Venezia, Stagione Di Moeche - Ph Silvana Delfuoco
Venezia, stagione di moeche - ph Silvana Delfuoco

A Venezia è tornata la stagione delle moeche

Morbide, morbide moeche!

«Freschissime, freschissime! le ho pescate adesso nel canal, lì dalla finestra… » così si vantava un oste burlone, qualche anno fa, in una piccola trattoria di Venezia affacciata, appunto, su un canaletto defilato. E la battuta riguardava una, per me allora inedita, prelibatezza delle terre di  Laguna: le moeche. Che anche quest’anno, stagione quasi giusta, ho felicemente ritrovato, e che adesso vi racconto.

Moeche fritte Al Vecio Bragosso - ph Silvana Delfuoco

Moeche fritte Al Vecio Bragosso – ph Silvana Delfuoco

Una preziosa ghiottoneria

Come recitano le definizioni deputate, le moeche altro non sono che granchi durante la fase di muta, che si verifica due volte l’anno, in primavera e in autunno. Senza corazza sono morbidissime, una vera ghiottoneria di cui non si butta via niente: in questi tempi di “sostenibilità” il cibo perfetto! L’unico loro handicap, se così possiamo chiamarlo, è il costo: variabile secondo le annate, ma sempre molto alto. Il mestiere del moècante, allevatore e pescatore a un tempo, è infatti un lavoro non facile e molto duro: sveglie antelucane, ore e ore immersi nel fango della Laguna, cernita manuale del prodotto. Una delle nostre preziose “nicchie” da valorizzare e preservare.

Moeche fritte da Bepi antico – ph Silvana Delfuoco

Dove gustarle? In trattoria!

E, finalmente, eccole nel piatto. Noi le abbiamo sempre gustate nel modo più semplice e tradizionale: impanate e fritte, accompagnate dalla classica polenta bianca. E così è stato anche questa volta, a Venezia in due trattorie della tradizione – ebbene sì, esistono ancora – che ne hanno dato entrambe la loro personale interpretazione. Più delicate da Bepi antico 54 da Loris; più croccanti quelle dell’Hosteria Al Vecio Bragosso. A noi sono piaciute, sia l’una che l’altra. Volete provare anche voi?

Moeche e polenta al Vecio Bragosso – ph Silvana Delfuoco

Info:

www.dabepi.it

www.alveciobragosso.com

Silvana Delfuoco

La gola un peccato capitale? Lo diceva anche il padre Dante, è vero. Salvo poi lamentarsi per quanto “sa di sale lo pane altrui”. E poi ci sono tanti tipi di fame, e tanti modi per soddisfarle: un piatto ben cucinato, un bicchiere di vino buono, la vista di un bel quadro, un film che ci ha fatto ridere, il libro che teniamo sul comodino…

Emozioni di vite forse un po’ privilegiate – le nostre – ma che a me piacerebbe poter condividere. Per questo ho deciso di tenere un diariogoloso, in cui raccontare le mie esperienze di giornalista enogastronomica, ogni tanto in trasferta in altri settori. E con un ormai lungo – ahimè – passato alle spalle. Da insegnante di italiano e latino nei licei torinesi: ebbene sì, lo confesso. Ma questa è un’altra storia…

Attualmente collaboro con Il Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio. In passato ho già collaborato con: Leiweb e Oggi.it; Il Sommelier Fisar; La Cucina del Corriere; OraCucina; Viaggi del Gusto Magazine; Economy; turismodelgusto.com; Bubble's Italia Magazine.

This Post Has One Comment
  1. Le moeche: un motivo in più x tornare a Venezia…..come se ci fosse bisogno delle moeche x ritornare in un luogo stupendo come Venezia….

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