Tortelli di zucca

Ho imparato ad apprezzarli soltanto con il passar degli anni, perché da bambina ero assolutamente intransigente e dividevo rigidamente i sapori: salato per i primi e i secondi, dolce per i dolci. In effetti nella cucina delle mie origini padane, tra il Piacentino e il Reggiano, questa divisione regna ancora abbastanza sovrana, tranne per alcune, lodevoli, eccezioni. Una sono certo i Tortelli di zucca, piatto dei giorni delle feste invernali, che va dal parmense al mantovano. E un’altra, regale e trionfante, sono gli specialissimi Tortel dols di Colorno (PR), che pare risalgano alla duchessa Maria Luisa, e che ho scoperto anch’io da poco assaggiandoli in quella fucina delle meraviglie che è il ristorante Al Vèdel del Podere Cadassa. Ma questa è un’altra storia. Eccomi allora alla ricetta, di tradizione reggiana, della mamma. Questa volta la trascrivo a memoria, perché fa parte del “patrimonio non scritto” che mi è stato tramandato. Ho dovuto arrangiare io dosi e procedimento: fatemi sapere tutto quello che non funziona, aspetto critiche costruttive…                                                          Ingredienti Per il ripieno: zucca…

Read More

Crema

Ho scelto la Crema per dare il via a questa nuova sezione del blog: Il quaderno delle ricette. È quella che appare nella prima pagina di quello che resta del quaderno di ricette della mamma, la mia ovviamente. Mia madre era infatti un’ottima, e assai creativa, cuoca autodidatta, con una particolare predilezione per i dolci. Il suo quaderno di ricette, assai malandato dopo essere passato nelle mie mani di bambina vocata agli scarabocchi, credo abbia ancora qualcosa da insegnare, se non altro a qualche chef dilettante come me. Avevo pensato di trascrivere le sue ricette tout court, senza cambiamenti, aggiunte o spiegazioni, secondo i dettami del mio passato da filologa.  Poi ho invece deciso per un adattamento del testo che ne facilitasse l'esecuzione: mia madre, come molte massaie esperte del suo tempo, dava molte cose per scontate! Quella della crema è una ricetta facile-facile, che a lei veniva benissimo e che io, lo confesso, non sono mai riuscita a portare a termine decentemente (leggi: grumi incomprensibili durante la cottura). Provateci voi…                                                                …

Read More
Quando Il Gelato è Giovane: Gaute Da Suta!

Quando il gelato è giovane: Gaute da suta!

Zenzero, proprio quello utilizzato nei paesi d’origine nelle zuppe salate, per l’occasione macerato nel lampone e associato alla cannella dello Sry Lanka, scelta per il suo aroma particolare e macinata al momento. Perché lei, che di spezie è una grande appassionata, ha provato e riprovato finché ha trovato il giusto mix. Il gelato più “speciale” che avesse mai inventato. Lei è Francesca Marrari, della gelateria Golosia di Orbassano, via Montessori 8, e il suo Gaute da suta è il Gelato allo zenzero con cannella e variegatura al lampone con cui ha partecipato alla tappa torinese del Gelato Festival 2016. Assaggiamo. Un gusto gradevolmente inedito, che lascia persino interdetti: non assomiglia a niente di già visto. Però scivola via che è un piacere, lasciando un retrogusto lungo e, per chi come me è amante dello zenzero, godibilissimo. «Ma la cannella? – chiedo – non mi sembra di sentirla». «Aspetta un momento – risponde tranquilla Francesca – non la senti sul fondo del palato? Deve esserci senza infastidire, l’ho scelta apposta proprio perché è così poco appariscente rispetto ai gusti forti cui siamo abituati di solito». Un attimo di pausa ed eccola: un aroma delicato, fatto apposta per “ripulire” la bocca. «E…

