidissime, una vera ghiottoneria di cui non si butta via niente: in questi tempi di "sostenibilità" il cibo perfetto! L'unico loro handicap, se così possiamo chiamarlo, è il costo: variabile secondo le annate, ma sempre molto alto. Il mestiere del moècante, allevatore e pescatore a un tempo, è infatti un lavoro non facile e molto duro: sveglie antelucane, ore e ore immersi nel fango della Laguna, cernita manuale del prodotto. Una delle nostre preziose "nicchie" da valorizzare e preservare. Dove gustarle? In trattoria! E, finalmente, eccole nel piatto. Noi le abbiamo sempre gustate nel modo più semplice e tradizionale: impanate…

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Ci Sono, Ci Sono Ancora I Bàcari

Ci sono, ci sono ancora i bàcari

All'ombra di San Marco... Sembravano quasi spariti, soffocati dal tripudio di pizzerie, tavole calde, snack bar, e tutto il resto  che sta - ahimé - dilagando per Venezia, sotto questo aspetto forse non più così Serenissima... E invece eccoli di nuovo al loro posto, così come la tradizione li voleva: sempre nelle calli interne, defilati per quanto possibile dai percorsi turistici più affollati, magari con pochissimi o addirittura senza posti a sedere. Perché al bàcaro si viene, o almeno così dovrebbe essere, per un cicheto e un'ombreta. E pazienza se poi c'è anche chi chiede una coca o uno spritz. ...una sosta per un cicheto Per fermarsi al bàcaro non c'è una ragione precisa. Certo, se ci arrivate alle ore canoniche li troverete più affollati, ma potrebbe anche capitare di trovarli chiusi. Come All'Arco Venezia 436, vicino al Ponte di Rialto, di sicuro uno dei più antichi e, almeno a parer non solo nostro, con una  offerta tra le migliori, che segue il ritmo del vicino mercato e chiude quindi alle 14.30. Noi ci siamo arrivati quasi al limite, limitando seppur di poco l'inesorabile coda iniziale alla cassa. Così siamo però riusciti a conquistarci un posto a sedere - sono…

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