La Lumière Di Henri Toulouse-Lautrec

La lumière di Henri Toulouse-Lautrec

Bella, divertente, forse meno colorata di quel che ci si aspetta ma piena di gioia di vivere. Da vedere assolutamente questa TOULOUSE-LAUTREC La Belle Époque, una grande retrospettiva internazionale dedicata all’aristocratico pittore bohémien, il più grande creatore di manifesti e stampe tra XIX e XX secolo. Sono in esposizione circa 170 opere - tutte provenienti dalla collezione dell’Herakleidon Museum di Atene - tra cui spiccano una dozzina di (bellissime) litografie a colori e alcuni manifesti pubblicitari. Ma la gran parte sono disegni: a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali. La miglior testimonianza, se mai ce ne fosse bisogno, della straordinaria precocità dell’artista – un dodicenne Henri disegna i cavalli di una giostra medievale - e del suo strepitoso, salvifico, talento. I cavalli, le notti parigine, ma soprattutto le donne: attrici, dame dell’aristocrazia, donne del popolo e prostitute. Osservate, loro sì, senza ironie né moralismi, da un artista che ha ben dimostrato di saper essere maestro nella caricatura satirica. Spesso osservate nella sfera più intima e privata, e indagate con affettuoso rispetto, ne emergono ritratti colmi di un’umana dignità che in ben poche altre opere, del passato come del futuro, è possibile ritrovare. E però protagoniste vitali…

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Grecia, un percorso iniziatico

No, non sono stata sulle isole. Sarà per una prossima volta.” Meglio premetterlo, visto che è la prima domanda che mi fanno (quasi) tutti quelli che scoprono del mio recente viaggio in Grecia. No, perché questo è stato il mio viaggio iniziatico, arrivato ora con un po’ di ritardo – in fondo, che cos’è mezzo secolo confronto all’eternità? – rispetto a quando lo avevo progettato, nel mio primo anno di scuola media. Una scoperta, allora, che si nutriva dei versi di Omero – ma quanto mi piaceva l’Iliade! – e delle avventure archeologiche di Schliemann. Merito anche, certo, dell’entusiasmo che sapeva trasmettere la mia professoressa –grazie, signora Cantù- e che il tempo, per fortuna ha forse un po’ diluito ma non disperso. Insomma, dovevo vedere i luoghi degli dei e degli eroi. Atene, quindi, innanzitutto, visto che Troia era fuori percorso (e Sparta, purtroppo, inesistente). E poi Delfi dove parlava la Pizia, Olimpia e il recinto sacro delle gare, il Citerone dove Edipo era stato perso e ritrovato, la Micene ricca-d’oro degli Atridi, e poi… Certo anche il mare color-del-vino dei viaggi di Odisseo, la petrosa Itaca, Delo dove Apollo-fu-manifesto, Creta e grotta dei Coribanti… ma questa è un’altra storia,…

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