Read More
Il Quadrifoglio: Pesce Di Qualità A Torino

Il Quadrifoglio: pesce di qualità a Torino

Andare in pizzeria per gustare dell’ottimo pesce, fresco e ben cucinato? Curioso ma vero, quando il locale in questione si chiama Il Quadrifoglio, ristorante-pizzeria a conduzione familiare a pochi passi dall’affollata piazza di Santa Rita. Confesso che, senza la soffiata di un amico affidabile, non avrei abdicato dalla mia radicata convinzione “in pizzeria soltanto per la pizza”: luogo comune ormai superato? L’esperienza mi dice di no, ma sarei lieta di sbagliarmi e di poter fare altre scoperte, altrettanto interessanti e piacevoli. Per ora mi accontento di questa, che ho tutte le intenzioni di ripetere con tutti i dovuti, e golosi, approfondimenti. Accolti con cortese affabilità nella tranquillità un po’ desolata di un sabato a pranzo – “ non è un problema” sorride la titolare davanti al nostro momentaneo imbarazzo - ci sediamo a uno dei tavoli accuratamente apparecchiati: un locale tutto per noi quando ci ricapita? E così, seguiti con attenta premura dall’inizio alla fine, ecco il racconto della nostra esperienza. Una bella sorpresa la degustazione di ostriche bretoni e tartufi di mare, richiesta al momento, cui fanno seguito spaghetti alla chitarra, astice e pomodoro dalla perfetta cottura e altrettanto succulenti spaghetti scampi e vongole.Tra i secondi, non abbiamo resistito…

Read More

Andare a Bra per mangiare al Battaglino

Ci sono entrata la prima volta qualche anno fa, ai tempi della “gestione Beppe” che, dinoccolato e burbero, subito ti scrutava da lontano quasi a soppesarti: normale cliente di passaggio o commensale gourmet? Superato l’esame, spuntava rapido il sorriso complice con cui si avvicinava e ti accompagnava al tavolo, pronto a dispensarti, insieme con i tesori della sua cucina, anche qualche aneddoto sui divi della lirica che in gioventù aveva rincorso per il mondo.   Ora continuavano ad accompagnarlo dalle foto con dedica appese alle pareti, testimoni di una passione che ancora non lo aveva abbandonato. Con questo spirito ci si sedeva a tavola, come all’aprirsi del sipario di un’opera molto amata, in attesa di piatti che, anche se già sperimentati più volte, dall’overture alla romanza fino al commovente finale, difficilmente tradivano le aspettative. Al Battaglino ritorno sempre volentieri anche adesso che l’inevitabile cambio generazionale ha consegnato il mestolo del comando nelle mani di Alessia. È vero, qualcosa è andato perduto di quella vitalità un po’ ruspante che subito evocava la calorosa atmosfera della vecchia trattoria, ma il nuovo che avanza non è scevro di curiosità da scoprire. Ecco allora il respiro più ampio e luminoso della sala, rallegrata dalla vista…

Read More

Casa del Barolo a Torino: una piacevole pausa, una bella sorpresa

Due passi per il centro in questi giorni di saldi – un giretto piacevole, smog a parte, in una Torino sempre più bella e, perché no, anche sempre più vivace - ma una sosta ogni tanto è pur necessaria. Le 13 sarebbero ora di pranzo, è vero, ma la mia amica Marivì ed io non abbiamo voglia di sospendere a lungo la nostra ricerca: i negozi fanno il continuato e il 5 di gennaio viene buio presto. Ci basterebbe assaggiare qualcosa di leggero e di piacevole. Bella idea, ma… quanto difficile da realizzare! Scartati i luoghi deputati – piatto unico, d’accordo, ma per noi oggi è già troppo – scopriamo subito che anche i wine bar più accreditati in questa fascia oraria non servono calice e stuzzichini ma apparecchiano tavoli più impegnativi. E allora? Ripiegare sul trancio di focaccia? Sul venditore volante di hot dog? Su una tristanzuola insalata mista e caffè nel caos di un bar? Rinunciare del tutto in vista della cena? Mentre stiamo propendendo, con un briciolo di sconforto, per l’ultima soluzione, ecco davanti a noi la “Casa del Barolo” di via Andrea Doria. In quella che da sempre è tra le migliori enoteche della città, da…

Read More
  • 1
  • 2