Bodega Josè Maria A Carmona

Bodega Josè Maria a Carmona

Si sta bene davvero, nel fresco della sera andalusa, seduti a un tavolino davanti all'ingresso della Bodega Josè Maria, una vineria- bar a tapas che qui a Carmona, bella cittadina poco distante da Siviglia, è forse più frequentata dai locali che dai turisti. Sarà per la vicinanza alla piazza del mercato, che richiede un servizio veloce e informale; sarà per l'affabilità dei proprietari, capaci di far sentire a proprio agio l'habituè come l'avventore casuale; ma soprattutto, ne siamo convinti, è per la qualità della cucina, da cui escono piatti abbondanti e sostanziosi e cope di ottimi vini.   Bodega Josè Maria: una cucina stagionale Qui davvero un piatto tira l'altro e anche noi ci siamo lasciati tentare sia dalle proposte della Carta che da quelle sulla lavagna del giorno. Un rapporto davvero ottimo la qualità/prezzo e, come sempre da queste parti, tutto a compartir. Dei nostri, ahimè anche troppi, assaggi ricordiamo: tra i salumi, un gusto davvero unico la caña de lomo de bellota, un tipo di jamon iberico dalla lavorazione particolare; grande piatto, cucinato alla perfezione, la cola de toro plato estrella, una "coda di toro" saporita e tenerissima; infine ottimo equilibrio dolce/sapido gli alcachofas con anchoas, carciofi spagnoli…

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A Torino Il Primo Salone Del Vermouth

A Torino il primo Salone del Vermouth

Torino, la capitale del vermouth Dove, se non a Torino, poteva nascere il primo Salone del Vermouth? È infatti nella capitale sabauda che fu "inventato", così come ancora oggi lo conosciamo, nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano. E fu lo stesso Carpano, che aveva la bottega a due passi da Palazzo Reale, a inviarne un omaggio a Vittorio Amedeo III, che non solo lo gradì ma da quel momento lo introdusse nel consumo abituale della famiglia reale e della corte. Fu così che il vermouth conquistò la sua fama e ben presto si diffuse in tutta Europa.   Torino, il vermouth a Palazzo Carignano Il Salone del Vermouth si svolgerà il 24 e 25 febbraio 2024, suddiviso tra Salone, con sede al Museo Nazionale del Risorgimento, e il Fuori Salone, diffuso per tutta la città e della durata di una settimana, dal 19 al 25 febbraio. Se poi consideriamo che il Museo del Risorgimento si trova all'interno di Palazzo Carignano, luogo simbolo della storia del Regno, si capisce subito che qui, per il vermouth, è una sorta di "ritorno a casa"! Quanti brindisi tra un bongustaio come il conte di Cavour, che qui aveva il suo studio, e i re…

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Beercocktails, Quando Il Bere Si Fa Green

Beercocktails, quando il bere si fa green

Un cocktail fatto con la birra? Sorprendente forse, ma impossibile no di certo.  Soprattutto se frutto della collaborazione di un birraio che si chiama Teo Musso con un bartender che risponde al nome di Michele Marzella di Affini. Un lavoro durato un anno, complice il forzato longdown, che ha portato alla nascita di Nuvospritz, uno dei nuovi Beercocktails di Birra Baladin: sei innovativi cocktails in lattina, dal packaging molto performante e decisamente green.   Un Beer Americano e una… caponata «Una lattina versatile questa del Beer Americano – spiega Michele Marzella – perché può anche entrare benissimo nel Collins, con l’aggiunta di ghiaccio e una fettina di limone, per godere di ogni singola bolla! Il merito è di questo felice matrimonio del nostro bitter “Nuvolari” con la birra Baladin 4.8: al naso note speziate di vermouth e bitter; in bocca genziana, artemisia e note agrumate di chinotto». Perfetta nell’abbinamento con la “caponata di Seitan” proposta da Affini, rigorosamente vegetale ma non per questo meno golosa, anzi!   Il futuro sarà del bere green? Una proposta, quella dell’Italian craft cocktail destinata a far parlare di sé. Non soltanto perché  suggerisce un cambiamento importante nelle nostre abitudini del bere – gusti inediti e disponibili…

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Cantina Gnavi: è L’ora Del Vermouth

Cantina Gnavi: è l’ora del Vermouth

È un vino e non è un vino l’ultimo nato della Cantina Gnavi o, per meglio dire, della Società Agricola GNAVI CARLO di Caluso. È un vino – siamo pur sempre in una delle più “autoctone” cantine del territorio – visto che si tratta di un Erbaluce di Caluso Docg per il 75%. E tuttavia non si può chiamarlo davvero “vino”, a meno di non aggiungere, come vorrebbe la denominazione ufficiale, l’aggettivo “aromatizzato”: chiamiamolo allora Vermouth, come vuole la tradizione, e tutto diventa chiaro. Eccolo a voi, pronto all’assaggio: Vermouth Bianco DON GUGLIELMO 1918. Ne sentirete parlare, molto presto e a lungo!   Don Guglielmo: una storia di famiglia Una famiglia, quella degli Gnavi, profondamente radicata nelle viscere delle colline moreniche, proprio come i vitigni del loro Erbaluce. Fu il Cavalier Giovanni, negli anni ’50 del secolo scorso, il primo a mettere in commercio il frutto del loro lavoro in vigna; oggi sono il figlio Carlo, insieme al nipote Giorgio, a continuare, tra tradizione e innovazione, il lavoro di famiglia. Così, dall’Erbaluce di Caluso Docg CAV. GIOVANNI, passando per l’Erbaluce di Caluso Docg Spumante metodo classico millesimato TURBANTE e il Caluso Doc Passito Riserva REVEJ, si è arrivati fino al…

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