Zucchine In Crosta

Zucchine in crosta

Stagione di zucchine, o  di zucchini se preferite (dice la Treccani che entrambi i termini sono corretti) e il mio orto/giardino ne produce a getto continuo. Non essendo io particolarmente amante del "mettiamoli-via-per-l'inverno", cerco di cucinarli freschi. E di variare, per quanto possibile: sempre zucchine sono! Però questa sorta di sformato, che ho voluto nobilitare col titolo di "Zucchine in crosta", non è affatto male, ed è davvero di facilissima esecuzione. INGREDIENTI (per 4/6 persone): 3-4 zucchine medie 3 uova 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano Dop grattugiato 2 cucchiai di farina da polenta sale, pepe noce moscata (facoltativa) PREPARAZIONE: Tagliate le zucchine a julienne sottilissima, quasi a fiammifero, poi unitele in una zuppiera alle uova sbattute, al Parmigiano, al sale e al pepe e alla noce moscata. Portate il forno tradizionale a 200° e nell'attesa che raggiunga la temperatura preparate una tortiera di 18/20 cm di diametro foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato. Versateci dentro il composto e livellatelo, poi cospargetelo con la farina da polenta in modo che cuocendo si formi una crosta appena dorata. Infornate per circa mezz'ora, controllando eventualmente che la cottura sia ultimata. Buona sia calda che fredda, anche il giorno…

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Melanzane Di Fine Stagione: Si Può Fare!

Melanzane di fine stagione: si può fare!

In questo scampolo di fine estate che sta per scivolare nell'inverno, anche l'orto sta continuando a dare i suoi frutti, tra cui le ultime melanzane. Non più così piene ed esuberanti  da poterle utilizzare nature, o comunque con il minimo di elaborazione possibile: allora che cosa farne? Un aiuto viene dal Quaderno della mamma, dove ho trovato la ricetta delle polpette. Per un sostanzioso antipasto; per un secondo vegetariano, anzi quasi vegan se non fosse per le uova necessarie a legare; o per accompagnare un aperitivo un po' più sfizioso del solito. Ecco dunque la ricetta INGREDIENTI (per 4 persone): 2 melanzane lunghe di media grandezza 2 cucchiai di parmigiano grattugiato 2 uova pangrattato q.b. un pizzico di zucchero basilico, prezzemolo, noce moscata, sale, pepe q.b. farina per infarinare le polpette olio vegetale per friggere PREPARAZIONE: Sbucciate le melanzane, tagliatele e pezzi e privatele dei semi, quindi gettatele in acqua bollente già salata e lasciatele cuocere per 10/12 minuti. Dovete poi scolarle e strizzarle con cura, avvolte in uno strofinaccio, come vuole la tradizione,  o anche, come faccio io, schiacciandole con un batticarne in uno scolapasta; mettetele quindi in un tritatutto elettrico insieme con gli altri ingredienti: parmigiano, uova, prezzemolo…

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El Bertu: Metti Un Bianco In Terrazza Una Sera D’estate…

El Bertu: metti un bianco in terrazza una sera d’estate…

E questa è stata la volta di El Bertu, l’ultimo nato in casa Autin. Perché Mauro Camusso è davvero inarrestabile: più passa il tempo e più la sua passione per il vino lo spinge a tentare sfide sempre più stimolanti. Come quella di mettere alla prova, lontano dai suoi placidi Colli Tortonesi, un vitigno non proprio facilissimo come il Timorasso, e convincerlo ad esprimersi in un dialetto dalle sfumature diverse da quelle abituali. Vi raccontiamo come è andata.   El Bertu I nomi dei vini, in casa Autin, non sono mai casuali: una persona, un ricordo, un affetto… Che rimanda sempre alla storia di famiglia, al sottile fil rouge della tradizione, che un po’ conserva e un po’ tradisce. Come è giusto che sia, quando si viene dal passato ma si guarda lontano. Qui abbiamo un vitigno che affonda le sue radici, e non solo metaforiche, nel passato della terra piemontese, ma che ora, a Campiglione Fenile, sta rivelando aspetti inediti di un potenziale ancora da esplorare a fondo. «Terreni ghiaiosi questi – ci spiega Elisa Camusso, futuro ingegnere minerario anche lei contagiata dalla passione per il vino – che hanno dimostrato di essere molto adatti ai bianchi, per questo…

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Un Omaggio Al GAVI, Il Più Cortese Dei Vini

Un omaggio al GAVI, il più Cortese dei vini

Certo, un vino bianco in terra di rossi, di grandi rossi come sono quelli piemontesi, un po’ sorprende e un po’ fatica a farsi strada. Difatti non è un caso se il GAVI DOCG è assai più noto, e forse più  apprezzato, fuori dai confini regionali. Anche da queste parti però capita a volte di dover scegliere “un bianco”. È in momenti come questi che io, poco incline ai fruttati e alle fragili strutture, mi accorgo che il GAVI mi piace. Mi piace il vino, e mi piace anche il suo nome: breve, rude, sintetico. Che sa di boschi, di terre selvagge, di colline profumate dal mare. E che poi, quando lo conosci meglio e lo scopri figlio di un vitigno di nobili ascendenze come il Cortese, capisci che poteva nascere soltanto in Piemonte. Il GAVI, un vino Cortese che si fa in quattro… Io lo preferisco fermo oppure, quando mi sento in vena di frivolezze, nella versione “bollicine”. Le sue tipologie ufficiali sono però quattro: Fermo, Frizzante, Spumante e Riserva. Così almeno dal 1998, anno in cui ottiene la DOCG. Più difficile dire da quale delle tre zone del suo terroir– terre rosse, più a nord; fascia centrale, fatta…

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